Attacchi Parigi: Salah Abdeslam è stato in Austria due mesi fa

Salah Abdeslam, ancora latitante e ricercato dalla polizia, e sospettato di aver partecipato agli attacchi di Parigi lo scorso 13 novembre, è stato in Austria il 9 settembre, poco più di due mesi fa. A dare la notizia è stato il Ministero dell’Interno austriaco.

image

Salah Abdeslam, nato in Belgio, fratello di Brahim, uno dei killer degli attentati di Parigi, ha noleggiato l’automobile ritrovata nelle vicinanze del teatro Bataclan, dove sono state uccise 89 persone. Salah è stato fermato per un controllo di routine in Oberösterreich (Alta Austria). Un normale posto di blocco stradale della polizia austriaca effettuato il 9 settembre ad Aistersheim, a circa 50 chilometri dal confine. Era a bordo di una macchina con altri due compagni di viaggio, proveniva dalla Germania.  Continua a leggere



Siria: volevano che uccidessi, così sono fuggito

La testimonianza di Mehyar Sawas, 25enne di Damasco, svela uno scenario spaventoso della Siria. Lui è scappato perché non voleva uccidere. Un paese, la Siria, dilaniato da una guerra civile, da una diffusa cultura del sospetto che porta a essere arrestati e incarcerati anche solo per aver manifestato il proprio libero pensiero. Talvolta di coloro che vengono arrestati si perdono per sempre le tracce. Secondo Mehyar sono tante le persone sparite, in un gorgo di torture, violenza e morte. La stessa sorte stava per toccare sia a lui, sia a sua sorella.

image

In un clima di guerra aperta, il governo obbliga al richiamo del servizio di leva. Moltissimi giovani, studenti universitari come Mehyar, hanno deciso di abbandonare per sempre il proprio paese straziati dal dilemma se uccidere, o meno altri uomini.  Continua a leggere



Austria: le ferrovie hanno aiutato i rifugiati, ora mandano il conto allo Stato

L’ÖBB, le ferrovie austriache, nell’arco degli ultimi tre mesi hanno affrontato con spirito caritatevole il dramma dei rifugiati. Decine di migliaia di migranti si sono riversate in Austria da Siria, Afghanistan e Iraq. Qui hanno trovato un paese pronto ad accoglierli. E la risposta dell’ÖBB è stata perfettamente in linea con la reazione solidale data dall’Austria tutta.

Westbahnhof apertura

Le ferrovie, che tra l’altro hanno persino ottenuto un riconoscimento per il loro operato, hanno dato un sostegno senza pari.  Continua a leggere



Austria: visita guidata al discusso centro di Traiskirchen

L’Austria sta facendo fronte alla più immensa ondata di rifugiati che si sia mai riversata sul suo territorio dalla seconda guerra mondiale. Solo da settembre a oggi oltre 350.000 migranti sono transitati sul suolo austriaco, la maggior parte dei quali si è poi diretta verso Germania e Scandinavia.

image

Il numero dei richiedenti asilo è triplicato rispetto al 2014, con una stima di 85.000 entro la fine dell’anno. Attualmente giungono 300-400 domande d’asilo ogni giorno, una media di oltre 2.000 domande a settimana. È forse alla luce di questi numeri che l’Austria si appresta a restringere le norme che regolano le procedure d’asilo, vedendosi in qualche modo costretta a tenere in conto le richieste dell’estrema destra.  Continua a leggere



Vienna: colloqui positivi sulla Siria, non c’è accordo sul dopo Assad

“Molto positivi”, sono stati definiti da tutti così i colloqui multilaterali per il raggiungimento di un processo di pace in Siria, che hanno avuto luogo ieri a Vienna. Se non c’è accordo sul futuro del presidente Bashar al-Assad, su un fronte sono tutti d’accordo: combattere il terrorismo dell’ISIS con un’azione corale.

image

Un punto fermo la lotta allo Stato Islamico, che ha sancito un’unanime approvazione, da parte delle 19 nazioni rappresentate al vertice, mettendo d’accordo persino acerrimi e fieri rivali come Arabia Saudita e Iran, la cui presenza al tavolo ha rappresentato un evento di portata storica.  Continua a leggere



Il dramma dei rifugiati e la guerra dell’ISIS

La situazione dei rifugiati che arrivano in Austria attraverso la rotta balcanica diventa sempre più critica. Se nelle scorse settimane nella cittadina di Nickelsdorf, arrivavano 6.000 migranti ogni giorno dall’Ungheria; in queste ore sotto pressione è il confine con la Slovenia.

Nickelsdorf

Nella cittadina di Spielfeld, in Styria, solo ieri sono entrati 3.700 rifugiati. Lungo il confine però stazionano tra i 10.000 e i 20.000 migranti.  Continua a leggere



Polonia: alle elezioni vince la paura dei rifugiati

Anche in Polonia come pochi giorni fa in Austria, la crisi dei rifugiati ha giocato un ruolo determinante nel risultato elettorale. Come in Austria l’estrema destra, in Polonia i Nazional-conservatori di PiS (Prawo i Sprawiedliwosc), Diritto e Giustizia, hanno sfruttato il sentimento di paura nei confronti del diverso e di una possibile invasione d’immigrati, ottenendo dalle prime proiezioni il 39,1% dei consensi.

refugees

Lo stesso meccanismo che ha portato l’FPÖ, il Partito della Libertà di Strache, alle amministrative di Vienna, a fare leva sull’anti-europeismo e sul nazionalismo, per attestarsi stabilmente come seconda forza politica.  Continua a leggere



Vienna: un centro per rifugiati all’aeroporto

La Croce Rossa austriaca gestisce il centro per rifugiati all’aeroporto Schwechat di Vienna. È una struttura che può ospitare fino a 230 migranti. Ora ve ne sono 223, provenienti da Siria e Afghanistan. Sono tutti nuclei familiari che hanno fatto richiesta di asilo in Austria. La vita di questa struttura di accoglienza, però, ha i giorni contati. Sarà chiusa alla fine di ottobre.

Schwechat apertura

Nel frattempo si sta provvedendo alla creazione di un centro che possa accogliere fino a 400 rifugiati, in un’altra area dell’aeroporto.  Continua a leggere



Vienna: un collettivo di volontari molto social

Expat and Austrian Aid for Refugees (EAAR) è un gruppo di amici e famiglie, della comunità degli expat (espatriati) di Vienna. Un collettivo di volontari, come ama definirlo Alex Hesling, fondatrice con il suo compagno David O’Connor prima di un gruppo su Facebook e poi di una vera community, che vanta quasi 1.400 membri.

kids

Raccolgono donazioni per i rifugiati e distribuiscono aiuti dove c’è più bisogno.  Continua a leggere



Austria, i rifugiati in primo piano alle elezioni viennesi

Nelle elezioni amministrative dell’11 ottobre 2015 a Vienna ha giocato un ruolo determinante l’emergenza rifugiati, che avrebbe potuto consegnare la capitale austriaca all’estrema destra di deriva xenofoba di Heinz-Christian Strache, erede di Haider.

Strache FPO

L’FPÖ, il Partito della Libertà, infatti, dato in forte crescita dai sondaggi pre-elezioni, ha cercato di sfruttare il tema rifugiati a proprio vantaggio, facendo leva sulla paura del diverso, sul timore di un’invasione di Vienna e dell’intera Austria da parte di masse di islamici.  Continua a leggere