Vienna: colloqui positivi sulla Siria, non c’è accordo sul dopo Assad

“Molto positivi”, sono stati definiti da tutti così i colloqui multilaterali per il raggiungimento di un processo di pace in Siria, che hanno avuto luogo ieri a Vienna. Se non c’è accordo sul futuro del presidente Bashar al-Assad, su un fronte sono tutti d’accordo: combattere il terrorismo dell’ISIS con un’azione corale.

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Un punto fermo la lotta allo Stato Islamico, che ha sancito un’unanime approvazione, da parte delle 19 nazioni rappresentate al vertice, mettendo d’accordo persino acerrimi e fieri rivali come Arabia Saudita e Iran, la cui presenza al tavolo ha rappresentato un evento di portata storica.  Continua a leggere



Il dramma dei rifugiati e la guerra dell’ISIS

La situazione dei rifugiati che arrivano in Austria attraverso la rotta balcanica diventa sempre più critica. Se nelle scorse settimane nella cittadina di Nickelsdorf, arrivavano 6.000 migranti ogni giorno dall’Ungheria; in queste ore sotto pressione è il confine con la Slovenia.

Nickelsdorf

Nella cittadina di Spielfeld, in Styria, solo ieri sono entrati 3.700 rifugiati. Lungo il confine però stazionano tra i 10.000 e i 20.000 migranti.  Continua a leggere



Polonia: alle elezioni vince la paura dei rifugiati

Anche in Polonia come pochi giorni fa in Austria, la crisi dei rifugiati ha giocato un ruolo determinante nel risultato elettorale. Come in Austria l’estrema destra, in Polonia i Nazional-conservatori di PiS (Prawo i Sprawiedliwosc), Diritto e Giustizia, hanno sfruttato il sentimento di paura nei confronti del diverso e di una possibile invasione d’immigrati, ottenendo dalle prime proiezioni il 39,1% dei consensi.

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Lo stesso meccanismo che ha portato l’FPÖ, il Partito della Libertà di Strache, alle amministrative di Vienna, a fare leva sull’anti-europeismo e sul nazionalismo, per attestarsi stabilmente come seconda forza politica.  Continua a leggere



Vienna: un centro per rifugiati all’aeroporto

La Croce Rossa austriaca gestisce il centro per rifugiati all’aeroporto Schwechat di Vienna. È una struttura che può ospitare fino a 230 migranti. Ora ve ne sono 223, provenienti da Siria e Afghanistan. Sono tutti nuclei familiari che hanno fatto richiesta di asilo in Austria. La vita di questa struttura di accoglienza, però, ha i giorni contati. Sarà chiusa alla fine di ottobre.

Schwechat apertura

Nel frattempo si sta provvedendo alla creazione di un centro che possa accogliere fino a 400 rifugiati, in un’altra area dell’aeroporto.  Continua a leggere



Vienna: un collettivo di volontari molto social

Expat and Austrian Aid for Refugees (EAAR) è un gruppo di amici e famiglie, della comunità degli expat (espatriati) di Vienna. Un collettivo di volontari, come ama definirlo Alex Hesling, fondatrice con il suo compagno David O’Connor prima di un gruppo su Facebook e poi di una vera community, che vanta quasi 1.400 membri.

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Raccolgono donazioni per i rifugiati e distribuiscono aiuti dove c’è più bisogno.  Continua a leggere



Austria, i rifugiati in primo piano alle elezioni viennesi

Nelle elezioni amministrative dell’11 ottobre 2015 a Vienna ha giocato un ruolo determinante l’emergenza rifugiati, che avrebbe potuto consegnare la capitale austriaca all’estrema destra di deriva xenofoba di Heinz-Christian Strache, erede di Haider.

Strache FPO

L’FPÖ, il Partito della Libertà, infatti, dato in forte crescita dai sondaggi pre-elezioni, ha cercato di sfruttare il tema rifugiati a proprio vantaggio, facendo leva sulla paura del diverso, sul timore di un’invasione di Vienna e dell’intera Austria da parte di masse di islamici.  Continua a leggere



I volontari 2.0 di Train of Hope Austria

Sono volontari 2.0, i ragazzi di TrainofHope Austria. Sono tanti, molti di loro giovanissimi, e garantiscono l’assistenza ai rifugiati nell’intero arco delle 24 ore.

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La loro base è all’Hauptbahnhof, la stazione centrale di Vienna, da dove grazie ai social media, soprattutto Twitter e Facebook, si coordinano, organizzano gli approvvigionamenti, aiutano in modo efficace i migranti.  Continua a leggere



Vienna scende in piazza a favore dei rifugiati

Tutto è cominciato con una marcia di ringraziamento organizzata lunedì scorso a Vienna, alla quale hanno partecipato oltre 600 persone, soprattutto rifugiati. Hanno sfilato per dimostrare la loro gratitudine a tutti quegli austriaci che li hanno accolti con così tanto calore negli ultimi mesi.

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Oggi, a soli quattro giorni di distanza, è arrivata la risposta dell’AustriaContinua a leggere