A Parigi il giorno degli attacchi, il racconto di una scolaresca viennese

Un gruppo di studenti della Vienna International School era a Parigi il 13 novembre 2015, giorno degli attacchi sferrati dai terroristi dell’ISIS al cuore della capitale francese. Adolescenti, tra i 15 e i 16 anni, arrivati a Parigi da tutta Europa per giocare un torneo di calcio. Quel venerdì sera erano in giro per la città, in libera uscita. Alcuni dei ragazzi invitati a disputare il torneo si trovavano proprio allo Stade de France, per vedere la partita Francia-Germania.

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Per i ragazzini, per gli allenatori, per gli accompagnatori e soprattutto per i genitori, rimasti a casa, sono stati momenti di puro terrore. Per fortuna sono rimasti tutti illesi. Nessuno di loro è stato in alcun modo coinvolto nei sanguinosi attentati.  Continua a leggere



Ho visto la morte in faccia al largo della Grecia

Ahmad è un giovane siriano che, a meno di trent’anni, ha visto la morte in faccia nel tratto di mare che separa la Turchia e la Grecia. Non sa nuotare e nello specchio d’acqua dell’Egeo orientale, davanti all’isola di Chios, ha rischiato di morire.

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L’imbarcazione di fortuna sulla quale cercava di raggiungere la costa greca assieme ad altri rifugiati siriani è andata all’improvviso in avaria, dopo un lungo inseguimento ad alta velocità da parte delle autorità  greche. Pian piano il barcone sul quale viaggiavano stipati una cinquantina tra uomini, donne, bambini e anziani, ha iniziato a imbarcare acqua e ad affondare.  Continua a leggere



Conchita, la Drag Queen simbolo dell’Austria

Amina Dagi, l’attuale Miss che rappresenta l’Austria al concorso di Miss Universe, ha scelto di vestirsi come Conchita Wurst nella prova in cui le concorrenti devono indossare i costumi nazionali.

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Conchita batte quindi il tipico Dirndl, e Amina si presenta in abito da sera scintillante e con la barba. Tutta la stampa ne parla e Conchita Wurst fa notizia anche quando non è protagonista in prima persona.  Continua a leggere



Non sono francesi i due sospetti terroristi arrestati in Austria

I due uomini arrestati la fine della scorsa settimana a Salisburgo perché sospettati di legami con organizzazioni terroristiche non sono di nazionalità francese. Secondo una fonte che vuole restare anonima, diffusa dai media austriaci, uno dei due arrestati sarebbe un ventottenne di nazionalità algerina, l’altro invece sarebbe un trentaquattrenne di origine pakistana.

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Gli arresti effettuati dalla polizia austriaca in un centro di accoglienza per rifugiati a Salisburgo sono stati portati a segno grazie a una soffiata dei servizi segreti francesi.  Continua a leggere



I viticoltori della Stiria dicono no al muro anti-rifugiati

L’Austria è l’unico paese dell’area Schengen che ha iniziato a costruire una barriera al confine con la Slovenia, per arginare l’ondata di rifugiati provenienti dai Balcani.

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Questa recinzione, realizzata con una rete metallica alta 2 metri e mezzo, si snoda per circa 3,7 chilometri, dei ben 330 chilometri di confine che l’Austria condivide con la Slovenia. La costruzione di questo muro è iniziata il 7 dicembre e dovrebbe essere terminata entro la fine dell’anno.  Continua a leggere



Un’onda jazz travolge l’austera Vienna

La musica jazz ce l’ha nel sangue Francesco Cafiso, si capisce subito non appena inizia a suonare il suo sax contralto. Il sassofono non è per Francesco un semplice strumento, ma una parte del suo corpo, una porzione della sua anima.

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Mentre suona a Palazzo Metternich, nel salone dell’Ambasciata d’Italia a Vienna, sembra dialogare con il pubblico attraverso la sua musica. Sì, con il sax Francesco riesce a parlare, e le sue note toccano il cuore, emozionano e coinvolgono, con ritmo incalzante, con la stessa energia che caratterizza la sua terra, la Sicilia. C’è il calore del sole, il rumore del mare, il profumo del degli agrumi, l’intensità delle erbe aromatiche mediterranee, la forza potente e terribile dell’Etna, nella musica di Francesco Cafiso.  Continua a leggere



Rifugiati e volontari, tutti pazzi per i selfie con le Miss

Cosa c’entrano le Miss, le reginette di bellezza, con i rifugiati? E soprattutto come possono le bellissime del concorso Miss Earth 2015 impazzare tra i rifugiati, che fanno a gara per scattarsi selfie accanto alle splendide fanciulle provenienti un po’ da tutto il mondo?

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L’accostamento sembra stridere, ma a Vienna quello delle Miss e dei rifugiati è stato un binomio non solo possibile, ma anche pienamente realizzato.  Continua a leggere



Vienna: una bella Miss scatena un quasi incidente diplomatico

Il caso della reginetta di bellezza cacciata dal concorso Miss Earth 2015, si sta diffondendo sempre più sulla stampa e sui socia media, non solo asiatici.

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Pietra dello scandalo l’affascinante Miss Taiwan, Ting Wen-yin, colpevole di non aver voluto indossare una fascia con una dicitura diversa da quella che le era stata inizialmente assegnata. Come può una semplice fascia trasformarsi in un quasi incidente diplomatico tra Cina e Taiwan? Proprio a pochi giorni dallo storico incontro tra i due rispettivi leader, il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente di Taiwan Ma Ying-jeou, svoltosi a Singapore, il primo colloquio in più di 60 anni?  Continua a leggere



Uccise Samra e Sabina, le “ragazze immagine” dell’ISIS

Samra e Sabina, le due adolescenti austriache di origine bosniaca, andate in Siria per unirsi ai miliziani dell’ISIS, sarebbero state uccise entrambe. A riportare la notizia è stata prima la stampa austriaca, poi quella internazionale. Ufficialmente, però, né il Ministero Federale dell’Interno austriaco, né il Ministero Federale degli Esteri confermano la morte delle due ragazzine.

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Contattato da me Karl-Heinz Grundböck, portavoce del Ministero dell’Interno, ha dichiarato “di non poter né confermare questa notizia, né di poter rilasciare in merito alcun commento”. Analoga risposta ha fornito Thomas Schnöll, portavoce del Ministero degli Esteri, impossibilitato a commentare singoli casi.  Continua a leggere



Vienna: il ballo della Croce Rossa tra rifugiati e le bellissime di Miss Earth

La stagione dei balli a Vienna è iniziata venerdì con il gran ballo della Croce Rossa, al Rathaus, il municipio viennese. Una lunga stagione che si apre a novembre e termina a giugno, con un susseguirsi di sfarzosi balli immersi in un’atmosfera d’altri tempi, che riempiono di fasto, musica, eleganza, mondanità i mesi più freddi della capitale austriaca.

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Quest’anno, visto il ruolo essenziale giocato dalla Croce Rossa a sostegno dei rifugiati, provenienti soprattutto dalla Siria, al ballo è stato associato il motto: “For the benefit of refugees” (“A favore dei rifugiati”), con l’obiettivo di raccogliere fondi per i migranti. Continua a leggere