COVID19, vacanze in Italia?

Riuscirà l’Italia a salvare la stagione turistica estiva 2020 assicurandosi presenze straniere, soprattutto da Germania e Austria? Il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola ha avuto fitti colloqui telefonici con il suo omologo austriaco, Karoline Edtstadler. L’obiettivo è scongiurare la chiusura delle frontiere con il nostro Paese per timori sanitari ingiustificati. L’Italia ha tutti i requisiti per ricevere in sicurezza turisti da tutta Europa, ha fatto sapere il Ministro Amendola, rifiutando la politica dei “corridoi bilaterali” turistici e chiedendo invece misure coordinate tra tutti i Paesi membri dell’Unione.

Altrettanto impegnato nel contrastare i corridoi bilaterali e per far sì che non persistano divieti di spostamento in Italia anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, atteso a Vienna dopo il 3 giugno, per un incontro con il collega austriaco Alexander Schallenberg. Un’attività intensa, per il Ministro Di Maio, che prevede analoghe visite in Germania e Slovenia, e un appuntamento già fissato con il Ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian il 4 giugno a Roma. Solo qualche giorno fa l’appello del Governatore del Veneto Luca Zaia in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa austriaca APA. “Nelle spiagge venete di Caorle, Bibione, Jesolo e Sottomarina gli austriaci sono di casa” ha dichiarato Zaia, e quelle località di mare sono pronte ad accogliere i turisti austriaci in piena sicurezza. “Se il settore turistico del Veneto è cresciuto molto lo dobbiamo soprattutto ai turisti austriaci e tedeschi che nella nostra regione si sentono a casa” ha affermato il Governatore Zaia. La crisi economica innescata dalla pandemia di COVID-19 potrebbe costare al Veneto 50.000 posti di lavoro, di cui 35.000 proprio nel settore dell’ospitalità. L’intervento di Zaia punta a scardinare ogni divieto e forma di chiusura nei confronti dell’Italia. Vediamo insieme la situazione in Veneto e come si stiano organizzando gli altri Paesi dell’Unione europea per quest’estate 2020. 

Veneto e vacanze COVID-free

“Sotto il profilo epidemiologico la curva registrata nella nostra regione è molto soddisfacente -ha affermato il Governatore del Veneto Luca Zaia– e garantisce una vacanza a prova di COVID-19, con tutte le necessarie misure di prevenzione. E poi il nostro sistema sanitario pubblico è eccellente e offre trattamenti gratuiti”. Il Governatore Zaia parla di vacanze COVID-free in Veneto. Dalla sua ha dati molto confortanti sull’andamento dei contagi. L’indice R0 è sceso allo 0,4 e attualmente vi sono solo 44 pazienti COVID-19 ricoverati nei reparti di terapia intensiva. In Veneto si effettuano 11.000 tamponi al giorno di cui solo il 2% risulta positivo al coronavirus. 1.820 i decessi registrati, di cui 600 avvenuti nelle case di riposo.

Turismo, la benzina della nostra economia

La politica dei “corridoi bilaterali” penalizza l’Italia che vede nel turismo e nelle presenze straniere un modo per far ripartire l’economia, fortemente fiaccata dalla pandemia e dal lungo periodo di lockdown. Il settore turistico è una voce importante del PIL italiano, generando direttamente più del 5%, che arriva al 13% considerando anche l’indotto. Merito delle nostre città d’arte e delle suggestive località balneari. Inoltre, il turismo rappresenta il 6% degli occupati, pari a 4,2 milioni, rendendo il nostro Paese leader in Europa. Ecco perché per l’Italia riaprire le frontiere, senza obbligo di due settimane di quarantena, diventa di vitale importanza in una stagione che rischia di essere già drammaticamente compromessa. Nel 2018 i tedeschi hanno fatto registrare 59 milioni di notti trascorse nel complesso degli esercizi ricettivi italiani, con una quota sul totale delle presenze di turisti non residenti pari al 27,1%. Con percentuali inferiori seguono i flussi turistici provenienti da Stati Uniti, Francia, Regno Unito (tutti attorno al 6,5%) e poi quelli provenienti da Olanda, Svizzera, Liechtenstein e Austria (al 5%). I turisti austriaci hanno fatto registrare oltre 2 milioni di notti trascorse in località italiane. Nel 2019 le notti trascorse in Italia dai turisti stranieri hanno raggiunto quota 360 milioni, con una crescita del 4,4%, che ha fatto crescere la spesa dei viaggiatori internazionali del 6%, facendola attestare sui 40 miliardi di euro. Vi saranno il tempo necessario e gli argomenti per convincere i governi tedesco e austriaco, ma anche francese che l’Italia è pronta a ricevere turisti internazionali in sicurezza, senza che gli spostamenti nel nostro Paese provochino l’insorgere di nuovi pericolosi focolai di contagio?

I corridoi e i loro meccanismi

Dal 3 giugno i turisti tedeschi avranno un “corridoio” garantito che consentirà loro di spostarsi in Austria. Sembra che il Tirolo renda possibile il transito a chi voglia recarsi in Italia, ma senza pernottamenti e senza alcun tipo di sosta lungo l’attraversamento del proprio territorio. Quindi non saranno consentite né fermate per rifocillarsi, né per rifornirsi di carburante. I turisti dovranno dimostrare che stanno attraversando l’Austria solo di passaggio. Per far ciò vi saranno controlli e potrebbe essere necessario fare delle prenotazioni se si vuole usufruire di questi “corridoi”. Altrettanto importante è avere la certezza che chi decida di andare in vacanza in Italia non si veda imporre al proprio ritorno periodi di quarantena. In Germania, però, non tutti gli stati sono concordi. La Baviera, ad esempio, sta esercitando forti pressioni perché i confini tedeschi vengano mantenuti chiusi il più a lungo possibile. L’Austria a partire dalla metà di giugno vorrebbe riaprire le frontiere, restituendo libertà di movimento con Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. Al tempo stesso il governo austriaco sta lavorando per la realizzazione di “corridoi” anche con la Croazia, che potrebbe intercettare molti turisti austriaci desiderosi di mare e sole, rappresentando un’alternativa alle irraggiungibili spiagge italiane. L’Austria, però, spera soprattutto di alimentare il proprio settore turistico con un’accresciuta domanda interna e soprattutto grazie all’afflusso di turisti dalla Germania.