Nei dintorni di Vienna, a Seibersdorf, c’è l’avanzatissimo laboratorio dell’AIEA (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). Al suo interno studiosi e scienziati lavorano per mettere a punto un metodo denominato SIT, la tecnica di sterilizzazione degli insetti. Un modo biologico, amico dell’ambiente, che si serve dell’energia atomica per combattere gradualmente Zika, agendo sul vettore responsabile della diffusione del pericoloso virus: la zanzara Aedes Aegypti. Sono riuscita a visitare questo centro di ricerca, dove non è così facile entrare.
Protetto, controllato, nel laboratorio vigono elevate misure di sicurezza anche per i visitatori. Molti gli ambienti che filtrano ogni passaggio, fino a raggiungere il cuore pulsante del centro. Un settore che riproduce il microclima più adatto al prosperare delle zanzare. Un caldo umido ai limiti del sopportabile. Entrando vengo subito investita da un’aria irrespirabile. Il tasso di umidità è altissimo, l’odore sgradevole. Mi chiedo come facciano tecnici e scienziati a prendersi cura di larve e insetti in un contesto tutt’altro che ospitale, trascorrendo qui molte ore della loro giornata. Continua a leggere