A Gulfood, la fiera agroalimentare e del gusto più importante del Medio Oriente che si svolge a Dubai, l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano. La Dieta mediterranea e gli ingredienti italiani di qualità hanno rappresentato uno dei maggiori punti di attrazione. Le ricette degli chef italiani di Dubai hanno calamitato l’attenzione dei visitatori e hanno anche dimostrato di sposarsi perfettamente con le ultime tendenze del mangiare sano.
Non a caso dal 16 novembre 2010 l’UNESCO ha inserito la Dieta mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Un riconoscimento che va ben oltre il valore simbolico. Sempre più evidenze medico-scientifiche riconoscono il prezioso contributo che il consumo di pasta, pane, olio extra vergine di oliva, verdura, frutta, legumi, pesce, pochissima carne, danno al mantenimento di salute e benessere, aiutando a prevenire malattie cardiovascolari, diabete, obesità. Scopriamo insieme quali sorprese ha riservato l’Italia con i suoi chef e tutti i numeri di Gulfood.
Tutti i numeri di Gulfood
Gulfood è l’evento del food & beverage più grande e prestigioso dell’area del Medio Oriente, Nord Africa e Asia sud-occidentale e quest’anno ha superato tutti i record. Negli oltre 80.000 metri quadri di spazi espositivi sono affluiti oltre 36.000 visitatori, compratori e addetti ai lavori e ha facilitato a livello mondiale scambi commerciali nel settore food & beverage per oltre 4 trilioni di dollari. Erano presenti 1.600 espositori, provenienti da 59 Paesi e ben 41 padiglioni nazionali, compreso quello dell’Unione Europea.
Cibo, consumi e popolazione
Gulfood offre un’importante opportunità per favorire scambi commerciali sul mercato emiratino e su quello dei Paesi dell’area GCC. L’Italia esporta sul mercato degli Emirati Arabi Uniti 266 milioni di euro di prodotti agroalimentari, ma c’è margine perché la presenza italiana aumenti. Gli EAU importano l’85% del proprio fabbisogno di prodotti alimentari. Le previsioni in volume sui consumi ammontano a 10,1 milioni di tonnellate nel 2021, con una crescita media annuale del 4,4%.
La popolazione degli Emirati continuerà ad espandersi, crescendo ad un ritmo del 3% all’anno, arrivando a superare 11 milioni di abitanti nel 2020, rispetto agli attuali 10,4 milioni, l’88% dei quali è rappresentato da espatriati. Soprattutto tra i giovani tendono a svilupparsi nuovi gusti, spingendo la domanda di prodotti di qualità e biologici, mentre si consolida la tendenza a consumare pasti fuori casa.
La forza del Made in Italy
I prodotti italiani si distinguono per standard qualitativi molto alti e per la loro straordinaria biodiversità. Gli Emirati Arabi Uniti, pur essendo un mercato molto competitivo, possono offrire notevoli possibilità alle aziende agroalimentari italiane che sono già molto presenti nella regione.
Inoltre, la sempre maggiore diffusione di ristoranti italiani e la propensione da parte dei consumatori ad orientarsi verso la Dieta mediterranea e verso prodotti “Made in Italy” rende possibile non solo un consolidamento delle attuali posizioni, ma anche un netto rafforzamento. Anche se molto occorre ancora fare per tutelare maggiormente i marchi IGP e DOP dai prodotti italian sounding, finti italiani, che sono molto diffusi nella regione.
Dubai e il settore agroalimentare
Dubai è un mercato di riesportazione di prodotti alimentari, soprattutto caffè, tè, zucchero e riso, verso altri Paesi del Golfo, Africa Orientale, India, Pakistan e Russia. In un’ottica di sempre maggiore diversificazione della propria economia l’Emirato tende a rafforzare il proprio ruolo di centro logistico, enfatizzando la sua funzione di ponte tra Europa, Africa ed Asia. Al tempo stesso, però, si va consolidando anche la domanda interna, con una crescita di prodotti alimentari internazionali trasformati. Cereali, frutta e verdura rappresentano le principali categorie di alimenti che costituiscono circa il 75% del totale dei consumi alimentari degli Emirati Arabi Uniti.
EAU e il mercato al dettaglio
Nel 2017 il valore complessivo del mercato al dettaglio è stato pari ad oltre 11,7 miliardi di euro, costituito per il 60% dai prodotti alimentari freschi e per il 40% da quelli confezionati.
“Le previsioni per il periodo 2018-2021 indicano un incremento medio annuale tra l’8 e il 9% sia per prodotti freschi, sia per quelli confezionati, con un aumento complessivo del valore del mercato di oltre il 50% nel 2021” mi spiega Gianpaolo Bruno, Direttore dell’Ufficio ICE di Dubai, presente a Gulfood con uno stand ed un Food Lab con dimostrazioni e masterclass.
L’Italian Food Lab e le mille ricette
Nello stand dell’ICE era attivissimo The Italian Food Lab, un laboratorio di cucina dove si sono alternati alcuni tra gli chef italiani più rinomati di Dubai.
Tra i protagonisti anche una sfoglina, ovvero colei che sa impastare acqua, farina e uova creando la sfoglia con cui si realizzano svariati formati di pasta e pasta ripiena, come tortellini, ravioli, cappelletti.
La sfoglina Carla Brigliadori ha mostrato l’arte della pasta fresca fatta in casa ad un pubblico internazionale, attento a carpire tecniche e segreti.
Accanto allo chef Francesco Brocca tantissimi chef hanno preparato ricette tradizionali rivisitate e piatti dal tocco contemporaneo, che tengono conto anche di chi abbia intolleranze alimentari, o segua regimi vegetariani, o vegani, come ad esempio i tanti indiani che vivono negli EAU.
Un trionfo di sapori le tagliatelle fatte a mano con calamaretti e pomodori datterini, dello chef Diego Simonetta, del ristorante Al Grissino di Dubai.
Altrettanto appetitosi i tagliolini con emulsione di pistacchio, capperi e tartare di tonno dello chef Marco Legittimo, del Versace Hotel.
Heinz Beck e l’Italia
Piccoli capolavori di equilibrio e gusto le ricette proposte Heinz Beck, ambasciatore della cucina italiana nel mondo, titolo conquistato assieme a tre stelle Michelin alla guida del ristorante La Pergola di Roma dal 1994.
Lo chef tedesco cura a Dubai il ristorante Social, al Waldorf Astoria Dubai Palm Jumeirah, coadiuvato dallo chef Francesco Acquaviva.
Squisite le tagliatelle fatte a mano farcite con il pesto, condite con crema di burrata e crumble di pinoli.
Come mi ha raccontato Heinz Beck: “La cucina italiana è composta da pochi ingredienti semplici, buoni e di grande qualità: olio extra vergine di oliva, pomodoro, basilico”, ma il suo modo creativo e geniale di combinare questi elementi rende le sue ricette uniche.
Una gioia per gli occhi e per il palato il suo dessert a base di fragole, rabarbaro e vaniglia affumicata.