Moda etica nella grigia Vienna

L’invisibile prende forma. Si veste di colori vivaci e diventa borsa. Etica ma di lusso, la mini bag Wafaa arriva a Vienna, illuminandola. La si può ammirare e acquistare all’interno dell’hotel Andaz Am Belvedere, concept dell’ospitalità firmato Hyatt. Sulla pelle morbida e pregiata con cui è realizzata sbocciano fiori che sono piccoli guizzi di creatività. Wafaa non è solo una borsa di grande artigianato italiano, è il simbolo bello e gioioso di un’opportunità. Un Made in Italy dal design raffinato che dell’empowerment di categorie fragili fa il proprio elemento fondante. Wafaa è uno scrigno di emozioni, in cui bellezza e giustizia sociale arrivano a compenetrarsi. Behuman, l’azienda italiana che produce la mini bag, ha infatti deciso di intraprendere la strada dell’imprenditoria sostenibile e solidale, offrendo chance di inclusione sociale a chi non le aveva, donando la speranza di un futuro lavorativo a chi era negato, rendendo possibile l’impossibile. Wafaa supera il concetto di borsa per diventare un “contenitore di ottimismo” come amano definirla i suoi creatori.

Espressione di un lusso consapevole, coniuga design accattivante, materie prime di alta qualità, tradizione artigianale, linee minimaliste, e può essere personalizzata a seconda del look, regalando a chi la indossa il soffio vitale dell’energia positiva che promana dalla sua storia. Il progetto coinvolge infatti una designer 30enne di origine marocchina, Wafaa Moukabil, che alla mini bag ha dato il suo nome, e Tommy Nicoletti, un giovane artista che attraverso la pittura ha trovato la propria dimensione esistenziale ed espressiva. Senza Behuman entrambi sarebbero rimasti invisibili. Scopriamo di più sulla mini bag, su Wafaa, Tommy e Behuman, l’azienda italiana che la realizza.   Continua a leggere



Expo 2020 Dubai, -18 mesi

Manca un anno e mezzo ad Expo 2020 Dubai. Con il trascorrere dei giorni vengono svelati dettagli e curiosità sui progetti dei vari padiglioni. Grande è l’attesa per l’Esposizione Universale più futuribile e sensazionale di tutti i tempi.

I 190 Paesi partecipanti cercano di rendere memorabile l’esperienza dei visitatori, generando stupore con il design ardito delle strutture e mantenendo alte le aspettative del pubblico con un ampio ricorso alle nuove tecnologie. Molto scalpore ha suscitato la recente rivelazione del Padiglione della Finlandia che ha annunciato di voler fare arrivare la neve nel deserto degli Emirati.

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Ma c’è molto di più da scoprire come, ad esempio, la creazione di un fiume amazzonico. Vediamo insieme novità e progetti per Expo 2020 Dubai rivelati nelle ultime settimaneContinua a leggere



Dubai, città del design

Dubai è stata al centro delle tendenze mondiali del design per un’intera settimana. Il meglio dei prodotti internazionali nell’ambito dell’arredamento e della decorazione d’interni sono stati protagonisti nella più effervescente città degli Emirati Arabi Uniti. La Dubai Design Week si è confermata come uno degli appuntamenti più importanti del settore nel Medio Oriente e a livello globale. Una settimana di eventi, conferenze, mostre, workshop, happening che si sono svolti dal mattino fino a sera inoltrata, coinvolgendo l’intero D3, il distretto del design di Dubai.

Anche la Downtown Design, una sorta di fiera nella fiera, ha attratto migliaia di visitatori nei quattro giorni della sua apertura. Tanti gli stand con le ultime novità dai vari Paesi del mondo, per un viaggio ideale alla scoperta delle tendenze dell’abitare contemporaneo. Significativa la presenza italiana, con una serie di grandi marchi del design ed un ampio padiglione, Italian Interiors, organizzato dall’Italian Trade Agency di Dubai e Confartigianato. 20 i brand del “Made in Italy” ospitati.

Dagli originalissimi complementi d’arredo realizzati con materiali innovativi alle ceramiche artigianali, dai raffinati cristalli a tessuti e biancheria per la casa, dai mobili dalle linee contemporanee a cucine extra lusso realizzate su misura con i più preziosi metalli.

C’erano anche in mostra lussuosissimi tappeti fatti a mano, rubinetteria e lavabi scultura per il bagno, vetri laminati per interni ed esterni, essenze profumate. Strutture e mobili realizzati in lamiera e ferro, mosaici e marmi, porcellana simile a rivestimenti in pietra per creare elementi strutturali per interni ed esterni, mobili realizzati con materiali naturali e processi di lavorazione sostenibili, scenografiche lampade in vetro veneziano, sculture di vetro di Murano hanno completato l’ampia offerta del padiglione italiano. Scopriamo insieme alcuni degli oggetti più curiosi dell’intera Downtown DesignContinua a leggere



Il design della post-verità

Fake news, post-verità, alternative facts, teorie cospirazioniste, realtà virtuale, desiderio di disconnettersi e restare off-line. Tra riflessioni e provocazioni la Vienna Design Week, giunta alla sua undicesima edizione, si è appena conclusa. Incontri, workshop, mostre, tavole rotonde, per fare il punto sullo stato dell’arte del design in Austria, nell’Est Europa e nel mondo. Quest’anno focus sul 15esimo distretto, Rudolfsheim-Fünfhaus, un quartiere multiculturale, con netta prevalenza di turchi e albanesi, che si estende attorno alla Westbahnhof, uno degli snodi ferroviari più importanti della città. Qui si fondono insieme elementi diversi, costruzioni modernissime ed edifici più antichi, abbondano ristoranti etnici, da quelli turchi a quelli balcanici, coesistono alto e basso. Un luogo per molto tempo associato all’idea di periferia degradata, a distretto della prostituzione, a quartiere dormitorio per immigrati. Averlo scelto come quartier generale della Vienna Design Week ha contribuito a cambiare la prospettiva con cui si guarda a Rudolfsheim-Fünfhaus.

Sempre attive e proficue le partnership con importanti istituzioni come il MAK (Museo di Arti Applicate), Hofmobiliendepot-Möbel Museum Wien, Kunsthalle Wien, solo per citarne alcune. Proseguono i sodalizi con grandi marchi come Swarovski, Laufen e Rado; con negozi storici quali J. & L. Lobmeyr; con quattro degli hotel più di tendenza della capitale austriaca (25hours Hotel, Grand Ferdinand, Ruby Marie Hotel & Bar, Hotel Altstadt Vienna). Tra i partner anche il concept HG5, a Palais Wilczek, un punto vendita esclusivo dove trovare il meglio dei prodotti di utility design, ma anche un luogo che ospita mostre temporanee di giovani designer e artisti.

Come nel caso di Lucretia Schmidt, che ha proposto “Schiele goes 3-D”, trasposizioni scultoree tridimensionali di dipinti di Egon Schiele, in edizione limitata. Ho visitato alcune delle mostre più originali e ho scambiato idee con le menti più creative del design viennese. Scopriamo insieme installazioni provocatorie, incentrate sulla distruzione del proprio smartphone, e opere grafiche originalissime, pervase da un raffinato humor

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Vienna: 10 anni di Design Week

Vienna sta per trasformarsi nella capitale del design. Da oggi fino al 9 ottobre si svolgerà la Design Week e sarà un crescendo di eventi, mostre, happening, feste, vernissage, incontri, tour guidati, dibattiti, workshop. 150 iniziative disseminate nel cuore della città e soprattutto concentrate nel quinto distretto, Margareten, dove avrà sede il quartier generale, nell’edificio neoclassico della ex ebanisteria Bothe & Ehrmann (Schlossgasse 14). Così dopo la settimana della moda, che ha svelato le nuove tendenze per la primavera-estate 2017, dopo la fiera d’arte Vienna Contemporary, che ha puntato i riflettori sul panorama degli artisti contemporanei di tutto il mondo, ma con un occhio attento al Centro ed Est Europa, è la volta del design. La Vienna Design Week compie 10 anni e sarà un’edizione speciale, ricca di designer internazionali. Quello viennese è ormai un appuntamento da non perdere per chi voglia capire lo stato del design non solo in Austria o in Europa, ma anche in tutti quei Paesi dell’Est, un tempo parte dell’ex blocco sovietico, così ricchi di creatività e fermento culturale.

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In questa edizione 2016 la nazione ospite è la Repubblica Ceca. Una cinquantina i designer e gli studi di design che parteciperanno. Vienna si accenderà, diventando per 10 giorni il tempio del design e ospitando mostre imperdibili. Ampio spazio alle partnership con istituzioni quali: MAK (Museo delle Arti Applicate), Kunsthalle Wien, Möbel Museum (il Museo dei Mobili), la manifattura di porcellane Augarten, fondata nel 1718, la seconda più antica d’Europa.  Continua a leggere



La ricetta per essere felici? A Vienna la offre una mostra

Che cosa ci rende felici? O almeno un po’ più felici? Che cos’è la felicità? Come possiamo raggiungerla? Sono solo alcune delle domande alle quali tenta di dare una risposta la mostra The Happy Show, del famoso designer Stefan Sagmeister, in corso a Vienna al MAK, il Museo di Arti Applicate, fino al 28 marzo.

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The Happy Show si traduce in un percorso, articolato, interattivo, che fa compiere al pubblico un vero e proprio tour attraverso i vari ambienti, piani e angoli più remoti del museo, inclusi ascensori e bagni. Un giro avvincente per provare a capire cosa ci renda felici e come possiamo avvicinarci il più possibile nella nostra vita quotidiana alla tanto agognata felicità. La mostra è bellissima, piena di immagini che sono un vero e assoluto piacere per gli occhi e per la mente. Ma tutti sono avvertiti, nessuno uscirà dal MAK con la ricetta della felicità in tasca. Di certo, però, si lascerà il museo divertiti e un pizzico più felici.  Continua a leggere



Magdas Hotel microcosmo di integrazione

No, al Magdas Hotel non soggiorna gratis neppure un rifugiato della recente ondata riversatasi in Austria, come ha invece scritto un importante quotidiano italiano. Lo sottolinea Sebastiaan de Vos, Hotel Manager del Magdas. Nelle 78 stanze di questo bel albergo, che fa concorrenza ai più lussuosi hotel di design della città, soggiornano normali turisti, non rifugiati.

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Certo, tra i 31 dipendenti di questa struttura alberghiera ci sono molti rifugiati, che hanno però già ottenuto status e asilo, e che qui si sono ricostruiti un’esistenza dignitosa.  Continua a leggere