Il tetto sui richiedenti asilo in Austria è illegittimo?

Il tetto imposto dall’Austria sul numero di richiedenti asilo è o non è illegittimo? Da un lato il limite di 37.500 imposto per il 2016 dalle autorità austriache sul numero dei richiedenti asilo sembrerebbe non contravvenire alcuna norma dell’Unione Europea, secondo uno studio commissionato dal governo federale austriaco del quale ha dato notizia la Reuters. Dall’altro, però, il Presidente della Corte Costituzionale austriaca, Gerhart Holzinger, sembra aver definito il tetto massimo imposto dall’Austria illegittimo e incostituzionale, secondo quanto pubblicato dalla stampa austriaca.

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Il dibattito è acceso e controverso. Il Cancelliere austriaco Werner Faymann (SPÖ) ha più volte chiesto alla Germania di introdurre a sua volta un tetto massimo giornaliero sul numero di richiedenti asilo. Anche il Vice Presidente Reinhold Mitterlehner (ÖVP) ha ribadito che la cosiddetta “rotta balcanica” deve rimanere chiusa. Nell’arco del 2015 l’Austria, un Paese con 8,5 milioni di abitanti, ha ricevuto 90.000 richieste di asilo. Continua a leggere

La ricetta per essere felici? A Vienna la offre una mostra

Che cosa ci rende felici? O almeno un po’ più felici? Che cos’è la felicità? Come possiamo raggiungerla? Sono solo alcune delle domande alle quali tenta di dare una risposta la mostra The Happy Show, del famoso designer Stefan Sagmeister, in corso a Vienna al MAK, il Museo di Arti Applicate, fino al 28 marzo.

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The Happy Show si traduce in un percorso, articolato, interattivo, che fa compiere al pubblico un vero e proprio tour attraverso i vari ambienti, piani e angoli più remoti del museo, inclusi ascensori e bagni. Un giro avvincente per provare a capire cosa ci renda felici e come possiamo avvicinarci il più possibile nella nostra vita quotidiana alla tanto agognata felicità. La mostra è bellissima, piena di immagini che sono un vero e assoluto piacere per gli occhi e per la mente. Ma tutti sono avvertiti, nessuno uscirà dal MAK con la ricetta della felicità in tasca. Di certo, però, si lascerà il museo divertiti e un pizzico più felici.  Continua a leggere

Austria: il rap di Lugner, candidato presidente a 83 anni

Richard Lugner, l’ottantatreenne eccentrico magnate austriaco, famoso soprattutto per portare ospiti famose e talvolta discusse al Ballo dell’Opera, ha da poco lanciato sul web un video con una canzone rap a supporto della sua campagna per le presidenziali austriache.

screen shot da Facebook

screen shot da Facebook

Lugner, personaggio del jet set viennese, ama stupire con iniziative provocatorie. Tra le sue battute trasgressive l’aver definito Kim Kardashian molto noiosa quando l’ha avuta sua ospite al palco del Teatro dell’Opera, in occasione del ballo del 2014.

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Un inedito finale di partita a Vienna

L’opera più significativa di Samuel Beckett, Finale di partita, rivive in modo inedito in una mostra che è un’anteprima della rappresentazione teatrale che seguirà alla fine di aprile. Le sculture esposte saranno parte integrante dello spettacolo teatrale che avrà luogo il 29 e il 30 aprile.

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L’autrice è la regista, attrice e performer Monica Giovinazzi, che da anni anima il panorama teatrale viennese. Monica utilizza materiali poveri, filo di ferro, garza, vestiti usati. Le sue sculture sono quasi oggetti trovati designati ad arte, che ricordano il concetto di ready-made di duchampiana memoria. Nei lavori di Monica Giovinazzi sembrano convivere la forza dell’anti-arte dadaista e l’espressionismo astratto. Il risultato di questi allestimenti scultorei per la sua rappresentazione di Finale di partita, è un happening che vive e si trasforma con la presenza attiva del pubblico.  Continua a leggere

Spot anti-rifugiato in Afghanistan, niente asilo in Austria

Il governo di Vienna sta per lanciare una campagna pubblicitaria per dissuadere i rifugiati provenienti dall’Afghanistan dal richiedere asilo in Austria per motivi economici. “I trafficanti di esseri umani mentono, informatevi! Niente asilo in Austria per motivi economici” esordisce così lo spot, che si ripropone di funzionare come deterrente per migliaia di afghani disperati in cerca di standard di vita migliori sul territorio austriaco. Il battage pubblicitario prevede spot sui social media e in tv, ma anche poster e cartelloni pubblicitari per le strade. Un vero bombardamento mediatico su Facebook, in televisione, per le strade di cinque tra le maggiori città dell’Afghanistan, sugli autobus della capitale Kabul, su oltre un migliaio di siti web afghani, per far diminuire drasticamente all’origine il numero di migranti e far capire loro che in Austria non riceveranno un caloroso benvenuto.

 BMI / Alexander Tuma

BMI / Alexander Tuma

“L’Afghanistan rappresenta il primo passo di questa campagna pubblicitaria -spiega il Ministro dell’Interno federale austriaco Johanna Mikl-Leitner– ma a mano a mano verranno aggiunti altri Paesi”.  Continua a leggere

Girare film a Vienna, un business che vale milioni

Gli ultimi due anni, prima con Mission Impossible Rogue Nation e poi con Spectre, l’ultimo film di James Bond, sono stati per la Vienna Film Commission a dir poco memorabili. Tom Cruise e Daniel Craig hanno contribuito ad accendere i riflettori sulla capitale austriaca. Girare film a Vienna o in altri stati dell’Austria come il Tirolo, è stato un business milionario. Tra il 2014 e il 2015, a fronte di 3 milioni di euro stanziati, grazie a fondi resi disponibili dal Ministero Federale dell’Economia, Vienna ha ricevuto in cambio investimenti stranieri pari a 28 milioni di euro.

Vienna Film Commission

Vienna Film Commission

“In questo conteggio di denaro non viene incluso quanto viene speso in pubblicità -mi spiega Marijana Stoisits Direttrice della Vienna Film Commission- quando il film esce nelle sale, quando viene mostrato in tv, o quando viene commercializzato su dvd. Esperti di pubbliche relazioni sostengono che il valore in termini di pubblicità è di 100 milioni di euro”.  Continua a leggere

Italiana e donna, il capo del team di Fisica di Linz

Oggi è la festa della donna e questa storia è il modo migliore per celebrarla. È un tributo ad Alberta Bonanni, italiana, professoressa universitaria, a capo di un team di ricerca nel Dipartimento di Fisica dell’Università Johannes Kepler di Linz in Austria. Un’eccellenza italiana nel campo della fisica, un settore normalmente dominato dagli uomini. Il gruppo da lei guidato, formato da 5 donne e 5 uomini, è molto internazionale, con ricercatori che provengono da 10 diversi Paesi del mondo.

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C’è una dottoranda che arriva dall’Italia, ma c’è anche chi proviene da Spagna, Ucraina, Romania, India, Cina, Messico, Francia, Germania e Austria.  Continua a leggere

Vienna: qualità della vita al top, ma cosa pensa chi ci vive?

Vienna è al primo posto per miglior qualità della vita, per il secondo anno consecutivo nella classifica stilata dalla società di consulenza globale Mercer, che prende in considerazione 230 realtà a livello mondiale. Sul podio, oltre alla capitale austriaca si affermano Zurigo e Auckland. Nulla da fare per le città italiane. La prima a comparire nella classifica è Milano, che si piazza solo al 41° posto, superando comunque Roma, che scivola di una posizione rispetto al 2015 attestandosi al 53° posto.

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L’indagine “Quality of Life” di Mercer focalizza l’attenzione su una serie di parametri necessari a determinare le retribuzioni dei dipendenti di multinazionali e aziende destinati a incarichi internazionali. Tra i fattori analizzati: la situazione politico-sociale, ovvero stabilità politica, il tasso di criminalità, l’impianto legislativo; la situazione economica; la situazione socio-culturale, ossia l’accessibilità dell’informazione, la censura, le limitazioni alla libertà personale; la realtà medico-sanitaria; il sistema educativo e scolastico; i servizi e i mezzi pubblici; l’offerta ricreativa; l’offerta commerciale; il sistema abitativo; natura e ambiente. Ma sarà davvero così? Vienna è realmente il luogo con la migliore qualità della vita?  Continua a leggere

Austria: l’energia dell’atomo contro il virus Zika

L’AIEA, l’Agenzia per l’Energia Atomica, sta lavorando per mettere a punto una tecnica molto promettente, che potrà essere decisiva nel contenimento della diffusione del virus Zika, virus molto diffuso in questo momento in Brasile e Sud America. Questo metodo, biologico ed eco-compatibile, denominato SIT, tecnica degli insetti sterili, viene portato avanti dagli scienziati e ricercatori di un dipartimento congiunto della FAO e dell’AIEA, che si occupa delle tecnologie nucleari applicate all’alimentazione e all’agricoltura. C’è quindi un quartier generale a Roma e uno a Vienna e naturalmente dei laboratori all’avanguardia a Seibersdorf, appena fuori dalla capitale austriaca.

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L’obiettivo delle ricerche e dei progetti attuali è ridurre enormemente la popolazione di zanzara Aedes Aegypti, responsabile della trasmissione del pericoloso virus Zika, attraverso l’immissione in natura di maschi sterili prodotti in laboratorio, servendosi di un macchinario che espone a radiazioni nucleari le pupe nel loro stadio finale, quando l’insetto è già quasi completamente formato, compromettendone così il patrimonio genetico delle cellule riproduttive. In pratica si tratta di un controllo delle nascite applicato alle zanzareContinua a leggere

Vienna: happening a Palazzo Schönborn

Palazzo Schönborn-Batthyány magnifico esempio di edificio barocco viennese, ha fatto da cornice a un happening artistico che ha visto come protagonista una delle figure di maggior rilievo nel panorama culturale italiano a Vienna, Antonella Brizioli Zussner.

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Le note di un pianoforte, opere pittoriche, un concerto con cantanti lirici. Tutto parla di arte e cultura italiana.

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