Imprenditrici europee negli Emirati

La European Women Association (EWA) porta le sue imprenditrici più innovative negli Emirati stringendo partnership con enti e autorità locali. Arrivano da tutto il mondo, dall’Europa ma anche da Stati Uniti e Australia, hanno spiccate doti di leadership e sono vincenti nei loro settori. Le donne di EWA, che vanta 3mila affiliate, sono l’esempio perfetto dell’imprenditoria femminile, creativa, tenace, intraprendente. Per molte di loro è la prima volta negli Emirati Arabi Uniti e questa avventura oltre ad essere una preziosa opportunità di affari per le aziende che hanno fondato e che dirigono brillantemente è anche un tuffo in un universo culturale sconosciuto del quale subiscono il fascino. Tra le partnership siglate spicca l’MoU firmato con il Dubai International Financial Centre (DIFC), il centro finanziario più importante dell’area del Medio Oriente, Nord Africa, Sud dell’Asia.

“Questo MoU è un segno, una decisione strategica per dire che siamo ufficialmente insieme -mi racconta Yulia Stark, Fondatrice e Presidentessa della European Women Association- Sebbene gli MoU non siano dei contratti vincolanti quello firmato con il DIFC è piuttosto un pubblico annuncio che esiste una partnership strategica. Fin dall’inizio con EWA abbiamo deciso che quando saremmo sbarcate in questa regione lo avremmo fatto al fianco dei migliori partner possibili. Ci sono voluti circa 6 mesi per capire in quale direzione cercarli, ma appena abbiamo capito come muoverci abbiamo stretto contatti con il Ministero dell’Economia, il DIFC, ADGM, che sono tutti nostri referenti e partner strategici assieme alla Camera di Commercio”. Le fa eco Tarek Hajjiri, Commissario per la Proprietà Intellettuale al DIFC: “Si tratta di un altro esempio concreto di quanto sia importante lo scambio transnazionale di know-how e conoscenza. Quanto siano essenziali collaborazione, impegno, inclusione e una visione lungimirante per il futuro -mi dice Hajjiri- Non possiamo raggiungere i nostri obiettivi senza creare cooperazioni con altre organizzazioni con cui c’è condivisione di valori”. Scopriamo di più su EWA e la missione negli Emirati Arabi Uniti.  Continua a leggere



Inventare il futuro a Dubai

Il Future Innovation Summit trasforma Dubai nel centro del dibattito internazionale sull’innovazione, creando connessioni, idee, cooperazione. Nella due giorni fondata da Adnan Al Noorani, Presidente del board di D1 Technology e Leo Investments, alcune delle menti più illuminate e degli imprenditori più visionari del mondo si sono dati appuntamento per discutere delle grandi sfide che il mondo contemporaneo si trova ad affrontare.

Metaverso, declinato nelle sue varie implicazioni dall’emancipazione femminile all’intrattenimento, dall’economia digitale al gaming, Smart cities, Esports, Frequenze nello spazio, Leggi e regolamentazione, sono i vari temi analizzati attraverso incontri e dibattiti tra le personalità più brillanti e carismatiche a livello mondiale. “Non uso mai formule quali B2B, B2C, ma al contrario H2H, ossia da essere umano ad essere umano, perché dobbiamo essere tutti connessi per rendere il mondo un posto migliore -mi dice Al Noorani- Credo nell’importanza dell’istruzione, nella formazione delle nuove generazioni”.

Sul ruolo fondamentale della tecnologia Al Noorani aggiunge: “La tecnologia è altrettanto decisiva e ritengo che debba servire all’umanità, portare valore aggiunto e beneficio agli esseri umani”. La scienza, le biotecnologie, la ricerca farmacologica, sono un altro pilastro su cui fondare la società del futuro. “Investire nella scienza e nelle sue applicazioni al settore sanitario può essere decisivo anche per vincere le sfide contemporanee come ad esempio la lotta ai cambiamenti climatici”. Tra gli ospiti illustri presenti anche Kwasi Fraser, Sindaco di Purcellville, Virginia che, nel panel moderato da Adam Roosevelt, commentatore tv e CEO di A.R. International Consulting, ha messo in luce l’importanza delle tecnologie in un approccio lungimirante della politica nella gestione della cosa pubblica. “La visione precede il provvedimento e avere una visione il più possibile chiara è fondamentale per realizzare un piano -dice il Sindaco Fraser- Altrettanto determinante è abbracciare i cambiamenti e le possibilità che l’innovazione può aprire”. Scopriamo di più sul summit e su cosa ci si deve aspettare per il futuro in materia di blockchain, metaverso, sostenibilità.  Continua a leggere



Dubai e il futuro del metaverso

La Dubai Metaverse Assembly delinea opportunità e futuri scenari del metaverso, consacrando Dubai capitale mondiale dell’innovazione. La due giorni si è svolta nell’avveniristico Museo del Futuro e ha visto anche il lancio della Dubai Metaverse Strategy, un piano strategico presentato dallo Sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Principe ereditario di Dubai e Presidente del Dubai Executive Council, assieme a Omar bin Sultan Al Olama, Ministro di Stato per l’Intelligenza Artificiale degli Emirati Arabi Uniti e Presidente della Dubai Chamber of Digital Economy, che punta a creare 40mila nuovi posti di lavoro, un afflusso di 4 miliardi di dollari per l’economia dell’emirato nell’arco dei prossimi 5 anni e la creazione di un ecosistema interconnesso e regolamentato che posizionerà Dubai come centro pionieristico di tecnologie avanzate quali Intelligenza Artificiale e Web 3.0.

Chiedo a Khalfan Belhoul, Chief Executive Officer di Dubai Future Foundation, in un’intervista rilasciatami dopo la fine della prima giornata, quanto importante sia la Dubai Metaverse Assembly considerando che ha coinciso con il lancio della Dubai Metaverse Strategy: “Importante è dire poco perché è tra le più straordinarie opportunità per il futuro, dal momento che le aspettative di crescita per l’economia per il metaverso potrebbero raggiungere 5 trilioni di dollari nel 2030, considerando solo il punto di vista della crescita”. Gli scenari possibili vanno al di là dell’immaginabile, prosegue il CEO Khalfan Belhoul: “Il valore di questa tecnologia e il valore di ciò che può accadere attraverso tutti i vari settori è una convergenza tra la nostra vita fisica e il mondo virtuale. Si può immaginare tutto quello che facciamo qui nel mondo virtuale, ma la sfida è che per ora non abbiamo neppure iniziato a scalfire la superficie nella comprensione del suo funzionamento e di ciò che può essere. Ecco perché siamo onorati di aver ospitato questa iniziativa”.

Un universo ancora da esplorare nella pienezza delle sue potenzialità, per il quale c’è la necessità di creare un quadro normativo che lo regolamenti. Scopriamo di più sull’intervista che mi ha rilasciato il CEO di Dubai Future Foundation, sulla Dubai Metaverse Strategy e sulle suggestive prospettive dischiuse dalla Dubai Metaverse Assembly.  Continua a leggere



Emirati, infrastrutture Made in Italy

L’Expo supera 20 milioni di visite e l’Agenzia ICE fa un bilancio di 6 mesi di attività promozionale del Made in Italy e dell’internazionalizzazione delle PMI italiane. 4.000 incontri B2B per 800 aziende italiane con 300 operatori, distributori, importatori, buyer, agenti arrivati, nonostante la pandemia, da oltre 25 Paesi. Queste le tante iniziative organizzate dall’ICE per mostrare l’immagine dell’Italia dell’innovazione, che emergono con la forza dei numeri nell’incontro “Connecting Infrastructures: Transports, Logistics and Networks” organizzato al Padiglione Italia. “Questo è il 14esimo Innovation Talk con cui si chiudono le nostre attività di internazionalizzazione connesse all’Expo, ma continueranno nei giorni a seguire -mi dice Roberto Luongo, Direttore Generale dell’ICE- Mi piace sottolineare che abbiamo partecipato a 20 fiere in questi sei mesi e abbiamo avuto 4mila incontri bilaterali con portato 300 delegati da 25 Paesi, anche quelli limitrofi come Iraq, Giordania, Egitto e Paesi dell’Estremo Oriente. Quanto realizzato ci consentirà di preventivare un programma di azioni future”.

14 Innovation Talk organizzati dall’ICE al Padiglione Italia e 9 diverse iniziative nelle quali sono stati coinvolti 75 relatori italiani e molti rappresentanti di istituzioni, imprese, università emiratine e internazionali. “Il nostro è uno dei dieci Paesi focus con i quali gli Emirati Arabi Uniti intendono aumentare del 10% l’interscambio commerciale nei prossimi anni. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo realizzato questi Innovation Talk, per dare un panorama sull’Italia -sottolinea Luongo- Con gli Emirati abbiamo circa 8 miliardi di interscambi, in crescita del 6-7% nel 2021 rispetto al 2019”. A delineare il ritratto di un’Italia tecnologica e dalle elevate competenze in settori chiave dell’innovazione è anche l’Ambasciatore d’Italia negli Emirati, Nicola Lener: “Il contributo italiano in tecnologia e innovazione è importante. Siamo qui per partenariati con aziende degli Emirati e della regione e vogliamo davvero continuare a investire in cooperazione, nell’innovazione e tecnologia, specialmente nel campo delle infrastrutture”. Scopriamo di più sull’Innovation Talk “Connecting Infrastructures: Transports, Logistics and Networks”, sulle competenze italiane in ambito infrastrutturale e sulle future partnership con gli Emirati.  Continua a leggere



L’Italia geniale all’Expo di Dubai

L’Italia della ricerca è di scena all’Expo con l’Intellectual Property Award, con la partecipazione di Gilberto Pichetto, Viceministro dello Sviluppo Economico. 217 brevetti innovativi che comprendono ambiti quali agritech, cyber sicurezza, tecnologie verdi, scienze della vita, energie alternative, aerospazio, mobilità del futuro. Tra questi ne sono stati selezionati 35 e da questa rosa, presentata nella due giorni al Padiglione Italia, i migliori 7 hanno ricevuto un premio, uno per ciascuna categoria. Una premiazione organizzata grazie alla collaborazione del MISE e il consorzio per la valorizzazione della ricerca Netval. “Questi brevetti sono un’evoluzione dell’Italia geniale, perché l’Italia geniale è l’esaltazione della capacità di pensare al futuro come invenzione, qui è ricerca, è un salto qualitativo più alto -mi dice Gilberto Pichetto Fratin, Viceministro dello Sviluppo Economico- È su questo che noi possiamo vincere la sfida, perché è la dimostrazione che abbiamo una struttura di ricerca universitaria, e nel nostro caso c’è anche il CNR che è parallelo all’università ed è un grande soggetto di stato, che possono dare risultati importanti, così come nella storia del passato il nostro Paese si è caratterizzato con la fantasia dell’invenzione. Significa che l’Italia con la Germania è il Paese che ha maggiori richieste di deposito di brevetti”.

Un’attività di ricerca dei nostri atenei ed enti e centri di ricerca, come il CNR, che dimostrano la competitività dell’Italia in questo settore chiave per affrontare le sfide globali del futuro. “Ci permette di svolgere un ruolo importante in campo aperto a livello internazionale ed è uno stimolo sulla parte più strettamente produttiva che è il mercato e il sistema produttivo interno, per poter crescere -mi racconta il Viceministro Pichetto- La nostra difficoltà nel mondo attuale rispetto alla ricerca è che quella che sul fronte produttivo era considerata la nostra grande forza ovvero l’elasticità di migliaia di piccole e medie imprese, oggi si trova in forte difficoltà ad acquisire le conoscenze e a strutturarsi per le produzioni. La sfida è da un lato riuscire a trasferire le competenze e dall’altra irrobustire i soggetti utilizzatori di questi brevetti, se vogliamo che sia nostra anche la bandiera della produzione, che è la seconda vittoria”. Scopriamo di più sulla premiazione e sugli spunti della due giorni dedicata alle invenzioni innovative al Padiglione Italia.  Continua a leggere



Donne, pace e innovazione a Expo 2020

Le donne e il loro ruolo chiave nei processi di pace e sicurezza è stato oggetto del forum “Women, Peace and Security” organizzato da IsraeleSvezia e Emirati all’Expo di Dubai. L’importanza della sensibilità e il valore aggiunto che offre la prospettiva femminile alla politica e alle relazioni diplomatiche rappresentano un fattore di arricchimento e una risorsa preziosa per un futuro di pace e prosperità su scala globale. Il contributo delle donne riesce anche a dare impulso all’economia, rendendo più efficienti e competitivi i Paesi che danno loro opportunità e spazio.

Un dibattito articolato in due giorni, al “Women, Peace and Security”, che ha visto la collaborazione istituzionale israeliana e svedese e che si è svolto nel Padiglione di Israele, diventato nel corso dell’Expo 2020 Dubai un punto di riferimento per il dialogo internazionale. “Molto può e deve essere fatto quando si parla di politica, del settore pubblico -mi racconta l’Ambasciatrice Aviva Raz Shechter, Inviato Speciale per Donne, Pace e Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri isareliano- Far entrare le donne nelle stanze dei bottoni, nei luoghi in cui si prendono le decisioni, è un processo che deve avvenire dall’alto e deve coinvolgere leader, governi, Parlamenti. Sono loro a dover dire che le donne devono prendere parte ai processi decisionali e ricoprire ruoli importanti perché la sicurezza dei nostri Paesi ne trarrà beneficio”. Scopriamo di più sul dibattito e sulle esperienze condivise da giovani donne emiratine e israeliane.  Continua a leggere



All’Expo l’Abruzzo dell’innovazione

Riflettori puntati sull’Abruzzo all’Expo di Dubai: dal Campus dello chef stellato Niko Romito al settore automotive, dall’arte orafa all’agrifood sostenibile. La Regione Abruzzo, capace di coniugare innovazione e tradizione, è protagonista al Padiglione Italia. Tante le iniziative che puntano a far conoscere il territorio e a favorire partnership che contribuiscano a intensificare i rapporti commerciali tra Italia e Emirati. Affacciarsi sul mercato emiratino e asiatico rappresenta un punto fermo nella strategia della Regione Abruzzo. “Seppure ben posizionata nell’attrattività turistica e nello sviluppo industriale l’Abruzzo ha notevoli margini di miglioramento, soprattutto nell’area asiatica. Solo il 5% del nostro export interessa l’area geografica dell’Asia e su questo segmento dobbiamo cercare di migliorare” spiega Daniele D’Amario, Assessore alle Attività Produttive dell’Abruzzo. Da parte della regione c’è la volontà di stabilire accordi con gli Emirati tanto che Giuseppe Savini, Presidente dell’Arap Abruzzo (Azienda Regionale Attività Produttive), nel corso della presentazione della settimana “Abruzzo sostenibile nel settore Agrifood”, in programma fino all’11 febbraio, ha annunciato di voler mantenere una presenza a Dubai anche dopo la fine dell’Expo.

L’obiettivo della Regione non è solo far arrivare le aziende abruzzesi sul mercato emiratino, facilitando soprattutto l’internazionalizzazione di piccole e medie imprese, ma anche attirare investimenti stranieri grazie a un ecosistema in cui l’imprenditoria trovi meno burocrazia e più agevolazioni. “Siamo qui a Dubai per lanciare il nostro messaggio: se venite in Abruzzo ad investire, troverete una regione, di cui noi siamo il braccio operativo, pronta ad accogliervi”, ha detto Maria Assunta Iommi, Vicepresidente dell’Arap Abruzzo (Azienda Regionale Attività Produttive). “E avrete anche delle grandi agevolazioni, perché il 70% dei nostri territori di zone industriali sono all’interno della Zes, la zona economica speciale che crea le giuste condizioni di sburocratizzazione, agevolazione fiscale e incentivi alle iniziative. Siamo qui per dire alle aziende di aprirsi ai mercati e creare quelle giuste connessioni a 360 gradi di ritorno verso l’Abruzzo, perché vogliamo che arrivino anche in Abruzzo, nelle nostre zone industriali, gli investimenti”. Vediamo insieme quali siano gli elementi che rendono attrattiva la regione Abruzzo, la rivoluzione rappresentata dal Campus dello Chef Niko Romito e le possibili future collaborazioni con gli Emirati. Continua a leggere



Expo, focus su salute e innovazione

In primo piano al Padiglione Italia salute, ricerca, innovazione. Un’occasione di confronto tra Emirati e Italia che pone le basi per future collaborazioni. All’Health Innovation Global Forum organizzato da  Cluster Alisei e Gruppo Bracco si è discusso di modelli innovativi e sostenibili nel settore della sanità, dell’impatto che la medicina predittiva ha sui sistemi sanitari nazionali, anche alla luce della pandemia che ha impresso una forte accelerazione all’intero settore. “La forza dell’innovazione in salute e scienze della vita è un fatto. È stato mostrato da come abbiamo realizzato un buon vaccino in meno di un anno dopo l’inizio della pandemia. È un fatto storico” dichiara Maria Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca, nel suo intervento da remoto. L’investimento fatto nella collaborazione tra pubblico e privato per sviluppare sieri efficaci contro il Covid ha prodotto benefici che si sono riverberati sia a tutela della salute pubblica, sia a vantaggio dell’intera società ed è la strada da seguire per il futuro anche come implementazione delle iniziative del PNRR.

“Un anno fa, nessuno avrebbe potuto immaginare che in così poco tempo sarebbero stati disponibili così tanti vaccini e medicinali. Un successo frutto della ricerca globale supportata al meglio dalle istituzioni internazionali e nazionali. Uno sforzo eccezionale nel campo delle scienze della vita, all’insegna della collaborazione tra pubblico e privato -dice Diana Bracco, Presidente Cluster Alisei e Gruppo Bracco- La sfida ora è non fermarsi, avviando un cambiamento profondo di mentalità nel modo in cui tutti guardiamo a ricerca e assistenza sanitaria”. La ricerca scientifica è la vera arma in nostro possesso per affrontare future sfide e anche possibili nuove pandemie. “Questa lunga emergenza sanitaria ha ricordato a tutti noi il valore incommensurabile della ricerca scientifica e dell’innovazione, le uniche armi in grado di sconfiggere le malattie e proteggerci da questa e altre crisi, come quella del cambiamento climatico” conclude Bracco. Scopriamo di più sulle prospettive innovative che ridisegneranno i sistemi sanitari e sulle future opportunità di cooperazione tra Italia e Emirati.  Continua a leggere



Dubai, riflettori su Roma e Lazio

Roma si candida ad ospitare l’Expo 2030 dal Millennium Amphithetre di Dubai. Occhi puntati sulla Regione Lazio, tra turismo di lusso e sostenibilità. La folta platea dell’Expo 2020 Dubai ha visto protagonista l’Italia anche nella settimana dedicata a viaggi e connettività l’Italia. La capitale ha calamitato l’attenzione con la presentazione della sua candidatura per l’Esposizione Universale 2030 ufficializzata in diretta streaming mondiale al concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Il Lazio è stato sotto i riflettori con un fitto calendario di forum e iniziative per far conoscere il territorio e l’expertise in settori strategici quali sostenibilità e innovazione.

Un’occasione preziosa anche per inserire a pieno titolo la Regione Lazio tra le destinazioni capaci di attrarre un turismo di fascia alta che nel 2019, l’anno precedente alla pandemia, è riuscito a generare il 25% della spesa turistica nel nostro Paese, con un giro d’affari complessivo di 25 miliardi di euro. Un segmento di turismo che in anni normali può generare 60 miliardi di euro, tra introiti diretti e indiretti, pari al 3% del PIL italiano. La Regione Lazio, con le sue tipicità e biodiversità, possiede una rete di destinazioni meno note che hanno una forte connotazione culturale e ha tutte le carte in regola per attirare un turismo sempre più esigente sul fronte esperienziale che ha a cuore sostenibilità, bellezze naturali, wellness, sport, attività all’aperto al pari di strutture ricettive dagli alti standard qualitativi e un’ampia offerta di ristorazione stellata.

“Il Lazio ha tradizioni millenarie, vanta una rete di borghi medievali e rinascimentali, cammini di fede, sistemi di aree archeologiche importanti, una ricca produzione tipica -mi dice Quirino Briganti, Coordinatore Expo 2020 Dubai per la Regione Lazio- Tutti elementi che possono essere decisivi anche all’interno di una programmazione del turismo del lusso che è già presente e rappresenta uno degli asset strategici più rilevanti del turismo laziale”. Scopriamo di più su quanto presentato al Padiglione Italia dal Lazio e sulla scommessa che la regione e anche la città di Roma fanno all’Expo di Dubai.  Continua a leggere



I gioielli di Bulgari in mostra a Dubai

L’alta gioielleria e la moda italiane entrano in un dialogo profondo nella mostra “The Art of Craft” di Bulgari allestita al Padiglione Italia all’Expo di Dubai. Il saper fare italiano che sa unire sperimentazione e tradizione trionfa ed esprime il meglio del Made in Italy accostando 21 abiti di grandi maestri dello stile italiano, storici e contemporanei, a una sessantina di creazioni di alta oreficeria. Un racconto di bellezza e stile che spazia dal 1950 fino agli anni 2000. Una presentazione scenografica che si sviluppa su tre livelli a coprire un’altezza di 8 metri, sfruttando i suggestivi ambienti del Padiglione Italia.

A partire dall’alto i visitatori iniziano un viaggio ideale nella creatività e nel bello attraversando passato, presente e futuro. “Per noi, il patrimonio dei nostri artigiani, la creatività e la maestria sono davvero degli ingredienti che fanno parte della nostra identità sin dall’inizio” racconta Lucia Boscaini, Brand Curator di Bulgari. “Come azienda siamo nati nel 1884, quindi siamo dei creativi ma anche degli artigiani da quasi 140 anni e per questo abbiamo voluto tirare le fila per una mostra come questa che sia un tributo alla creatività e a tutti gli artigiani italiani, e quindi abbiamo incluso non solo gioielli ma anche degli abiti”. Una mostra che è “una bellissima dimostrazione dell’eleganza e della creatività italiane -ha dichiarato all’inaugurazione Paolo Glisenti, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2020 Dubai- Il modo migliore per il Padiglione Italia per mostrare come la creatività ha generato bellezza e innovazione”. Scopriamo insieme di più su “The Art of Craft – The Glamour of Italian Excellence”. Continua a leggere