Siria: volevano che uccidessi, così sono fuggito

La testimonianza di Mehyar Sawas, 25enne di Damasco, svela uno scenario spaventoso della Siria. Lui è scappato perché non voleva uccidere. Un paese, la Siria, dilaniato da una guerra civile, da una diffusa cultura del sospetto che porta a essere arrestati e incarcerati anche solo per aver manifestato il proprio libero pensiero. Talvolta di coloro che vengono arrestati si perdono per sempre le tracce. Secondo Mehyar sono tante le persone sparite, in un gorgo di torture, violenza e morte. La stessa sorte stava per toccare sia a lui, sia a sua sorella.

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In un clima di guerra aperta, il governo obbliga al richiamo del servizio di leva. Moltissimi giovani, studenti universitari come Mehyar, hanno deciso di abbandonare per sempre il proprio paese straziati dal dilemma se uccidere, o meno altri uomini.  Continua a leggere



Austria: le ferrovie hanno aiutato i rifugiati, ora mandano il conto allo Stato

L’ÖBB, le ferrovie austriache, nell’arco degli ultimi tre mesi hanno affrontato con spirito caritatevole il dramma dei rifugiati. Decine di migliaia di migranti si sono riversate in Austria da Siria, Afghanistan e Iraq. Qui hanno trovato un paese pronto ad accoglierli. E la risposta dell’ÖBB è stata perfettamente in linea con la reazione solidale data dall’Austria tutta.

Westbahnhof apertura

Le ferrovie, che tra l’altro hanno persino ottenuto un riconoscimento per il loro operato, hanno dato un sostegno senza pari.  Continua a leggere



Croazia, elezioni: crisi dei rifugiati gioca ruolo importante ma non decisivo

La crisi dei rifugiati continua ad avere un impatto politico nelle elezioni dei paesi dell’Europa Centro-orientale. Le elezioni politiche di domenica in Croazia, sono state le prime da quando è entrata a far parte dell’Unione europea nel 2013.

Croazia rifigiati

Il partito conservatore, di centrodestra, l’HDZ (Unione Democratica Croata), guidato da Tomislav Karamarko, è il primo partito, avendo ottenuto 59 seggi. Mentre il partito di centrosinistra SDP, guidato dal premier uscente Zoran Milanović, ha ottenuto 56 seggi. Ai seggi dei socialdemocratici vanno aggiunti anche i 3 di IDS (la Dieta democratica istriana) che ha fatto parte del governo negli ultimi quattro anni. Di certo nessuna delle due principali forze politiche ha i numeri per governare da sola, non avendo raggiunto i 76 seggi su 151, necessari per avere la maggioranza nel parlamento di Zagabria.  Continua a leggere



Austria: visita guidata al discusso centro di Traiskirchen

L’Austria sta facendo fronte alla più immensa ondata di rifugiati che si sia mai riversata sul suo territorio dalla seconda guerra mondiale. Solo da settembre a oggi oltre 350.000 migranti sono transitati sul suolo austriaco, la maggior parte dei quali si è poi diretta verso Germania e Scandinavia.

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Il numero dei richiedenti asilo è triplicato rispetto al 2014, con una stima di 85.000 entro la fine dell’anno. Attualmente giungono 300-400 domande d’asilo ogni giorno, una media di oltre 2.000 domande a settimana. È forse alla luce di questi numeri che l’Austria si appresta a restringere le norme che regolano le procedure d’asilo, vedendosi in qualche modo costretta a tenere in conto le richieste dell’estrema destra.  Continua a leggere



Incontro con Ernesto Neto, quando arte, natura e vita si fondono

Incontro Ernesto Neto, uno degli scultori e artisti più rappresentativi del panorama contemporaneo brasiliano e mondiale, mentre in Austria si tengono due sue mostre.

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La prima è Aru Kuxipa – Sacred Secret a Vienna, alla TBA21, la Thyssen Bornemisza Art Contemporary – Augarten, realizzata con la collaborazione degli Huni Kuin, gli Indiani dell’Amazonia ai quali l’arte di Neto si sta sempre più indissolubilmente legando. La seconda è una splendida retrospettiva alla Kunsthalle di KremsContinua a leggere



Vienna: colloqui positivi sulla Siria, non c’è accordo sul dopo Assad

“Molto positivi”, sono stati definiti da tutti così i colloqui multilaterali per il raggiungimento di un processo di pace in Siria, che hanno avuto luogo ieri a Vienna. Se non c’è accordo sul futuro del presidente Bashar al-Assad, su un fronte sono tutti d’accordo: combattere il terrorismo dell’ISIS con un’azione corale.

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Un punto fermo la lotta allo Stato Islamico, che ha sancito un’unanime approvazione, da parte delle 19 nazioni rappresentate al vertice, mettendo d’accordo persino acerrimi e fieri rivali come Arabia Saudita e Iran, la cui presenza al tavolo ha rappresentato un evento di portata storica.  Continua a leggere



Il dramma dei rifugiati e la guerra dell’ISIS

La situazione dei rifugiati che arrivano in Austria attraverso la rotta balcanica diventa sempre più critica. Se nelle scorse settimane nella cittadina di Nickelsdorf, arrivavano 6.000 migranti ogni giorno dall’Ungheria; in queste ore sotto pressione è il confine con la Slovenia.

Nickelsdorf

Nella cittadina di Spielfeld, in Styria, solo ieri sono entrati 3.700 rifugiati. Lungo il confine però stazionano tra i 10.000 e i 20.000 migranti.  Continua a leggere



Polonia: alle elezioni vince la paura dei rifugiati

Anche in Polonia come pochi giorni fa in Austria, la crisi dei rifugiati ha giocato un ruolo determinante nel risultato elettorale. Come in Austria l’estrema destra, in Polonia i Nazional-conservatori di PiS (Prawo i Sprawiedliwosc), Diritto e Giustizia, hanno sfruttato il sentimento di paura nei confronti del diverso e di una possibile invasione d’immigrati, ottenendo dalle prime proiezioni il 39,1% dei consensi.

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Lo stesso meccanismo che ha portato l’FPÖ, il Partito della Libertà di Strache, alle amministrative di Vienna, a fare leva sull’anti-europeismo e sul nazionalismo, per attestarsi stabilmente come seconda forza politica.  Continua a leggere



Vienna: un centro per rifugiati all’aeroporto

La Croce Rossa austriaca gestisce il centro per rifugiati all’aeroporto Schwechat di Vienna. È una struttura che può ospitare fino a 230 migranti. Ora ve ne sono 223, provenienti da Siria e Afghanistan. Sono tutti nuclei familiari che hanno fatto richiesta di asilo in Austria. La vita di questa struttura di accoglienza, però, ha i giorni contati. Sarà chiusa alla fine di ottobre.

Schwechat apertura

Nel frattempo si sta provvedendo alla creazione di un centro che possa accogliere fino a 400 rifugiati, in un’altra area dell’aeroporto.  Continua a leggere



Vienna: un collettivo di volontari molto social

Expat and Austrian Aid for Refugees (EAAR) è un gruppo di amici e famiglie, della comunità degli expat (espatriati) di Vienna. Un collettivo di volontari, come ama definirlo Alex Hesling, fondatrice con il suo compagno David O’Connor prima di un gruppo su Facebook e poi di una vera community, che vanta quasi 1.400 membri.

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Raccolgono donazioni per i rifugiati e distribuiscono aiuti dove c’è più bisogno.  Continua a leggere