La compagnia aerea Emirates ha deciso di sospendere tutti i voli di linea dal 25 marzo, per contrastare il diffondersi del COVID-19. Un blocco di due settimane, suscettibile di ulteriori proroghe. Infatti, l’Autorità generale per l’Aviazione Civile degli Emirati Arabi Uniti ha per il momento bloccato partenze e arrivi di passeggeri in transito negli aeroporti emiratini a causa della pandemia.
I voli di linea per passeggeri sono temporaneamente sospesi, per sostenere le misure restrittive decise dal Ministero della Salute federale per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il traffico aereo riprenderà negli Emirati appena la situazione globale lo consentirà.
Proseguiranno, invece, tutti i voli merci. Altrettanto operativi i voli di evacuazione d’emergenza. Una decisione non facile per il più grande operatore con velivoli A380 del mondo e quarta compagnia aerea del mondo in termini di passeggeri e tonnellate trasportate. Vediamo quale sia la situazione e quali le ulteriori misure restrittive adottate negli UAE.
Lockdown di fatto
A partire da oggi sono stati chiusi molti dei centri commerciali, come pure le spiagge. Forti restrizioni sono state imposte anche ai ristoranti. Nei giorni scorsi erano già state chiuse tutte le attrazioni turistiche e i luoghi pubblici quali cinema, teatri, musei, palestre, piscine.
Chiusura imposta anche a bar, pub e spazi lounge. Sempre più si adottano criteri di distanziamento sociale, anche nei supermercati. I turisti sembrano essere spariti. Di fatto è lockdown, senza che venga apertamente dichiarato. I casi confermati di COVID-19 sono 198, di cui 45 nuovi contagi registrati nella giornata odierna. Per il momento 2 soli decessi.