Gli Emirati iniziano a produrre Hayat-Vax, il vaccino anti Covid-19, grazie ad una joint venture con la casa farmaceutica cinese Sinopharm. Hayat in arabo vuol dire vita e di vite umane il vaccino emiratino è destinato a salvarne milioni. La produzione del siero è solo un primo passo, perché la leadership emiratina punta a garantire una distribuzione quanto più capillare possibile, senza discriminazioni, garantendo anche i Paesi più poveri.
Il progetto di collaborazione tra Emirati Arabi Uniti e Cina è stato denominato: “Life sciences and vaccine manufacturing in the UAE” e ha visto la luce nel corso della visita del Ministro degli Esteri e della Cooperazione cinese Wang Yi ad Abu Dhabi. Dall’incontro con l’omologo emiratino, sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, è stato dato ufficialmente l’avvio alla cooperazione tra il gruppo locale G42 e la casa farmaceutica nazionale cinese Sinopharm.
La produzione delle vaccinazioni è già iniziata in uno stabilimento della casa farmaceutica Julphar, basata a Ras Al Khaimah, dove si possono produrre fino a 2 milioni di dosi al mese. Presto però sarà costruita una struttura dedicata nella Khalifa Industrial Zone (Kizad Freezone) ad Abu Dhabi con l’obiettivo di produrre 200 milioni di dosi all’anno. Scopriamo di più sul vaccino degli Emirati e su come stia procedendo la campagna di vaccinazione.
Cos’è l’Hayat-Vax?
L’Hayat-Vax è lo stesso vaccino Sinopharm che negli Emirati è stato ampiamente utilizzato, sia nei trial della Fase III, sia nella campagna vaccinale iniziata dal dicembre 2020.
La produzione del vaccino Hayat-Vax non punta a soddisfare esclusivamente la domanda locale o regionale ma anche quella internazionale. Finora è stato immunizzato appena il 5% della popolazione mondiale. Gli Emirati per la loro posizione geografica sono un hub logistico perfetto, con un bacino di 3 miliardi e mezzo di persone che possono essere raggiunte in meno di 5 ore di aereo. Tra queste anche molte popolazioni dei Paesi in via di sviluppo che hanno minore accesso alle vaccinazioni e che più di altri hanno necessità di aiuti per contrastare la pandemia. Per far fronte alle esigenze di stoccaggio e conservazione dei vaccini è stata istituita ad Abu Dhabi una struttura con celle frigorifere che raggiungono temperature di -80 gradi.
Oltre 8 milioni di dosi inoculate
La campagna di vaccinazione negli Emirati ha consentito di superare ampiamente l’immunizzazione di oltre il 50% dei residenti. Infatti finora sono state inoculate 8 milioni e 300mila dosi.
Nelle ultime 24 ore sono state somministrate 87.686 dosi. I nuovi casi positivi sono stati 2.084 a fronte di 244.422 tamponi effettuati, 5 i decessi, mentre sono guarite 2.202 persone. Di questo passo e con la produzione del vaccino in loco potrebbe essere sempre più vicina l’apertura degli Emirati al turismo vaccinale, forse già a partire dalle prossime settimane.