Dubai sotto la pioggia

Cosa si nasconde dietro le abbondanti piogge che hanno colpito gli Emirati Arabi Uniti? Negli ultimi giorni temporali violentissimi si sono abbattuti su tutto il Paese, causando allagamenti e incidenti. Le precipitazioni atmosferiche sono un fenomeno meteorologico non insolito con l’avvicinarsi dell’inverno. Certamente alcuni degli acquazzoni degli ultimi anni hanno come causa i cambiamenti climatici, che hanno interessato anche l’area del Golfo.

Però dal Ministero dell’Ambiente e dei Cambiamenti Climatici hanno fatto sapere che questa ondata di maltempo è abbastanza normale per la stagione ed è provocata da piogge e perturbazioni che stanno investendo il Mediterraneo. Novembre è spesso caratterizzato da piovosità, ma vedere gli Emirati quasi sommersi dall’acqua è pur sempre un’anomalia.

Non tutto però sembra dipendere dai naturali fenomeni meteorologici. La copiosità delle ultime precipitazioni avrebbe come concausa l’inseminazione delle nuvole, in inglese cloud seeding, ovvero una tecnica chimica di modifica delle nubi per provocare artificialmente i temporali. Scopriamo di più su questa tecnica con cui è possibile creare pioggia artificiale

Come funziona il cloud seeding?

Per creare la pioggia artificiale di fatto si stimolano fenomeni temporaleschi lanciando nelle nuvole cristalli di sale, mescolati a magnesio, cloruro di sodio e cloruro di potassio.

Per farlo si utilizzano aeroplani dotati di attrezzature speciali che possono solo intervenire nel caso di nubi cumuliformi. Queste sostanze sparate nelle nuvole fungono da nuclei di condensazione e scatenano così le precipitazioni. Per individuare le formazioni nuvolose adatte l’atmosfera viene monitorata da sofisticati sistemi radar

Attualmente sono state portate avanti operazioni di cloud seeding a ovest e a nord del Paese. Solo in presenza delle formazioni nuvolose giuste è possibile far alzare in volo gli aerei che inseminano le nubi. L’Istituto Nazionale di Meteorologia (National Centre of Meteorology, NCM) ha ammesso di aver effettuato cloud seeding negli ultimi giorni, ma i forti venti, le tempeste e le piogge torrenziali non sono opera dell’intervento umano. Al contrario, nel caso di simili fenomeni atmosferici, sarebbe pericoloso far volare gli aeroplani che lanciano i cristalli di sale. 

Quando è iniziato il programma di piogge artificiali negli Emirati?

Dall’inizio dell’anno fino all’11 novembre, sono stati effettuati 181 voli di cloud seeding. Negli Emirati Arabi Uniti il programma di piogge artificiali è iniziato attorno al 1990 e la base si trova ad Al Ain. Se vengono avvistate nuvole cumuliformi si fanno alzare in volo gli aeroplani che inseminano con cristalli di sale le nubi attirando l’acqua in modo naturale. Queste operazioni possono incrementare le precipitazioni del 15%.

Negli Emirati le piogge artificiali servono anche ad eliminare polvere e sabbia dall’aria. In un Paese sostanzialmente arido, con una media di 100 mm di pioggia all’anno, può essere utile aumentare le precipitazioni temporalesche per incrementare le risorse idriche e favorire lo sviluppo dell’agricoltura

Che sia del tutto naturale oppure parzialmente indotta in modo artificiale la pioggia continuerà ad abbattersi su Dubai e gli Emirati Arabi Uniti ancora per vari giorni. Le previsioni meteorologiche continuano infatti a dare tempo instabile almeno ancora per tutta la prossima settimana, con un conseguente calo delle temperature.

9 risposte a “Dubai sotto la pioggia

  1. Mi chiedo perché certe notizie non vengono divulgate in modo molto più eclatante
    Forse perché i paesi arabi sono così potenti che nessun governo ha il coraggio di contrastarli
    Certo è preoccupante sapere che c’è qualcuno che riesce a decidete L andamento del tempo
    Ma GRETA lo sa????????
    Mi viene il dubbio che anche lei sia mooooolto pilotata

    • cara Daniela, come corrispondente da questa porzione di mondo, quella parte di Medio Oriente che viene chiamata area del Golfo, per Tgcom24 ci sono solo io. lei grazie al mio articolo pubblicato in prima pagina, ossia sull’homepage di Tgcom24.it, ne è venuta a conoscenza. non mi pare che la notizia abbia avuto poco risalto. a dire il vero il mio pezzo non dice che vi sia chi decida l’andamento del tempo. al contrario, mette in evidenza come oggi esistano tecniche, forse ai più sconosciute, che permettono non di modificare i fenomeni meteorologici, ma di intensificarli in leggera parte. il cloud seeding, l’inseminazione delle nuvole, infatti non decide se far piovere o meno e non ha nulla a che fare con i cambiamenti climatici. può, invece, aumentare la portata di pioggia di un tipo specifico di nubi, quelle cumuliformi, che comunque naturalmente provocherebbero precipitazioni. quanto a Greta immagino che ne sia a conoscenza visto che, malgrado la sua giovane età, è molto informata sui temi ambientali.

      • Ma questo significa che chi ha denaro fa piovere e ciò che piove negli Emirati non piove nei limitrofi Stati. In un certo qual modo cime sbarrare il corso di un fiume. Il fatto che ne parli lei, onore al merito, non significa che ne parlino tutti. Anzi se non leggevo questo articolo non lo sapevo nemmeno ! A meni che lei non pensi d’essere il tutto !

        • caro Pietro, gli stati limitrofi agli Emirati Arabi Uniti sono: Arabia Saudita, Oman, Qatar. non esattamente Paesi poveri. queste tecniche possono essere perfezionate ulteriormente, forse anche a prezzi non esorbitanti, e magari essere utilizzate per alleviare, o risolvere problemi legati a siccità e aridità del terreno in altre zone meno sviluppate e fortunate del mondo. però a decidere in tal senso devono essere i governi, non i singoli cittadini e meno ancora i giornalisti. mi fa piacere che il mio articolo abbia suscitato il tuo interesse e che ti abbia dato informazioni utili. uscire arricchiti dopo una lettura è qualcosa di prezioso e una soddisfazione immensa per chi ha pensato e prodotto quello scritto. ciò che nel mio precedente commento cercavo di spiegare, e forse non l’ho fatto con sufficiente chiarezza, è che Tgcom24.it, il secondo sito d’informazione online in Italia, ne ha parlato. e non mi sembra poco! quanto a me, sono semplicemente una corrispondente da Emirati e Golfo, e della redazione di Tgcom24 sono solo una pedina. figuriamoci se posso considerare me stessa come l’intero mondo dell’informazione italiana?! 😉

  2. Controllare l’atmosfera certo non ancora; ma accaparrarsi le nuvole che in natura andrebbero a dar da bere al “paese accanto…….”risulta un po’ strano…….

    • cara Cornelia, non so in quale parte del mio articolo si evinca che sia possibile accaparrarsi nuvole altrui. gli Emirati Arabi Uniti intervengono solo su nubi presenti nei propri cieli. ribadisco, si tratta esclusivamente di intensificazione di fenomeni temporaleschi, non di creazione ex novo e nemmeno di furti di pioggia ai danni dei Paesi confinanti.

  3. In fondo, in quella parte del mondo hanno tanti soldi da investire e penso che almeno investono nel clima e non sono soldi sprecati come investire in paesi dove i soldi finiscono in mano ad i potenti che immancabilmente dimenticano di re distribuire. Tra l’altro vivendo in Africa ricordo che sparavano, non so cosa alle formazioni nuvolose per scongiurare grandinate dannose all’ agricoltura, penso in sostanza, per ottenere lo stesso risultato negli opulenti emirati facco con aeroplani. Correggimi se erro.

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