A Dubai la terra trema

Le due scosse di terremoto che hanno colpito il sud dell’Iran hanno fatto tremare la terra anche a Dubai e Abu Dhabi. Gli effetti dei moti tellurici, uno di magnitudo 6.3, l’altro 6.5 della scala Richter, hanno interessato l’intera area del Golfo Arabico. Tremori sono stati avvertiti dal Bahrain all’Arabia Saudita, dal Pakistan al Qatar, dall’Oman all’Afghanistan e alla zona nord-orientale degli Emirati Arabi Uniti.

Il sisma si è originato, alla profondità di 10 Km., nella regione dell’Hormozgan nella porzione meridionale dell’Iran, vicino al porto di Bandar Abbas, senza provocare gravi danni strutturali alle abitazioni e facendo registrare un solo decesso per il crollo di un palo della luce.

Gli edifici di Dubai, Abu Dhabi e Ras al-Khaimah hanno oscillato per svariati secondi costringendo anche all’evacuazione di alcuni grattacieli in via precauzionale, come accaduto ad esempio a Barsha Heights, per fortuna senza danni o conseguenze per cose e persone. Vediamo quali sono state le aree di Dubai maggiormente interessate dai fenomeni oscillatori.  Continua a leggere

Inside a Van Gogh painting

You can walk into alive Vincent Van Gogh paintings in Dubai. Infinity Des Lumières provides such a new, immersive experience at the Dubai Mall. Is this immersive experience going to be the future of art? Experts are wondering why living Vincent Van Gogh paintings are increasingly gaining ground. Currently, there are at least two ongoing exhibitions in New York similar to that on show in Dubai. Purists turn up their nose, but the main point is: will these initiatives strengthen art? The general public cling to these out of any classic standard exhibits because in the selfie society any chance to share the most spectacular moment on social media is not to be missed. 

The experience at Infinity Des Lumières, the largest digital art center in the Middle East, is not without such indulgence, not surprisingly suggesting every once and again photogenic spots for best ever selfies. You can even find a room full of mirrors with the ubiquitous spot where to take the perfect selfie. These exhibitions seem to bring closer to art people who would not otherwise be even driven by the desire to enter a museum or a gallery. Music and animations do the rest, making painting accessible and attractive, expanding its imaginative power. If these immersive digital experiences deserve a credit, it’s because they contribute to making art accessible for a general audience, tweaking it to 21st century communication, with technology and innovation increasingly becoming a cultural paradigm.

Digital art galleries like these do not replace museums and original artworks, with their depth and materiality. They represent instead a different consumption of art, all experiential, intended for an audience used to interacting with technology. Being immersed in famous paintings is what people want to experience, a result achieved with high-resolution image animations projected on giant screens. Let’s go and see how digital art galleries work, some of the most evocative images and what are the other exhibitions currently on show at the Infinity Des Lumières digital gallery in Dubai.  Continua a leggere

Bella Hadid, Dior, gli Emirati

Non sono bastate le scuse, in inglese e in arabo. Su Bella Hadid, modella tra le più pagate al mondo e testimonial di Dior, si è scatenata l’ira furibonda dei fan di mezzo mondo. La sua colpa: un post giudicato razzista su Instagram. E dopo le vibrate proteste sui social media le sue immagini sono state rimosse da tutti i negozi della casa di moda Dior, negli Emirati Arabi Uniti e in tutti i Paesi del Golfo. Ma non è tutto, sembra che i fan, inferociti, abbiano anche attuato forme di boicottaggio dei prodotti di bellezza del marchio del lusso francese, proprio per punire la Hadid e il suo post offensivo.

La modella statunitense, di origini palestinesi e olandesi, ha realizzato la campagna pubblicitaria della maison francese e adesso non c’è boutique o punto vendita Dior negli EAU e nei Paesi del GCC (Arabia Saudita, Bahrain, Oman, Qatar, Kuwait) che non abbia ritirato tutte le foto della Hadid, a partire dal famosissimo Dubai Mall. E non è tutto. Anche il Mall of the Emirates, lo shopping center di Dubai famoso per la sua pista da sci, ha preso le distanze dalla modella e ha confermato di aver annullato un evento che avrebbe dovuto avere come protagonista casa Dior.

A scatenare queste violente reazioni e un coro unanime di condanna è stato un post pubblicato su Instagram da Bella Hadid che, in attesa del volo in aeroporto, mostra i piedi accavallati e poggiati contro il vetro di una finestra, con indosso un paio di stivaletti. Dietro la suola delle sue scarpe, sullo sfondo, si vedono chiaramente i velivoli di due compagnie aree arabe, quella emiratina e quella saudita, con la scritta: “anotha one”. Rivolgere la suola delle scarpe a qualcuno è un’offesa gravissima nel mondo arabo. Da qui l’ira suscitata da quello scatto, con l’hashtag #BellaHadidIsRacist diventato in poco tempo virale. Vediamo insieme il post pubblicato e successivamente cancellato da Bella Hadid

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A Dubai il profumo più caro

A Dubai è in vendita il più costoso profumo del mondo. Chiunque voglia comprarlo deve sborsare 4,752 milioni di AED, ovvero 1 milione e 153 mila euro. Il nome della fragranza è Shumukh, che in arabo significa “degno del massimo rispetto”. Secondo il suo creatore, Asghar Adam Ali, 66enne, originario dello Yemen, Presidente della Nabeel Perfumes Group, è un omaggio all’emirato e rappresenta “The Spirit of Dubai” (lo Spirito di Dubai). “Shumukh non è un semplice profumo, è un vero e proprio concept -mi racconta Asghar Adam Ali, designer e creatore- Non è solo una magnifica fragranza, ma tutto rende unico il prodotto, dalla bottiglia al piedistallo, dalla custodia fino al packaging”.

La bottiglia e il piedistallo dove riporla sono state realizzate da maestri dell’arte orafa, trasformando una semplice bottiglia in un gioiello preziosissimo. Sette gli elementi che celebrano l’eredità culturale di Dubai e ciascun elemento viene simbolizzato all’interno di questa esperienza multi-sensoriale che va oltre il profumo.

Shumukh esalta Dubai attraverso sette elementi di design: Durra, la perle più belle mai trovate che rappresentano il legame con la pesca delle perle, tipica dell’emirato; Baz, la falconeria e il falcone imperiale; Abjar, i nobili destrieri arabi; Narjesi, la rosa simbolo di eternità; Haibah, il lusso rappresentato dal più prezioso e puro dei diamanti; Diwan, l’ospitalità araba, la casa degli eroi; Aamal, la città del futuro, lo spirito che anima Dubai, reso plasticamente da questa confezione gioiello realizzata in oro, argento, diamanti, perle e pietre preziose. Dall’acquisto alla consegna i tempi di attesa vanno dai 4 ai 6 mesi. Scopriamo qualche curiosità in più su questo costosissimo profumo in mostra al Dubai MallContinua a leggere

Dubai Mall, 10 anni di record

Il Dubai Mall è il centro commerciale dei record. Nel 2018 ha compiuto 10 anni, festeggiati a novembre con un susseguirsi di eventi, lotterie, concerti, celebrazioni, durati un mese intero. In una città che ha fatto del dinamismo e del cambiamento la sua cifra distintiva anche il Dubai Mall continua a cambiare pelle, tanto che è previsto un ampliamento della sua superficie e 5.000 posti auto in più entro l’anno prossimo.

Nel 2011, appena tre anni dopo la sua apertura, era il luogo più visitato al mondo con 54 milioni di visitatori l’anno, sbaragliando in un colpo solo New York che nel 2012 ha attirato 52 milioni di turisti e Los Angeles che invece ne ha richiamati solo 41 milioni. Oggi, con una posizione occupata stabilmente da oltre 4 anni, il Dubai Mall continua ad essere il posto più visitato del pianeta con 80 milioni di visitatori l’anno. È il secondo centro commerciale al mondo per estensione totale dopo quello di West Edmonton in Canada e il 21esimo come superficie affittabile.

Con i suoi 1.300 tra negozi e ristoranti e ben 150 marchi del lusso, è un’industria che ha creato oltre 10.000 posti di lavoro, ridefinendo i concetti di intrattenimento, ospitalità e divertimento. Si trova all’interno del complesso immobiliare di Downtown, un’area residenziale e commerciale del valore di 20 miliardi di dollari, che al momento rappresenta il centro della città.

Il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del pianeta, domina Downtown, come un gigante di acciaio e vetro in una città che continua costantemente a crescere e a trasformarsi. Scopriamo insieme altre curiosità sul Dubai Mall e quali siano i suoi nuovi, recentissimi primati da GuinnessContinua a leggere