Perché ho scelto il vaccino cinese

A Dubai ho ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid-19 della casa farmaceutica cinese Sinopharm. Vi racconto la mia esperienza. Negli Emirati sono state somministrate 5 milioni e 300mila dosi da quando è iniziata la campagna vaccinale di massa a dicembre. È il Paese con il tasso giornaliero di vaccinazioni più alto al mondo, con 1,62 dosi ogni 100 abitanti. L’immunoprofilassi Sinopharm è quella maggiormente disponibile, in misura minore vengono distribuite anche Pfizer-BioNTech, Sputnik V e AstraZeneca. Più del 40% della popolazione adulta ha ricevuto almeno la prima iniezione. Sono state inoculate 53,46 dosi ogni 100 abitanti, con il 48,6% degli over 65 già immunizzati.

La profilassi vaccinale procede a ritmo serrato, sostenuta da una campagna di sensibilizzazione contraddistinta dall’hashtag #TogetherWeRecover (insieme ripartiamo), tanto che le autorità emiratine contano di immunizzare il 50% dei residenti entro la fine di marzo. Da una settimana le infezioni hanno ripreso a crescere, superando ancora i 3.000 casi giornalieri, toccando ieri la cifra record di 3.452 nuovi casi a fronte di 185.502 test effettuati. Nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 18 persone, contro le 14 dei giorni precedenti, mentre le nuove infezioni hanno raggiunto quota 3.294. Dall’inizio della pandemia sono stati effettuati 28,8 milioni di test. Scoprite com’è andata la mia vaccinazione contro il Covid-19 e quali siano le caratteristiche delle immunoprofilassi anti SARS-CoV-2 attualmente disponibili.  Continua a leggere



Il vaccino anti-covid cinese

Gli Emirati hanno distribuito le prime dosi del vaccino anti-covid sviluppato dalla casa farmaceutica cinese Sinopharm. Immunoprofilassi che ha superato la fase 3 della sperimentazione nel Paese. 30.000 tra militari, personale medico, poliziotti, funzionari civili e membri del gabinetto federale emiratino sono stati immunizzati. Anche il Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Dubai, sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum e lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Vice Comandante delle Forze Armate e principe ereditario di Abu Dhabi sono stati vaccinati nei giorni scorsi.

Ma la lotta al coronavirus vede gli Emirati lavorare a stretto contatto anche con Israele per lo sviluppo di un test rapido basato sull’analisi del respiro, una sorta di etilometro, capace di determinare in 30 secondi l’eventuale positività al COVID-19. Tempi decisamente ridotti rispetto alla media di 24 ore necessarie per ottenere i risultati dei tamponi molecolari oro-faringei. E proprio questo test rapido potrebbe rivelarsi prezioso per combattere il SARS-CoV-2 ben oltre il solo Medio Oriente. La cooperazione tra nazioni è l’unica via per arginare la diffusione dei contagi. Scopriamo di più su questo vaccino cinese e sulle sue potenzialità.  Continua a leggere