Amina Dagi, l’attuale Miss che rappresenta l’Austria al concorso di Miss Universe, ha scelto di vestirsi come Conchita Wurst nella prova in cui le concorrenti devono indossare i costumi nazionali.
Conchita batte quindi il tipico Dirndl, e Amina si presenta in abito da sera scintillante e con la barba. Tutta la stampa ne parla e Conchita Wurst fa notizia anche quando non è protagonista in prima persona.
Nella top ten delle parole più cercate e cliccate in Austria su Google, “Song Contest”, si piazza al settimo posto. Simbolo indiscusso del Song Contest 2015, svoltosi a Vienna lo scorso maggio, era sempre lei, la barbuta Drag Queen austriaca.
Sempre Conchita ha scelto di schierarsi a favore dei rifugiati e delle organizzazioni umanitarie che hanno aiutato l’ondata di migranti che si è riversata a Vienna e in Austria negli ultimi mesi.
Si è fatta fotografare il 9 ottobre scorso, mostrando il logo di Train of Hope, l’associazione di volontari che tanto ha fatto per dare un sostegno ai rifugiati arrivati in Austria in condizioni disperate, bisognosi di tutto.
Durante il Song Contest, Conchita Wurst era tornata a imperversare come testimonial in tutte le filiali di uno dei più tradizionali istituti di credito austriaci, Bank Austria, parte del gruppo Unicredit.
Una campagna pubblicitaria, a livello nazionale, per il lancio di un prodotto bancario fortemente innovativo, il CashBack, che sta suscitando l’interesse di molte banche europee. Un programma che prevede la convinta promozione dell’utilizzo delle carte di pagamento, ai danni del contante, tradizionalmente preferito dal consumatore austriaco.
Una vera rivoluzione nel mondo dei programmi di fidelizzazione, per la quale serviva un testimonial di grande impatto, trasgressivo e irriverente come Conchita Wurst, la ventiseienne Drag Queen austriaca -al secolo Tom Neuwirth- che per merito della sua splendida voce e del suo look originale ha vinto l’Eurovision Song Contest 2014, sbaragliando tutti gli altri cantanti e diventando così il simbolo di una nazione.
La barbuta Conchita, più delle Mozart Kugeln, più del costume nazionale, il caratteristico Dirndl, più di Klimt o della principessa Sissi, rappresenta in qualche modo il simbolo dell’Austria, come paese dal quale è possibile aspettarsi nuove tendenze e anche un pizzico di trasgressione.