Austria, i rifugiati in primo piano alle elezioni viennesi

Nelle elezioni amministrative dell’11 ottobre 2015 a Vienna ha giocato un ruolo determinante l’emergenza rifugiati, che avrebbe potuto consegnare la capitale austriaca all’estrema destra di deriva xenofoba di Heinz-Christian Strache, erede di Haider.

Strache FPO

L’FPÖ, il Partito della Libertà, infatti, dato in forte crescita dai sondaggi pre-elezioni, ha cercato di sfruttare il tema rifugiati a proprio vantaggio, facendo leva sulla paura del diverso, sul timore di un’invasione di Vienna e dell’intera Austria da parte di masse di islamici.  Continua a leggere

I volontari 2.0 di Train of Hope Austria

Sono volontari 2.0, i ragazzi di TrainofHope Austria. Sono tanti, molti di loro giovanissimi, e garantiscono l’assistenza ai rifugiati nell’intero arco delle 24 ore.

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La loro base è all’Hauptbahnhof, la stazione centrale di Vienna, da dove grazie ai social media, soprattutto Twitter e Facebook, si coordinano, organizzano gli approvvigionamenti, aiutano in modo efficace i migranti.  Continua a leggere

Vienna scende in piazza a favore dei rifugiati

Tutto è cominciato con una marcia di ringraziamento organizzata lunedì scorso a Vienna, alla quale hanno partecipato oltre 600 persone, soprattutto rifugiati. Hanno sfilato per dimostrare la loro gratitudine a tutti quegli austriaci che li hanno accolti con così tanto calore negli ultimi mesi.

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Oggi, a soli quattro giorni di distanza, è arrivata la risposta dell’AustriaContinua a leggere

Medici Senza Frontiere al fianco dei rifugiati

“Noi di DoctorswithoutBorders abbiamo seguito i rifugiati lungo il loro travagliato cammino, passo dopo passo in tutti i loro spostamenti per oltre una settimana. Eravamo al loro fianco a Röszke in Ungheria. Anche quando ci sono state tensioni con le autorità magiare. Abbiamo costruito delle tende e fornito assistenza medica. Dopo la chiusura dei confini con la Serbia i rifugiati si sono riversati in massa qui a Tovarnik, e noi ci siamo spostati con loro” così racconta Jota Echevarria, capo spedizione di una clinica mobile di Medici Senza Frontiere in Croazia, al confine con la Serbia.

Jota

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Four for ever, quattro per sempre

Il 4/4/2014 la sua richiesta di asilo ottiene esito positivo dal tribunale austriaco. Così il numero 4 diventa per Ammar un numero magico, quello di una nuova vita. La storia di Ammar è un raggio di speranza nel dramma di un popolo in fuga.

Ammar Vienna

È arrivato dalla Siria un anno e 8 mesi fa. Il suo sogno: venire in Europa, fare un master e ricominciare a vivere.  Continua a leggere

In viaggio in Croazia con il convoglio umanitario

Ho accompagnato un gruppo di volontari dell’associazione austriaca #SOSKONVOI nel loro viaggio alla volta di Tovarnik, in Croazia. A bordo del convoglio aiuti da distribuire ai circa 5.000 rifugiati affluiti nella cittadina croata, vicinissima al confine con la Serbia. Una situazione quasi esplosiva, anche se il numero di migranti varia di giorno in giorno.

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Partenza da Vienna al mattino di buon’ora. Arrivo a Tovarnik sul far della sera.  Continua a leggere

Rifugiati nel tempio della musica

L’ultimo nato dei centri viennesi per i rifugiati è in un’ala della Wiener Stadthalle. Quello che solo pochi mesi fa è stato il tempio della musica, si è ora parzialmente trasformato in un ostello che ospita al momento oltre 270 rifugiati.

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Nell’arena viennese dove solo lo scorso maggio si è tenuto l’evento musicale europeo dell’anno, l’EurovisionSongContest, adesso alloggiano famiglie di rifugiati in transito sul territorio austriaco, in attesa di poter raggiungere la Germania. Molti restano solo per una notte alla Stadthalle. Altri 2 o 3 giorni.  Continua a leggere

Magdas Hotel microcosmo di integrazione

No, al Magdas Hotel non soggiorna gratis neppure un rifugiato della recente ondata riversatasi in Austria, come ha invece scritto un importante quotidiano italiano. Lo sottolinea Sebastiaan de Vos, Hotel Manager del Magdas. Nelle 78 stanze di questo bel albergo, che fa concorrenza ai più lussuosi hotel di design della città, soggiornano normali turisti, non rifugiati.

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Certo, tra i 31 dipendenti di questa struttura alberghiera ci sono molti rifugiati, che hanno però già ottenuto status e asilo, e che qui si sono ricostruiti un’esistenza dignitosa.  Continua a leggere

Rifugiati in fila sotto la pioggia alla stazione Hauptbahnhof

In fondo alla stazione Hauptbahnhof di Vienna, in un androne che collega i vari binari, c’è una vasta area coperta che offre ricovero temporaneo ai rifugiati in attesa di un treno che li porti in Germania o in Svezia.

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Tantissimi volontari aiutano i migranti che si accalcano qui. Offrono loro un pasto caldo, bevande, indumenti, assistenza con un team di traduttori. Questa zona franca, dove tutto sembra irreale, sospeso, perché nessuno almeno per ora si accinge a partire, trabocca di uomini, donne, bambini. Una marea umana. Alcuni sostano in piedi, altri sono seduti o sdraiati per terra, qualcuno dorme. Saranno migliaia.  Continua a leggere

Una notte tra i rifugiati alla stazione Westbahnhof

La stazione Westbahnhof di Vienna brulica di persone anche di sera. L’attività di volontariato ferve fino a notte fonda, una notte che si preannuncia relativamente mite. Anche la polizia presidia binari, pensiline, sale e corridoi interni. I rifugiati sono ovunque. A centinaia.

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Stasera non partiranno treni per la Germania, ma potrebbe sempre arrivare un convoglio dall’Ungheria nel cuore della notte. A nessuno è dato saperlo con certezza, le autorità magiare non danno informazioni.  Continua a leggere