Coronavirus, nuove misure in Austria

Nel giorno in cui i casi confermati di coronavirus salgono a più di 500, l’Austria annuncia le prime zone rosse. St. Anton am Arlberg e la Valle di Paznaun in Tirolo, sedi di focolai di COVID-19, saranno poste in regime di quarantena per le prossime due settimane.

Da lunedì i negozi resteranno chiusi, ad eccezione di supermercati, farmacie, uffici postali, banche, benzinai e tabaccai. Ristoranti, bar e café potranno rimanere aperti solo fino alle 15:00.

Queste misure resteranno in vigore per una settimana ma, se necessario, potranno essere prolungate. Saranno introdotti controlli al confine con la Svizzera. Interrotti, sempre a partire da lunedì, i voli verso Francia, Spagna e Svizzera. Vista l’emergenza da coronavirus, il Ministero degli Esteri austriaco sconsiglia di intraprendere viaggi in questo periodo. Dichiarata chiusa la stagione sciistica nel Salisburghese, Tirolo e Vorarlberg. Se la situazione dovesse aggravarsi ulteriormente, a Vienna si predispone il necessario per trasformare entro la prossima settimana la struttura espositiva e centro congressi Messehalle a Leopoldstadt in un enorme ospedale con 880 posti letto. Vediamo quali altre misure verranno prese in Austria a partire dalla prossima settimana

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Burkini vs bikini? Vienna contro il bando francese

Burkini o bikini? No, non scriverò pro o contro il burkini. Non darò un contributo tardivo al dibattito più infuocato dell’estate 2016. Eppure il primo luglio, un mese e mezzo prima che in Costa Azzurra, a Hainfeld, cittadina della Bassa Austria, è entrato in vigore il bando del burkini in una piscina pubblica, per decreto del consiglio comunale. Una mozione proposta dal consigliere Peter Terzer, dell’FPÖ, il Partito della Libertà. A chi frequenti la piscina comunale di Hainfeld si impone il rispetto dell’uso di indumenti appropriati, in linea con i necessari criteri igienici. Queste le motivazioni addotte dall’amministrazione, presieduta dal sindaco dell’SPÖ Albert Pitterle. Sono norme in essere da decenni, sembra che abbia dichiarato il primo cittadino di Hainfeld alla stampa locale, aggiungendo anche che nessuna polemica è stata sollevata a fronte del divieto.

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Nel frattempo in Francia il Consiglio di Stato sospende la norma anti-burkini a Villeneuve-Loubet, comune vicino a Nizza, perché lesivo delle libertà fondamentali. E l’Onu condanna il bando imposto in Francia, perché discrimina i musulmani. In questo scenario, a Vienna, proprio qualche giorno fa, ha preso vita una manifestazione di protesta contro la proibizione del burkini imposta sulle spiagge francesi. Al motto di “Wir schwimmen wie es uns gefällt” (Noi nuotiamo come ci piace), un invito affinché ognuno sia libero di fare ciò che gli pare, donne musulmane, velate e non, donne non musulmane e uomini, si sono ritrovati lungo le sponde del Donau Kanal per opporsi a quella che ritengono un’inaccettabile prevaricazione da parte dello stato francese.  Continua a leggere



Non sono francesi i due sospetti terroristi arrestati in Austria

I due uomini arrestati la fine della scorsa settimana a Salisburgo perché sospettati di legami con organizzazioni terroristiche non sono di nazionalità francese. Secondo una fonte che vuole restare anonima, diffusa dai media austriaci, uno dei due arrestati sarebbe un ventottenne di nazionalità algerina, l’altro invece sarebbe un trentaquattrenne di origine pakistana.

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Gli arresti effettuati dalla polizia austriaca in un centro di accoglienza per rifugiati a Salisburgo sono stati portati a segno grazie a una soffiata dei servizi segreti francesi.  Continua a leggere