AI per non sprecare cibo

Etihad, la compagnia aerea di Abu Dhabi, utilizzerà l’Intelligenza Artificiale per evitare sprechi alimentari a bordo dei propri aerei. I pasti non consumati alla fine dei voli non saranno più gettati via, come avviene attualmente, ma verranno individuati e tracciati da sistemi di visione artificiale e machine learning che ne consentiranno il riutilizzo, riducendo il quantitativo di ciò che viene scartato ed eliminato.

Il progetto è stato ideato in partnership con la Lumitics, una start-up di Singapore specializzata in tecnologia applicata al settore alimentare. I pasti serviti sui voli della classe economica di Etihad saranno monitorati per delineare schemi di consumo che aiutino a contenere il cibo buttato volo dopo volo. Per far questo il sistema si serve di Insight Lite un sistema che attraverso le coperture di stagnola o plastica che sigillano gli alimenti all’interno dei vassoi sa determinare il numero di pasti non consumati e di vaschette rimaste intatte, non appena il velivolo atterra.

Etihad Airways

Un dispositivo che si serve di Intelligenza Artificiale e image recognition, con un funzionamento rapido che agisce appena raggiunto l’aeroporto. Non solo è possibile identificare con esattezza la quantità ma anche il tipo di cibo inutilizzato, senza la necessità di alcuna interazione umana. Vediamo in modo più approfondito i vantaggi che questo innovativo sistema anti-spreco porterà a tutto il settore della ristorazione a bordo e all’aviazione.  Continua a leggere



COVID19, Emirates a terra fino a luglio

La compagnia aerea di Dubai Emirates Airlines sospende i voli turistici fino al 1 luglio, causa COVID-19. Il blocco dei voli commerciali, già in atto da metà marzo, era inizialmente previsto fino al 15 maggio. La situazione, però, è molto fluida. Così la Emirates ha deciso di tenere a terra i propri aerei ancora per un mese abbondante, considerando l’evolversi della pandemia di coronavirus.

Le decisioni sulla ripresa dei voli commerciali saranno rimodulate sulla base del diffondersi del virus, dell’uscita dal lockdown attuata dai singoli Paesi e di una graduale ripresa del ciclo economico e produttivo su scala mondiale. Attualmente rimangono attive solo alcune rotte, ad uso esclusivo dei cittadini emiratini.

Quattro i voli a settimana da Dubai verso Londra (Aeroporto di Heathrow), Parigi, Francoforte, Bruxelles e Zurigo. In funzione fino a fine aprile la tratta Dubai-Manila, con soli quattro viaggi ancora previsti. La Emirates non ha mai smesso di garantire voli per rimpatriare residenti che vogliano fare ritorno nei propri Paesi d’origine. Oltre a quelli verso l’Europa sono state attivate anche nuove destinazioni verso Giacarta, Taipei, Chicago, Kabul, Tunisi e Algeri. Vediamo quali misure di sicurezza anti COVID-19 abbia adottato la EmiratesContinua a leggere



Emirati e COVID19

La compagnia aerea Emirates ha deciso di sospendere tutti i voli di linea dal 25 marzo, per contrastare il diffondersi del COVID-19. Un blocco di due settimane, suscettibile di ulteriori proroghe. Infatti, l’Autorità generale per l’Aviazione Civile degli Emirati Arabi Uniti ha per il momento bloccato partenze e arrivi di passeggeri in transito negli aeroporti emiratini a causa della pandemia.

I voli di linea per passeggeri sono temporaneamente sospesi, per sostenere le misure restrittive decise dal Ministero della Salute federale per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il traffico aereo riprenderà negli Emirati appena la situazione globale lo consentirà.

Proseguiranno, invece, tutti i voli merci. Altrettanto operativi i voli di evacuazione d’emergenza. Una decisione non facile per il più grande operatore con velivoli A380 del mondo e quarta compagnia aerea del mondo in termini di passeggeri e tonnellate trasportate. Vediamo quale sia la situazione e quali le ulteriori misure restrittive adottate negli UAEContinua a leggere



Droni, Dubai aiuta Londra

SOS sicurezza in volo. Londra chiede aiuto a Dubai per risolvere il problema del controllo dei droni nei propri spazi aerei. Dopo il caos nei cieli londinesi, con gli aeroporti di Gatwick e Heathrow tenuti sotto scacco nel periodo natalizio dalla minaccia dei droni, la capitale inglese si rivolge all’emirato in cerca di soluzioni efficaci.

Ad oggi Dubai è la città con il know how più avanzato nella gestione e regolamentazione dei droni. Una capacità conquistata a caro prezzo, dopo aver sperimentato nel 2015 la chiusura del proprio aeroporto, il terzo al mondo per numero di passeggeri, per un allarme causato da un drone. Quella dell’emirato fu tra le più lunghe e devastanti paralisi del traffico aereo verificatesi su scala planetaria, costata attorno al milione di dollari al minuto (3,6 milioni di AED).

Una dura lezione che è servita a sviluppare un’expertise e a formulare una strategia vincente, ponendo argini all’uso indiscriminato dei velivoli radiocomandati attraverso regole severe e l’applicazione di pene detentive e multe salatissime ai trasgressori. Scopriamo cosa preveda la legislazione emiratina, quale scambio sia finora avvenuto tra Londra e Dubai e quanto pericolosi possano essere i droniContinua a leggere