Vienna, lockdown per i no vax

In Austria sono in vigore da oggi misure restrittive per i non vaccinati che dureranno fino a Natale e Capodanno. 800 poliziotti in più oltre ai 4.000 uomini delle unità di pattuglia sul territorio sono entrati in azione per effettuare controlli capillari. Azioni di controllo rese necessarie dai troppi certificati contraffatti, oltre 500 ne sono stati intercettati dalle forze dell’ordine nelle ultime ore. L’aumento vertiginoso dei contagi, con quasi 10.000 nuovi casi sabato scorso e 8.554 nelle ultime 24 ore su una popolazione di circa 9 milioni, e 365 ricoveri in terapia intensiva (su 659 posti letto disponibili), hanno spinto il governo austriaco ad imporre regole severe per coloro che rifiutino di vaccinarsi. Il Ministro dell’Interno Karl Nehammer ha detto che varrà la cosiddetta regola delle 2G, ossia essere o immunizzati o guariti, fornendone prova con apposite certificazioni.

Da oggi l’accesso a ristoranti, bar, locali, palestre, parrucchieri, hotel, cinema, teatri, concertieventi culturali e persino impianti sciistici di risalita saranno interdetti ai no vax. Le mascherine FFP2 dovranno essere indossate negli esercizi commerciali, biblioteche, musei, luoghi pubblici. I trasgressori rischiano di vedersi comminata una multa di 500 euro. Per i gestori le contravvenzioni sono ancor più salate e possono arrivare fino a 3.600 euro. E proprio in concomitanza con l’entrata in vigore delle nuove misure restrittive che di fatto escludono dalla vita sociale i non vaccinati si è registrata un’impennata di nuove vaccinazioni. In Tirolo, ad esempio, sono state inoculate 3.200 nuove prime dosi lo scorso weekend, facendo registrare un numero tre volte superiore a quello delle settimane precedenti. Vediamo insieme in quali casi si applichino le eccezioni alle nuove norme restrittive. Continua a leggere

Libano, l’albero della protesta

Il Natale in Libano si tinge dei colori accesi della protesta. Nel centro di Beirut un albero con l’iconografia, gli slogan e i messaggi dei dimostranti, diventa il simbolo delle feste ma anche di un movimento che non intende fermarsi, di una rivolta pacifica che non vuole arretrare. È diventato l’albero di Natale anti-governativo. Si erge spavaldo, con aria di sfida, tra la Moschea Al Amin e la Piazza dei Martiri. In quei cento metri che separano la moschea dalla piazza, nel luogo in cui i dimostranti si sono riuniti per settimane, animati da un unico proposito: spazzare via corruzione, nepotismo, disuguaglianza, povertà.

screen shot

Quest’anno nessun simbolo delle feste natalizie è stato eretto dalle autorità libanesi. Così, al posto di un albero di Natale pieno di luci sfavillanti, i dimostranti hanno innalzato un totem alla rivolta, con una scritta dal contorno viola posta al centro. Vi si legge una sola parola: “Thawra”, che in arabo vuol dire rivoluzione.

screen shot

Tanti i dimostranti che si sono assiepati a difesa dell’albero, di quel simbolo di lotta, di tenace resistenza, di una protesta che non accenna ad indietreggiare e che sempre più sostegno riceve da ogni parte del Paese. Tra i cori intonati da chi vigila su quell’albero del movimento di rivolta, riecheggiano queste parole: “Feirouz’s Bhebbak Ya Lebnan” (Ti amo, Libano). Scopriamo di più su un altro albero natalizio da guinness nella città costiera di Chekka e sulla situazione economica del Libano. Continua a leggere

Un governo sotto l’albero?

Nel giorno della festa nazionale il Presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen fa un augurio all’Austria. Che il nuovo governo, espressione del Parlamento appena eletto, possa formarsi per Natale. Un po’ come un bel dono, come una sorpresa sotto l’albero. Nel celebrare la “bellezza della democrazia austriaca” e la sua neutralità, Van der Bellen enfatizza anche la “volontà di cambiamento” che gli austriaci hanno chiaramente espresso con il risultato delle elezioni del 15 ottobre scorso. Un desiderio di cambiare che vede la sua realizzazione proprio nei colloqui attualmente in corso e iniziati a partire dal 25 ottobre, volti a dare vita alla nuova coalizione. Il fatto che “qualcosa stia già cambiando è anche perché voi, cari austriaci, avete preso una simile decisione, che è ciò che dà significato e bellezza alla nostra democrazia” ha sottolineato il Presidente della Repubblica al suo debutto nelle celebrazioni per la festa della nazione.

Peter Lechner/HBF

A un debutto corrisponde un addio per il Cancelliere Christian Kern, che si avvia ad essere il leader dell’opposizione, e per Hans Peter Doskozil, anch’egli socialdemocratico e in carica come Ministro della Difesa nell’esecutivo dimissionario. Un governo, quello auspicato da Van der Bellen, che abbia come requisito fondamentale, un’incondizionata adesione all’Unione europea. Su questo punto egli sembra irremovibile: dovrà essere un governo pro Ue, a favore di un impegno serio in Europa. Questa è la principale condizione della Presidenza della Repubblica.

Peter Lechner/HBF

Gli fa eco il Cancelliere Kern che, nel sottolineare il senso profondo di comunità, che contraddistingue l’Austria rendendola forte, dichiara: “l’Europa è il nostro futuro”. Solo stando insieme agli altri Paesi membri dell’Ue è possibile assicurare all’Austria sicurezza, salvaguardia dell’ambiente e del clima e far fronte ai problemi conseguenti alla globalizzazione, ha detto Kern. Se è importante che la volontà di cambiamento debba essere assecondata, con l’entrata nell’esecutivo di quei partiti che hanno riportato un successo elettorale, ovvero con l’ingresso nella coalizione oltre all’ÖVP di Kurz, anche dell’FPÖ di Strache, è altrettanto vitale sancire ciò che, al contrario, non debba essere minimamente modificato. Anche su questo Van der Bellen è perentorio: “la costituzione austriaca, il rispetto fondamentale dei diritti umani e i diritti delle minoranze”, come anche la solidarietà e l’empatia, che fanno il paio con un sì deciso e netto alla “cooperazione in Europa”, non sono suscettibili di alcun tipo di modifica. Sapranno fare tesoro di queste raccomandazioni presidenziali Sebastian Kurz e Heinz-Christian StracheContinua a leggere

Le mille luci di Vienna

Durante le feste Vienna si veste di luce. Le vie del centro e le strade dello shopping sono illuminate da decorazioni scintillanti, cascate di luci che creano un’atmosfera unica. Passeggiando è un tripudio di decorazioni luminose, di mille fogge diverse, classiche, o modernissime, che trasformano completamente anche gli angoli più noti e caratteristici del centro storico.

img_4246

Questo è il mio breve percorso alla scoperta di alcuni degli addobbi più suggestivi dell’Innere Stadt, quel primo distretto dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Lungo il mio girovagare l’impressione è quella di una città che decide di sfoggiare il suo abito migliore, per dimostrare, anche con questi particolari, sfarzo e grandezza.  Continua a leggere

Vienna, mercatini che passione

I mercatini dell’Avvento sono una caratteristica di Vienna e di tutta l’Austria. Iniziano già a metà novembre e chiudono improrogabilmente il 23 dicembre. Sono una magnifica occasione per visitare la città, immersa in una piacevole atmosfera natalizia. Gli stand sono un trionfo di decorazioni, festoni, addobbi di Natale, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Moltissimi gli oggetti di artigianato, talvolta di un certo pregio, spesso esposti accanto a un ammasso di paccottiglia che sembra, però, attirare ugualmente frotte di turisti a caccia di regali da mettere sotto l’albero.

img_4079

Fare shopping è divertente, ma concedersi una pausa mangiando è anche meglio. Così non può mancare l’opportunità di assaggiare specialità della gastronomia austriaca. Un’infinità di prodotti alimentari tipici si alterna ad oggetti, in ordine sparso, tra una bancarella e l’altra. Si spazia dal dolce al salato, per soddisfare anche il palato dei più golosi. Si diffonde ovunque la fragranza del pan di zenzero, il profumo di miele, noci, vaniglia, mandorle tostate e cannella, caratteristici della tradizione delle feste natalizie. Alcolici e birra scorrono a fiumi, mentre si spande nell’aria l’aroma del Glühwein e del Punsch, rigorosamente serviti caldi, anche perché il clima rigido non permetterebbe altrimenti. Ecco, per gli appassionati, un elenco dei principali mercatini viennesiContinua a leggere