Emirati flagellati da piogge e vento

Forti temporali, violente raffiche di vento, fitte coltri di nebbia e tempeste di sabbia si stanno abbattendo su varie zone degli Emirati, tanto che l’allerta meteo persiste. Proprio il prolungato rischio maltempo ha spinto la municipalità di Dubai a chiudere temporaneamente parchi pubblici e spiagge notturne in via precauzionale. Un provvedimento che resterà in vigore fino a che permane il rischio di tempo burrascoso. Allagamenti, numerosi alberi caduti, centinaia di chiamate di emergenza nella sola giornata di sabato a Dubai, inondazioni e viabilità compromessa in altri emirati, questa la situazione in un agosto che climaticamente sembra essere iniziato in modo anomalo.

Nonostante pioggia e vento impetuoso che soffia a una velocità di oltre 40 chilometri orari, le temperature, a causa del forte tasso di umidità, sono al di sopra dei 40 gradi. Ad Al Ain, tra le zone più colpite, lo scorso venerdì si sono registrati 49 gradi, la temperatura più elevata a livello nazionale. Tra le regioni particolarmente bersagliate dall’ondata di maltempo: Dubai, Sharjah, Ajman e tutta la porzione orientale del Paese. L’allerta meteo resta alta anche a Fujairah, Al Ain e alcune aree interne.

Ingenti i danni nell’emirato di Dubai: insegne divelte, inondazioni, molti vetrate e finestre andate in frantumi, una settantina di alberi caduti, di cui 16 hanno bloccato il normale scorrimento del traffico stradale. Il Centro Nazionale di Meteorologia emiratino ha fatto sapere che il cattivo tempo proseguirà ancora per alcuni giorni. Scopriamo insieme di più sul maltempo che si è abbattuto sugli Emirati Arabi Uniti e sulla tecnica di cloud-seeding che è in corso nel Paese.  Continua a leggere

Emirati sotto la pioggia

Temporali e forti raffiche di vento continuano a sferzare gli Emirati. Caduta in tre giorni più pioggia che negli ultimi 18 mesi. Scese notevolmente le temperature che in alcune zone montuose a nord hanno raggiunto i 4 gradi. Il Centro Nazionale di Meteorologia fa sapere che la perturbazione potrebbe proseguire ancora nei giorni a venire e informa che gli aeroplani del cloud-seeding, la tecnica di inseminazione delle nuvole, sono stati attivati per intensificare i fenomeni temporaleschi e aumentare le precipitazioni. Il cloud-seeding, infatti, non produce acquazzoni ma agisce sulle nuvole cumuliformi presenti naturalmente potenziando la pioggia prodotta.

Sugli Emirati persiste tempo fortemente instabile causato da bassa pressione in superficie e una corrente di bassa pressione in alta quota proveniente da ovest. Una perturbazione che ha colpito particolarmente Dubai e Abu Dhabi, a partire dal Capodanno, con piogge torrenziali, lampi, tuoni e venti provenienti dalla costa che superano i 60 chilometri orari. Tetti crollati, infiltrazioni d’acqua nelle case, mancanza di energia elettrica, grondaie e canali di scolo otturati, allagamenti e anche alcuni padiglioni dell’Expo chiusi temporaneamente per danni, come quelli di Germania, Belgio e Italia. Scopriamo di più sugli acquazzoni e le tempeste che si stanno abbattendo su Dubai e sugli Emirati Arabi Uniti.  Continua a leggere

A Dubai piogge torrenziali

Un weekend di violenti temporali e vento fortissimo ha tenuto sotto scacco Dubai e gli Emirati Arabi Uniti. Sono stati due giorni di pioggia incessante. Non si vedevano precipitazioni così abbondanti da 24 anni. A Dubai sono caduti 150 mm di pioggia all’ora ininterrottamente per due ore e mezza.

In alcune zone degli Emirati, soprattutto nella regione orientale di Abu Dhabi, ad Al Ain, si sono registrati più di 190 mm di pioggia. L’ultima volta che si sono avuti fenomeni temporaleschi di questa intensità è stato nel 1996 a Khor Fakkan, nell’emirato di Sharjah, con 144 mm d’acqua piovana.

A Dubai, a causa della scarsa visibilità e degli allagamenti, sono state cancellate diverse decine di voli, si sono registrati più di 300 incidenti stradali in 24 ore nella sola giornata di sabato e ben 1.880 incidenti tra giovedì e sabato. Nell’arco di 3 giorni sono giunte alla municipalità di Dubai 51.000 chiamate, oltre 7.400 le telefonate di emergenza arrivate alla polizia.

Imponente la task force messa in campo dal Ministero delle Infrastrutture e dello Sviluppo per ripristinare la viabilità e fronteggiare le inondazioni: 3.100 uomini, 600 tra ingegneri e ispettori, 20 squadre con l’incarico di monitorare la situazione per le strade, 245 tra veicoli, macchinari, autobotti, veicoli di emergenza, 35 pompe mobili, 52 mezzi per il drenaggio. Sono stati riempiti d’acqua piovana i serbatoi di 15.000 autobotti nell’arco di tre giorni. In molti casi l’autorità dell’energia di Dubai è dovuta intervenire per ripristinare la corrente elettrica saltata a causa di infiltrazioni d’acqua. Scopriamo di più sulle cause di questa pioggia così intensa

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Dubai sotto la pioggia

Cosa si nasconde dietro le abbondanti piogge che hanno colpito gli Emirati Arabi Uniti? Negli ultimi giorni temporali violentissimi si sono abbattuti su tutto il Paese, causando allagamenti e incidenti. Le precipitazioni atmosferiche sono un fenomeno meteorologico non insolito con l’avvicinarsi dell’inverno. Certamente alcuni degli acquazzoni degli ultimi anni hanno come causa i cambiamenti climatici, che hanno interessato anche l’area del Golfo.

Però dal Ministero dell’Ambiente e dei Cambiamenti Climatici hanno fatto sapere che questa ondata di maltempo è abbastanza normale per la stagione ed è provocata da piogge e perturbazioni che stanno investendo il Mediterraneo. Novembre è spesso caratterizzato da piovosità, ma vedere gli Emirati quasi sommersi dall’acqua è pur sempre un’anomalia.

Non tutto però sembra dipendere dai naturali fenomeni meteorologici. La copiosità delle ultime precipitazioni avrebbe come concausa l’inseminazione delle nuvole, in inglese cloud seeding, ovvero una tecnica chimica di modifica delle nubi per provocare artificialmente i temporali. Scopriamo di più su questa tecnica con cui è possibile creare pioggia artificialeContinua a leggere