Dubai, cibo, Italia

A Gulfood, la fiera agroalimentare e del gusto più importante del Medio Oriente che si svolge a Dubai, l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano. La Dieta mediterranea e gli ingredienti italiani di qualità hanno rappresentato uno dei maggiori punti di attrazione. Le ricette degli chef italiani di Dubai hanno calamitato l’attenzione dei visitatori e hanno anche dimostrato di sposarsi perfettamente con le ultime tendenze del mangiare sano.

Non a caso dal 16 novembre 2010 l’UNESCO ha inserito la Dieta mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Un riconoscimento che va ben oltre il valore simbolico. Sempre più evidenze medico-scientifiche riconoscono il prezioso contributo che il consumo di pasta, pane, olio extra vergine di oliva, verdura, frutta, legumi, pesce, pochissima carne, danno al mantenimento di salute e benessere, aiutando a prevenire malattie cardiovascolari, diabete, obesità. Scopriamo insieme quali sorprese ha riservato l’Italia con i suoi chef e tutti i numeri di Gulfood.

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Droni, Dubai aiuta Londra

SOS sicurezza in volo. Londra chiede aiuto a Dubai per risolvere il problema del controllo dei droni nei propri spazi aerei. Dopo il caos nei cieli londinesi, con gli aeroporti di Gatwick e Heathrow tenuti sotto scacco nel periodo natalizio dalla minaccia dei droni, la capitale inglese si rivolge all’emirato in cerca di soluzioni efficaci.

Ad oggi Dubai è la città con il know how più avanzato nella gestione e regolamentazione dei droni. Una capacità conquistata a caro prezzo, dopo aver sperimentato nel 2015 la chiusura del proprio aeroporto, il terzo al mondo per numero di passeggeri, per un allarme causato da un drone. Quella dell’emirato fu tra le più lunghe e devastanti paralisi del traffico aereo verificatesi su scala planetaria, costata attorno al milione di dollari al minuto (3,6 milioni di AED).

Una dura lezione che è servita a sviluppare un’expertise e a formulare una strategia vincente, ponendo argini all’uso indiscriminato dei velivoli radiocomandati attraverso regole severe e l’applicazione di pene detentive e multe salatissime ai trasgressori. Scopriamo cosa preveda la legislazione emiratina, quale scambio sia finora avvenuto tra Londra e Dubai e quanto pericolosi possano essere i droniContinua a leggere



Dubai Mall, 10 anni di record

Il Dubai Mall è il centro commerciale dei record. Nel 2018 ha compiuto 10 anni, festeggiati a novembre con un susseguirsi di eventi, lotterie, concerti, celebrazioni, durati un mese intero. In una città che ha fatto del dinamismo e del cambiamento la sua cifra distintiva anche il Dubai Mall continua a cambiare pelle, tanto che è previsto un ampliamento della sua superficie e 5.000 posti auto in più entro l’anno prossimo.

Nel 2011, appena tre anni dopo la sua apertura, era il luogo più visitato al mondo con 54 milioni di visitatori l’anno, sbaragliando in un colpo solo New York che nel 2012 ha attirato 52 milioni di turisti e Los Angeles che invece ne ha richiamati solo 41 milioni. Oggi, con una posizione occupata stabilmente da oltre 4 anni, il Dubai Mall continua ad essere il posto più visitato del pianeta con 80 milioni di visitatori l’anno. È il secondo centro commerciale al mondo per estensione totale dopo quello di West Edmonton in Canada e il 21esimo come superficie affittabile.

Con i suoi 1.300 tra negozi e ristoranti e ben 150 marchi del lusso, è un’industria che ha creato oltre 10.000 posti di lavoro, ridefinendo i concetti di intrattenimento, ospitalità e divertimento. Si trova all’interno del complesso immobiliare di Downtown, un’area residenziale e commerciale del valore di 20 miliardi di dollari, che al momento rappresenta il centro della città.

Il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del pianeta, domina Downtown, come un gigante di acciaio e vetro in una città che continua costantemente a crescere e a trasformarsi. Scopriamo insieme altre curiosità sul Dubai Mall e quali siano i suoi nuovi, recentissimi primati da GuinnessContinua a leggere



Dubai e i “droni bagnini”

Le coste di Dubai saranno più sicure grazie ai “droni bagnini”. Questi dispositivi di ultima generazione consentono di perlustrare la spiaggia lungo un raggio di un chilometro dal punto di decollo. “Flying Rescuer”, questo è il loro nome, vanno ad aggiungersi alla squadra di salvataggio della Coastal Rescue and Safety, la normale pattuglia di lifeguard preposta a rendere sicure le spiagge dell’emirato. Il team di bagnini è molto attivo e tiene sotto controllo il lunghissimo litorale di Dubai, pronto ad intervenire tempestivamente in ogni situazione di emergenza.

La novità di questi speciali droni è che possono effettuare operazioni di salvataggio con estrema precisione, facendo arrivare salvagenti galleggianti nel punto esatto in cui vi siano bagnanti in difficoltà, prima dell’arrivo della squadra di soccorso. Un solo drone bagnino può salvare fino ad otto persone da situazioni di pericolo e dall’annegamento. L’annuncio dell’impiego dei “Flying Rescuer” è stato dato di recente dall’amministrazione comunale di Dubai, che intende impiegarli sempre di più per assicurare un controllo capillare delle sue coste, trasformandole in luoghi ancora più sicuri.

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I “droni bagnini” resistono alle alte temperature estive e hanno una batteria che garantisce il loro funzionamento per oltre 30 minuti. Scopriamo insieme quali siano le caratteristiche di questi droni che diventeranno una pattuglia di bagnini 2.0Continua a leggere



Dubai, città del design

Dubai è stata al centro delle tendenze mondiali del design per un’intera settimana. Il meglio dei prodotti internazionali nell’ambito dell’arredamento e della decorazione d’interni sono stati protagonisti nella più effervescente città degli Emirati Arabi Uniti. La Dubai Design Week si è confermata come uno degli appuntamenti più importanti del settore nel Medio Oriente e a livello globale. Una settimana di eventi, conferenze, mostre, workshop, happening che si sono svolti dal mattino fino a sera inoltrata, coinvolgendo l’intero D3, il distretto del design di Dubai.

Anche la Downtown Design, una sorta di fiera nella fiera, ha attratto migliaia di visitatori nei quattro giorni della sua apertura. Tanti gli stand con le ultime novità dai vari Paesi del mondo, per un viaggio ideale alla scoperta delle tendenze dell’abitare contemporaneo. Significativa la presenza italiana, con una serie di grandi marchi del design ed un ampio padiglione, Italian Interiors, organizzato dall’Italian Trade Agency di Dubai e Confartigianato. 20 i brand del “Made in Italy” ospitati.

Dagli originalissimi complementi d’arredo realizzati con materiali innovativi alle ceramiche artigianali, dai raffinati cristalli a tessuti e biancheria per la casa, dai mobili dalle linee contemporanee a cucine extra lusso realizzate su misura con i più preziosi metalli.

C’erano anche in mostra lussuosissimi tappeti fatti a mano, rubinetteria e lavabi scultura per il bagno, vetri laminati per interni ed esterni, essenze profumate. Strutture e mobili realizzati in lamiera e ferro, mosaici e marmi, porcellana simile a rivestimenti in pietra per creare elementi strutturali per interni ed esterni, mobili realizzati con materiali naturali e processi di lavorazione sostenibili, scenografiche lampade in vetro veneziano, sculture di vetro di Murano hanno completato l’ampia offerta del padiglione italiano. Scopriamo insieme alcuni degli oggetti più curiosi dell’intera Downtown DesignContinua a leggere



Sapori d’Italia a Dubai

Lo Speciality Food Festival ha inondato Dubai di sapori, profumi, cibi e ingredienti gourmet provenienti da tutto il mondo. In questa fiera dei prodotti agroalimentari di nicchia più grande del Medio Oriente si possono trovare dalle spezie rare come il pepe del Sichuan agli ortaggi freschi biologici, dai datteri più pregiati al pane appena sfornato, fino ai dolci artigianali provenienti da luoghi lontani del pianeta. L’Italia, con la sua biodiversità, con i suoi prodotti Igp e Dop, e con la ricchezza delle proprie tradizioni regionali ha avuto un ruolo di primo piano.

Il centro catalizzatore è stato l’ampio padiglione dell’ITA (Italian Trade Agency – ICE), che ha ospitato una quarantina di aziende provenienti da ogni parte del nostro territorio, mettendo in mostra alcuni dei fiori all’occhiello del settore agroalimentare italiano. Tra gli stand dell’ITA c’era il meglio del cibo “Made in Italy”, dai formaggi ai cannoli siciliani, dalle olive da tavola e l’olio extravergine d’oliva ai confetti artigianali. Una porzione del padiglione dell’ITA ha permesso di scoprire tutti i segreti della vera colazione all’italiana.

Nel Breakfast Made in Italy non c’erano solo torte fatte in casa, cornetti fragranti e miscele di caffè aromatiche utilizzate per ottimi cappuccini e per il classico espresso, ma anche tutti quegli equipaggiamenti necessari a rendere il primo pasto della giornata un momento unico, dove fare il pieno di energia in modo sano, seguendo sempre i principi nutrizionali della nostra dieta mediterranea. Non sono mancate coinvolgenti competizioni gastronomiche. Però il vero punto di attrazione è stato il Food Lab, il laboratorio con sessioni culinarie del padiglione italiano, che ha ospitato alcuni degli chef più famosi a livello internazionale. Vediamo insieme le novità high-tech del Breakfast Made in Italy e alcune delle più ghiotte ricette proposte dagli chef italiani presenti allo Speciality Food FestivalContinua a leggere



Dubai, lo squalo drone

Vengono chiamati “WasteShark” e, come squali voraci, divorano i detriti presenti nel mare. Sono droni acchiappa rifiuti entrati in azione a Dubai Marina. Questi spazzini automatici rappresentano il futuro della pulizia dei mari. Gli eco-droni, grandi un metro e mezzo, fluttuano sulla superficie del mare muovendosi alla velocità di 10 chilometri orari, raccogliendo lungo il loro percorso plastica, alghe e detriti di ogni genere.

Possiedono ampi serbatoi per la raccolta di rifiuti con una capienza di 350 chilogrammi. Una volta pieno l’eco-drone torna a riva per essere svuotato e successivamente può riprendere la sua attività di pulizia, facendo incetta di scorie e inquinanti. Infatti gli WasteShark possono anche risucchiare dall’acqua fino a 180 litri di olio e residui petrolchimici, rendendo la loro azione efficace e ad ampio spettro. È la prima volta che questi droni per la pulizia del mare vengono impiegati nelle acque di Dubai Marina.

Lo scorso febbraio questi stessi WasteShark erano entrati in azione a Dubai Creek.  Scopriamo qualche curiosità in più sugli eco-droni marini che renderanno ancora più pulite le acque di DubaiContinua a leggere



La pasta alla riscossa

La riscossa della pasta inizia da Dubai. Per un giorno la dinamica e multiculturale città mediorientale si è trasformata nella capitale mondiale di rigatoni, fusilli, penne e spaghetti. L’Emirato è stato infatti scelto per festeggiare i 20 anni del World Pasta Day, un’iniziativa internazionale per promuovere la pasta e le sue proprietà nutritive. La pasta è buona e fa anche bene alla salute. Questa è la parola d’ordine nel giorno dedicato a celebrare l’alimento tra i più amati del pianeta e simbolo della salutare dieta mediterranea. Ma c’è di più, la pasta è anche il cibo del futuro, perché la sua produzione è sostenibile. Con un chilo di grano si produce un chilo di pasta, che si conserva a lungo e, proprio per la sua minore deperibilità, può essere facilmente trasportata da un punto all’altro del mondo, raggiungendo anche zone remotissime.

Da anni i produttori di pasta si stanno impegnando per ridurre l’impatto ambientale delle loro coltivazioni in termini di emissioni di gas serra e consumo di acqua, decisamente inferiori a quelle necessarie ad esempio per gli allevamenti intensivi per la produzione di carne. Inoltre si punta sempre più a un packaging ecosostenibile e in molti casi al 100% riciclabile, o compostabile. La pasta è inclusiva perché fa parte della tradizione alimentare di molte diverse culture, contribuendo ad aumentare un senso di fratellanza e unità tra i popoli. In vetta alla classifica dei Paesi che consumano più pasta c’è naturalmente l’Italia, con 23,5 chilogrammi pro capite, seguita dalla Tunisia con 17, dal Venezuela con 12, dalla Grecia con 11, dal Cile con 9,4 e dagli Stati Uniti con 8,8.

Occorre sfatare un altro falso mito: la pasta non fa ingrassare. La conferma arriva da circostanziati studi scientifici, anzi, per il suo indice glicemico basso la pasta è un alimento sano che va incluso in una dieta bilanciata. Secondo i dati di IPO (Organizzazione Internazionale della Pasta), presieduta da Paolo Barilla, la produzione mondiale di pasta è cresciuta del 63% dal 1998 ad oggi, passando da 9 milioni a quasi 15 milioni di tonnellate. Vediamo insieme perché la pasta è sana e non fa ingrassare, impariamo nuove ricette con chef di fama internazionale, scopriamo il progetto “The Power of Pasta” per combattere la fame nel mondo e mille curiosità sul World Pasta DayContinua a leggere



Da Vienna a Dubai A/R

Lettere da Vienna si trasforma diventando Vienna-Dubai Andata e Ritorno. Un nuovo blog di Tgcom24 che spazierà dal cuore dell’Europa al contraddittorio e infuocato Medio Oriente, da una città come Vienna, ancorata alle tradizioni, vecchio stile, sonnacchiosa, a tratti provinciale, ad una metropoli multiculturale, dinamica, creativa come Dubai, in corsa accelerata verso il futuro, in perenne movimento e attività, tra rincorse di record e continui cambi di pelle. Qual è il filo che lega due città così diverse? Il blog segue e viene ridisegnato, adattandosi alla nuova dimensione dettata dai miei spostamenti. Adesso, infatti, vivo tra Vienna e Dubai.

Un cambiamento drastico, non solo dal punto di vista climatico, dalla freddissima e ventosa capitale austriaca alla calda metropoli emiratina, assolata, a tratti umida e talvolta sferzata da improvvise tempeste di sabbia. Esploreremo insieme gli Emirati Arabi Uniti, partendo da Dubai, centro propulsore e cosmopolita di tutta la regione, uno dei luoghi dove si disegnano le tendenze del futuro. Vienna-Dubai Andata e Ritorno sarà anche un punto di osservazione privilegiato da cui analizzare la complessa realtà del Medio Oriente, con i suoi conflitti e le sue molteplici contraddizioni, seguendo il suo complesso percorso verso la stabilizzazione.

Un osservatorio su tutta l’area del Golfo Persico, così determinante nello scacchiere geopolitico internazionale. Vienna-Dubai Andata e Ritorno di Tgcom24 non abbandonerà la Mitteleuropa ma, in un continuo gioco di rimandi, sarà al tempo stesso una porta spalancata sull’Asia che racconterà di politica estera, nuove tendenze, tecnologia, innovazione, cultura, curiosità, partendo da quel vivacissimo hub internazionale che è Dubai, anche in vista dell’Expo 2020. Il giorno e la notte, Vienna e Dubai, i poli opposti della realtà urbana contemporanea. Scopriamo di più su entrambe le cittàContinua a leggere



Vienna, Dubai, l’ecologia

L’Expo del 2020 a Dubai rappresenterà per l’Austria una porta aperta sugli Emirati Arabi Uniti. Lo ha detto il Ministro per gli Affari Economici Margarete Schramböck (ÖVP). “Ci sono oltre 230 aziende austriache operative negli Emirati e il nostro lavoro -ha detto il Ministro Schramböck al quotidiano Der Standard– è di continuare ad incrementare gli export facendo sì che l’Expo possa dischiudere le porte degli Emirati, un mercato importante per l’Austria”. Il motto dell’Expo sarà: “Connecting Minds, Creating the Future” (Connettere le menti, creare il futuro). Un evento al quale sono attesi 25 milioni di visitatori.

Le tematiche legate all’ambiente e alle innovazioni ecologiche e sostenibili sono temi molto sentiti in Austria, che può vantare in questi ambiti notevole competenza. “Un’opportunità straordinaria perché l’Austria possa presentare il proprio know-how, secondo Harald Mahrer, Presidente della Camera Federale di Commercio Austriaca (WKO), che contribuisce alla creazione del padiglione austriaco finanziando il 25% del progetto. Gli Emirati Arabi Uniti sono il Paese con le maggiori emissioni di gas serra e con il più alto consumo di acqua pro capite del pianeta. Il progetto emiratino è dunque molto ambizioso: introdurre all’interno del Paese un ampio know-how ecologico. A tal scopo nei prossimi anni sorgeranno quattro impianti nucleari che copriranno un quarto del fabbisogno totale di energia. E sempre negli anni a venire l’obiettivo è far sì che il settore non petrolifero possa contribuire al 70% del PIL. Ci si concentra soprattutto sui settori della siderurgia, su quello dell’aviazione, sui trasporti e sul turismoContinua a leggere