Vita da COVID19 a Dubai

Quarantena da COVID-19 con regole più rigide. A Dubai la Polizia rilascia un permesso ogni tre giorni per l’acquisto di cibo e farmaci. Presentare più richieste di quelle consentite sarà inutile perché verranno respinte. Si possono prelevare contanti all’ATM solo ogni 5 giorni. Per farlo non ci si può impiegare più di un’ora e deve essere scelto l’ATM più vicino al proprio domicilio. Non sono più possibili permessi d’uscita per visite mediche. Però, andando alla voce emergenze, è possibile ottenere un’autorizzazione in caso di reale urgenza medica.

Sarà la Polizia a stabilire automaticamente l’orario in cui autorizzare gli spostamenti attraverso il proprio sistema digitale, evitando così assembramenti, o sovraffollamenti in determinati supermercati. Formulato anche un decalogo per le consegne a domicilio. Il distanziamento sociale continua ad essere applicato ovunque. Sempre obbligatorio per tutti indossare mascherine e guanti. L’opera di sterilizzazione della città prosegue e altrettanto le misure restrittive che nelle ultime ore sono state ulteriormente inasprite. Sembra probabile che il regime di quarantena prosegua fino al Ramadan, che inizierà il 23 aprile e durerà fino al 23 maggio. Vediamo cosa cambia per le consegne a domicilio e l’iniziativa pensata per chi perda il lavoro a causa della crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirusContinua a leggere

Emirati, ToTok è sicura?

ToTok è davvero un’app insicura? Agli utenti negli Emirati è arrivato uno strano messaggio che mette in guardia sul suo uso. Al tempo stesso ToTok non è più disponibile sul Google Play Store emiratino, mentre continua ad essere bandita dall’Apple Store.

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Al centro di tutto vi sarebbe un’indagine in corso da parte dell’intelligence statunitense. L’ipotesi di accusa: cybercrime. Il sospetto è che nell’app vi siano backdoor o malware capaci di dare illegalmente accesso a dati personali e informazioni sensibili. L’Autorità per le Telecomunicazioni emiratina (Telecommunications Regulatory Authority – TRA), ha assicurato come negli Emirati Arabi Uniti siano in essere tutte le misure necessarie per prevenire ogni violazione della sicurezza e della privacy degli utenti. ToTok è sicura o meno? Vediamo insieme il contenuto del messaggio ricevuto dagli utenti emiratini e le caratteristiche di quella che è diventata una delle app più scaricate negli Stati Uniti e nel mondoContinua a leggere

Dubai spopola su Instagram

Dubai è tra le cinque città del mondo più popolari su Instagram. Nella sola estate 2019 ha totalizzato 79 milioni di hashtag. Ad amarla sono soprattutto i millennial, i nati tra il 1980 e il 2000. Sono loro, i giovani della cosiddetta Generation Y, a considerare le esperienze elemento fondante del proprio stile di vita. Loro che si fanno influenzare notevolmente dal social network per la condivisione di foto e video più apprezzato dell’era contemporanea.

In vetta alla classifica come città più instagrammata del pianeta c’è Londra, con 118 milioni di hashtag, seguita da Parigi con 101 milioni. Terzo e quarto posto se li sono aggiudicati Nizza e New York, rispettivamente con 87 e 83 milioni di hashtag. A stilare la graduatoria ci ha pensato l’agenzia di viaggi online Wego che ha diffuso dati interessanti anche su come i millennial scelgano le mete dei propri viaggi. Per più del 41% dei giovani al di sotto dei 33 anni ciò che conta nella scelta del luogo dove trascorrere le proprie vacanze è il suo grado di instagrammabilità.

Che Dubai sia nella top five non stupisce affatto. L’emirato colpisce per i suoi innumerevoli edifici progettati da architetti di fama internazionale, per il lusso sfrenato dei suoi hotel, per la ricercatezza del cibo servito nei suoi ristoranti. Scopriamo insieme quale primato abbia conquistato Dubai e alcune delle città che occupano posizioni più basse rispetto alle prime cinque classificateContinua a leggere

Bella Hadid, Dior, gli Emirati

Non sono bastate le scuse, in inglese e in arabo. Su Bella Hadid, modella tra le più pagate al mondo e testimonial di Dior, si è scatenata l’ira furibonda dei fan di mezzo mondo. La sua colpa: un post giudicato razzista su Instagram. E dopo le vibrate proteste sui social media le sue immagini sono state rimosse da tutti i negozi della casa di moda Dior, negli Emirati Arabi Uniti e in tutti i Paesi del Golfo. Ma non è tutto, sembra che i fan, inferociti, abbiano anche attuato forme di boicottaggio dei prodotti di bellezza del marchio del lusso francese, proprio per punire la Hadid e il suo post offensivo.

La modella statunitense, di origini palestinesi e olandesi, ha realizzato la campagna pubblicitaria della maison francese e adesso non c’è boutique o punto vendita Dior negli EAU e nei Paesi del GCC (Arabia Saudita, Bahrain, Oman, Qatar, Kuwait) che non abbia ritirato tutte le foto della Hadid, a partire dal famosissimo Dubai Mall. E non è tutto. Anche il Mall of the Emirates, lo shopping center di Dubai famoso per la sua pista da sci, ha preso le distanze dalla modella e ha confermato di aver annullato un evento che avrebbe dovuto avere come protagonista casa Dior.

A scatenare queste violente reazioni e un coro unanime di condanna è stato un post pubblicato su Instagram da Bella Hadid che, in attesa del volo in aeroporto, mostra i piedi accavallati e poggiati contro il vetro di una finestra, con indosso un paio di stivaletti. Dietro la suola delle sue scarpe, sullo sfondo, si vedono chiaramente i velivoli di due compagnie aree arabe, quella emiratina e quella saudita, con la scritta: “anotha one”. Rivolgere la suola delle scarpe a qualcuno è un’offesa gravissima nel mondo arabo. Da qui l’ira suscitata da quello scatto, con l’hashtag #BellaHadidIsRacist diventato in poco tempo virale. Vediamo insieme il post pubblicato e successivamente cancellato da Bella Hadid

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Dubai, matrimoni reali

Tre matrimoni reali celebrati in contemporanea. Dubai festeggia i rampolli di casa Al Maktoum con una cerimonia nuziale multipla. Hamdan, Maktoum e Ahmad, rispettivamente 36, 35 e 32 anni, si sono sposati con tre fanciulle appartenenti sempre alla famiglia regnante Al Maktoum.

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I tre figli dello sceicco Mohammad Bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Dubai, segna un evento storico. I festeggiamenti, in coincidenza con la celebrazione dell’Eid Al Fitr, che segna la fine del Ramadan, si sono svolti nel centro convegni World Trade Centre. Centinaia gli invitati importanti che hanno reso omaggio alle tre giovani coppie della casa reale che si sono sposate il 15 maggio scorso con una cerimonia religiosa privata, ma che ieri hanno voluto condividere pubblicamente la loro promessa d’amore. Scopriamo qualche curiosità in più sulla festa dei rampolli di casa Al Maktoum e sugli ospiti illustriContinua a leggere

Conchita Wurst: ho l’HIV

Ho l’HIV, da anni”. Da Vienna rivelazione shock per Conchita Wurst. La drag queen austriaca più famosa del mondo pubblica su Instagram un post in cui confessa di essere sieropositiva da anni. Conchita Wurst, alias Tom Neuwirth, mette a nudo la sua storia personale, fatta anche di minacce da parte di un suo ex fidanzato, di rendere pubblica la notizia della sua sieropositività. “Fare coming out è sempre meglio di una notizia data da altri” scrive la cantante 29enne, vincitrice per l’Austria nel 2014 dell’Eurovision Song Contest, nel suo lungo post su Instagram. Ecco perché la sua confessione è un passo verso la libertà, un atto di ribellione contro quelle intimidazioni.

“Oggi è il giorno nel quale finalmente mi sono liberata dalla minaccia incombente di una spada di Damocle sulla mia testa per il resto della mia esistenza -dichiara su Instagram- In futuro non consentirò più a nessuno di spaventarmi e di influenzare la mia vita in questo modo”. La drag queen barbuta austriaca aveva aspettato finora a rendere pubblica la sua sieropositività per proteggere la sua famiglia che, però, è sempre stata a conoscenza di tutto non facendole mai mancare affetto e appoggio. Come lei stessa scrive: “i suoi amici le sono sempre stati accanto” non facendole mai venir meno il loro sostegno. “In questo modo -ha detto- spero di aver fatto un passo in più contro la stigmatizzazione a cui vanno incontro persone che hanno contratto l’HIV per il loro comportamento sessuale, o che lo hanno contratto senza avere alcuna colpa”. Vediamo insieme la confessione che Conchita Wurst, alias Tom Neuwirth, ha affidato a Instagram e scopriamo se ci siano rischi per la sua saluteContinua a leggere

Una cotoletta per Ed Sheeran

La Wiener Schnitzel, la classica cotoletta panata viennese, va di moda. Tanto che il celebre cantante e musicista inglese Ed Sheeran ha festeggiato il suo 26esimo compleanno in Austria. Niente champagne e ostriche, ormai démodé, ma enormi boccali traboccanti di birra e la classica fettina di carne impanata e fritta, vero marchio di fabbrica di Vienna. A confermare il trend della cotoletta ci ha pensato Ed Sheeran, che ha postato su tutti i social media un suo scatto, mentre sorride e brinda felice con ben due boccali di Stiegl Bier, in un tipico locale austriaco. “Spent my birthday in Austria with beer and fried stuff, yep yep yep” (Ho trascorso il mio compleanno in Austria con birra e cibo fritto, sì sì sì) ha postato il cantautore britannico.

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Anche in questo caso per la star inglese non contano i grandi nomi della ristorazione austriaca, magari vincitori di stelle Michelin, al contrario basta una semplice Gasthaus, tutta legno e arredi spartani, dove però viene servito buon cibo autentico e genuino, e dove si può festeggiare in compagnia di amici, bevendo fiumi di birra. Davanti alla pop star inglese campeggia in primo piano un piatto con la tipica cotoletta panata viennese accompagnata da patatine fritteContinua a leggere

Un selfie con Ai Weiwei

La prima volta che ho incontrato Ai Weiwei stavo andando a vedere F Lotus, l’installazione dei giubbotti salvagente trasformati in loti galleggianti. Il caso ha voluto che ci trovassimo proprio in quel momento. Era assieme alla sua famiglia e al suo staff. Mi sono presentata, ci siamo salutati con un lieve inchino, accennando un sorriso. Volevo chiedergli se potevo fotografarlo, anche se eravamo distanti qualche centinaio di metri dalla sua opera. Lui sorride, poi gentilmente mi prende di mano l’Iphone, mi viene vicino, si mette in posa con il suo solito sguardo curioso, vivace e scatta più volte per essere sicuro di catturare al meglio l’istante. Poche parole, ma tanta grazia e poesia in quell’incontro. Lo ringrazio, gli dico che ci vedremo ancora il giorno dopo per il vernissage della sua personale viennese Translocation – Transformation. Poi mi dirigo verso il laghetto del Belvedere.

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Così un’afosa giornata di luglio, dal tempo incerto, si trasforma in un evento memorabile. Anch’io come il grande artista cinese sono un’appassionata di social media. Entusiasta per l’incontro fortuito, pubblico immediatamente lo scatto ovunque: su Facebook, Instagram e Twitter. Si tratta di questo selfie che vedete. Una foto d’artista, un’opera d’arte essa stessa, perché a scattarlo è stato Ai Weiwei. E artistici siamo entrambi, ritratti in quell’attimo. Lui che ha fatto di se stesso un’icona, un’opera d’arte vivente, un manifesto della sua idea di arte che lasci un segno nella società, che aiuti a cambiare il mondo, rendendolo un posto migliore; io che di lui sto scrivendo. Per me un incontro che ha il sapore dell’unicità. Per Ai solo uno dei mille volti, che smemoreranno in un tempo breve.  Continua a leggere

#vienna non solo instagram

#vienna è stato l’evento più cool di questo scorcio di primavera a Vienna. Una mostra-evento iniziata su instagram e proseguita nel mondo reale su iniziativa di Ferdinand Prinz, un intraprendente giovane tedesco. È lui che ha fondato Postcollective, un gruppo di fotografi che vendono i propri scatti artistici a prezzi ragionevoli rispetto ai classici circuiti del mercato, rendendo l’arte accessibile a tutti, facendola diventare in qualche modo più democratica.

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Scatti suggestivi, per lo più fermati grazie alla fotocamera di uno smartphone, che offrono al pubblico prospettive inedite, intricati mondi interiori appena dischiusi, paura e gioia di vivere svelate timidamente, al di là di schemi imposti o stilemi. Momenti fermati per sempre, istanti densi di significato fissati con strumenti apparentemente non sofisticati, eppure capaci di trasmettere emozioni forti, impressioni e sentimenti potenti.  Continua a leggere