COVID19, dalla neve al deserto

Il contagio da coronavirus non conosce confini. Dalle piste di sci dell’Austria arriva fino a Dubai. Un dipendente della sede emiratina di una grande società di consulenza statunitense ha contratto il COVID-19 dopo un soggiorno in una località sciistica austriaca. Anche un secondo impiegato della stessa azienda, che ha avuto contatti con il primo contagiato, è risultato infetto.

La sede della società di consulenza americana ha immediatamente adottato formule di “smart working”, facendo lavorare da casa i propri dipendenti e, al tempo stesso, ha attivato una capillare opera di disinfezione degli uffici. Inoltre, tutti i dipendenti entrati a vario titolo in contatto con il primo impiegato positivo al coronavirus sono stati invitati ad effettuare i necessari test.

Il primo caso di COVID-19 registrato negli Emirati Arabi Uniti risale al 29 gennaio. Attualmente i casi confermati sono 113, mentre sono 26 le persone guarite. Tutti gli ultimi casi di coronavirus sono stati individuati grazie ai tamponi effettuati all’arrivo in aeroporto. Per tutti, anche per gli asintomatici, è stato imposto il regime di quarantena. Il governo emiratino ha deciso di non rilasciare più visti all’arrivo ai viaggiatori. Le restrizioni al momento riguardano 72 Paesi. Anche i residenti, attualmente all’estero, non potranno fare ritorno negli Emirati, una disposizione stabilita nelle ultime ore e che rimarrà in vigore per varie settimane. Restano per ora esclusi da misure restrittive solo i diplomatici. Molti i collegamenti aerei sospesi a causa del diffondersi del coronavirus. Vediamo quali misure abbia adottato Dubai per far fronte al diffondersi del COVID-19Continua a leggere



Coronavirus, primo decesso in Austria

I casi confermati di COVID-19 in Austria sono più di 360. Il contagio ha una rapida progressione, oltre 60 nuove persone infettate ogni giorno. Registrato anche il primo decesso da coronavirus. È un uomo di 69 anni rientrato dall’Italia e già debilitato da patologie preesistenti. La prima vittima del COVID-19 è spirata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale viennese Kaiser Franz-Josefspital. Aveva problemi cardiovascolari e vari organi compromessi, tra cui reni e fegato, e i danni provocati dal virus gli sono stati fatali. 4 finora le persone guarite. 5.869 i test effettuati fino a questo momento in tutta l’Austria.

Peter Hacker, Assessore alla Salute della capitale (SPÖ), ha annunciato drastiche misure di sicurezza negli ospedali di Vienna: niente visite per i pazienti, rigidi controlli in entrata e uscita, posticipati tutti gli interventi chirurgici non urgenti. Divieto di visite anche nelle case di riposo. Provvedimenti restrittivi delle visite di familiari e amici anche nei nosocomi in Tirolo, Stiria, Burgenland. Posticipate le elezioni amministrative nei due stati federali di Vorarlberg e Stiria, in programma rispettivamente il 15 e il 22 marzo. Ferie forzate per 25.000 poliziotti su tutto il territorio austriaco. Secondo i calcoli del Complexity Science Hub Vienna (CSH), la capacità di posti in rianimazione è tale da poter reggere i ritmi imposti dai ricoveri di pazienti affetti da coronavirus per i prossimi 14 giorni. La Repubblica Ceca annuncia di introdurre controlli al confine con l’Austria. Vediamo quali altri provvedimenti si accinge a varare il governo federale austriaco guidato dal Cancelliere Sebastian KurzContinua a leggere



Coronavirus, 24 casi in Austria

Il COVID-19 continua a diffondersi in Austria. Salgono a 24 i casi di coronavirus. 6 gli infettati nella sola giornata odierna, di cui 5 concentrati a Vienna. 350 le persone in quarantena. Questi gli ultimi aggiornamenti forniti dal Ministro della Salute Rudolf  Anschober (Verdi), riapparso solo oggi, dopo aver annullato una conferenza stampa prevista ieri, a causa di un forte mal di gola.

Non sembrano esservi malati gravi in Austria, tranne l’uomo di 72 anni ancora ricoverato all’ospedale Kaiser-Franz-Josef, che non sembra rispondere alle terapie. La situazione non è allarmante, anche perché molte delle persone risultate positive al test per il COVID-19 non presentano sintomi, oppure hanno contratto la malattia con esiti non preoccupanti. Vediamo insieme lo strano caso di contagio presso un grande studio legale austriacoContinua a leggere



Austria e coronavirus

Italia-Austria, frontiere chiuse all’epoca del coronavirus? Vienna blocca per alcune ore il traffico ferroviario al Brennero. 500 passeggeri, in viaggio su due diversi convogli, rimangono fermi per 4 ore al valico del Brennero per due casi sospetti. Su un Eurocity proveniente da Venezia e diretto a Monaco era stata riscontrata la presenza di due persone con tosse e febbre. Il blocco è stato imposto in via precauzionale sebbene i due passeggeri con sintomi sospetti fossero scesi a Verona e fossero risultati negativi al test per il virus SARS-CoV-2.

Il fermo di 4 ore è stato deciso dal Ministero dell’Interno di concerto con il Governatore del Land, dopo la segnalazione giunta dalle Ferrovie italiane alla ÖBB, la compagnia ferroviaria pubblica austriaca. Una situazione di allarme rientrata a ridosso della mezzanotte. Le autorità austriache hanno disposto controlli su tutti i viaggiatori in arrivo sul proprio territorio nazionale. In ogni caso non sembra sia stato attuato alcun tipo di controllo sui passeggeri arrivati a Monaco. Vediamo insieme la situazione in Austria e come ci si prepara a prevenire il possibile diffondersi del coronavirus Continua a leggere