Emirati, avanti col nucleare

Gli Emirati, primo Paese arabo a produrre energia nucleare, hanno iniziato a far funzionare al 50% della capacità l’impianto di Barakah, ad Abu Dhabi. La centrale, la cui accensione è avvenuta lo scorso agosto, è costata 19 miliardi di euro (22,4 miliardi di dollari). Realizzata con tecnologia sudcoreana, fornita dalla KEPCO, dispone di quattro reattori di nuova generazione a fissione, con reazione a catena nucleare controllata. L’annuncio dell’aumento di potenza dell’operatività dell’unità 1, è arrivata in concomitanza con la riconferma dell’assegnazione agli Emirati Arabi Uniti di un seggio all’interno del consiglio direttivo dell’AIEA. Il consiglio è una delle massime autorità a livello mondiale sull’uso dell’energia atomica a scopi pacifici.

ENEC (Emirates Nuclear Energy Corporation)

Una rielezione che rappresenta il segno tangibile della fiducia nell’operato delle autorità emiratine e che conferisce al Paese un ruolo sempre più importante nel processo di elaborazione delle politiche nucleari internazionali. Il programma nucleare degli Emirati e l’impianto di Barakah, infatti, sono stati realizzati con il supporto dell’AIEA.

Sempre nel mese di agosto sono avvenuti collegamento, integrazione e sincronizzazione del reattore 1 alla rete elettrica nazionale, dopo una lunga serie di test di sicurezza. Operazione che ha fornito i primi megawatt di energia pulita al Paese. Vediamo insieme quanto manca alla fine della costruzione dell’impianto di Barakah e quali rischi può rappresentare la presenza di una centrale nucleare nell’area del Golfo.  Continua a leggere

La ricetta AIEA contro il virus degli animali

A Seibersdorf, nei modernissimi laboratori del centro dell’AIEA, alle porte di Vienna, si lavora per preparare test sierologici applicabili su larga scala per sconfiggere, in tempi relativamente brevi, la Dermatite nodulare infettiva (Lumpy Skin Desease – LSD), una malattia che colpisce il mondo animale. Da vari mesi l’Europa sud-orientale ha registrato la comparsa di questo virus, che non esisteva sul nostro continente. La sua presenza in Africa è testimoniata da oltre 90 anni. La Grecia, è stato il primo Paese europeo dove la LSD ha fatto la sua comparsa, nell’agosto-settembre 2015. Sulle prime la diffusione della LSD sembrava essere sotto controllo. Nell’aprile 2016, però, questo pericoloso virus è ricomparso, non solo sul territorio greco, ma anche in Bulgaria e in Macedonia. Gradualmente il contagio si è esteso anche ad altri Paesi limitrofi come Serbia, Montenegro e Albania, rischiando così di raggiungere il cuore dell’Europa.

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La LSD non viene trasmessa all’uomo, colpisce esclusivamente il mondo animale e specificamente solo i bovini. Questa malattia danneggia pesantemente l’economia, perché compromette non solo la produzione di carne e latte, ma anche quella del pellame. Ecco perché è importante frenarne la diffusione e preparare personale specializzato, capace di diagnosticare, curare ed eradicare questo morbo.  Continua a leggere

Da Vienna una ricetta contro Zika

Nei dintorni di Vienna, a Seibersdorf, c’è l’avanzatissimo laboratorio dell’AIEA (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). Al suo interno studiosi e scienziati lavorano per mettere a punto un metodo denominato SIT, la tecnica di sterilizzazione degli insetti. Un modo biologico, amico dell’ambiente, che si serve dell’energia atomica per combattere gradualmente Zika, agendo sul vettore responsabile della diffusione del pericoloso virus: la zanzara Aedes Aegypti. Sono riuscita a visitare questo centro di ricerca, dove non è così facile entrare.

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Protetto, controllato, nel laboratorio vigono elevate misure di sicurezza anche per i visitatori. Molti gli ambienti che filtrano ogni passaggio, fino a raggiungere il cuore pulsante del centro. Un settore che riproduce il microclima più adatto al prosperare delle zanzare. Un caldo umido ai limiti del sopportabile. Entrando vengo subito investita da un’aria irrespirabile. Il tasso di umidità è altissimo, l’odore sgradevole. Mi chiedo come facciano tecnici e scienziati a prendersi cura di larve e insetti in un contesto tutt’altro che ospitale, trascorrendo qui molte ore della loro giornata.  Continua a leggere

Austria: l’energia dell’atomo contro il virus Zika

L’AIEA, l’Agenzia per l’Energia Atomica, sta lavorando per mettere a punto una tecnica molto promettente, che potrà essere decisiva nel contenimento della diffusione del virus Zika, virus molto diffuso in questo momento in Brasile e Sud America. Questo metodo, biologico ed eco-compatibile, denominato SIT, tecnica degli insetti sterili, viene portato avanti dagli scienziati e ricercatori di un dipartimento congiunto della FAO e dell’AIEA, che si occupa delle tecnologie nucleari applicate all’alimentazione e all’agricoltura. C’è quindi un quartier generale a Roma e uno a Vienna e naturalmente dei laboratori all’avanguardia a Seibersdorf, appena fuori dalla capitale austriaca.

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L’obiettivo delle ricerche e dei progetti attuali è ridurre enormemente la popolazione di zanzara Aedes Aegypti, responsabile della trasmissione del pericoloso virus Zika, attraverso l’immissione in natura di maschi sterili prodotti in laboratorio, servendosi di un macchinario che espone a radiazioni nucleari le pupe nel loro stadio finale, quando l’insetto è già quasi completamente formato, compromettendone così il patrimonio genetico delle cellule riproduttive. In pratica si tratta di un controllo delle nascite applicato alle zanzareContinua a leggere

A Vienna va di moda il ballo dell’AIEA

L’AIEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, organizza il ballo più di tendenza di Vienna. Un evento esclusivo al quale partecipa tutto il meglio della società viennese e della comunità degli expat, che si svolge nelle sfarzose sale dell’Hofburg, l’ex palazzo imperiale e oggi residenza e luogo di lavoro del Presidente federale austriaco. Un ballo unico, dove le tradizioni tipicamente austriache si fondono con lo stile internazionale, dove divertimento e beneficenza diventano due facce della stessa medaglia.

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Un evento in bilico tra impegno e leggerezza, tra stile e spensieratezza, dove formalità e anticonformismo creano un mix ineguagliabile in tutta l’intera stagione dei balli viennesiContinua a leggere