Natura e felicità in mostra a Dubai

“Wood You Rather Be Happy?” indaga attraverso le opere di 6 artisti sull’importanza della connessione con la natura per l’essere umano. Gli artisti presenti nella collettiva sono accomunati dall’utilizzo del legno quale mezzo espressivo. Nello spazio espositivo della galleria Firetti Contemporary, ad Alserkal Avenue, a Dubai, incontro Taher Jaoui, artista di origini tunisine cresciuto e formatosi in Francia, che per l’occasione ha realizzato un dipinto di grande formato suddiviso in 14 parti, dal titolo “Garden Of Hope” (“Giardino della speranza”).

Il tema della natura e della connessione vengono sviluppati attraverso l’idea delle quattro stagioni, articolata attraverso il linguaggio tipicamente astratto ed espressionista che contraddistingue Jaoui, che si ispira alla graffiti art, all’arte primitiva africana, alla filosofia e alla matematica, inserendo stratificazioni di elementi formali diversi, dai fiori ai teschi, da mani a formule matematiche, da forme geometriche a macchie di colore brillanti e sgargianti, che invadono la tela come un automatico flusso di coscienza e di emozioni. “Tutta la mostra è incentrata sul legno e sulla natura -mi racconta Taher Jaoui- L’obiettivo è connettere gli spettatori e i potenziali collezionisti alla natura, che è oggigiorno diventata sempre più importante nella nostra vita contemporanea, con tutte le tematiche di stringente attualità legate alla salvaguardia dell’ambiente e ai cambiamenti climatici. L’idea è promuovere un’arte sostenibile, realizzata con materiali sostenibili, lavori anch’essi sostenibili come anche le collezioni, perché non conta la quantità ma la qualità delle opere d’arte”. Scopriamo di più sulla mostra e sull’artista Taher Jaoui.  Continua a leggere



Art Dubai, tra Global South e metaverso

In primo piano a Dubai l’arte proveniente da latitudini lontane dai circuiti mainstream, il Metaverso, il concetto del tempo e anche un po’ di Italia. Il Global South, quella porzione di mondo così poco rappresentata nelle altre fiere artistiche internazionali più legate a una visione occidentalocentrica, trovano spazio e sostanza ad Art Dubai. Alla sua 16esima edizione la fiera offre un punto di vista alternativo su quanto prodotto in regioni quali Medio Oriente, Africa, Sud-Est dell’Asia, ed è in grado di aprire uno squarcio su tutte quelle componenti variegate che contribuiscono ad animare il panorama multiculturale dell’emirato.

“Il concetto di Global South è emerso circa 10 anni fa -mi racconta Pablo del Val, Direttore Artistico di Art Dubai– Noi siamo stati tra i primi ad usarlo, quando tutti dicevano che non si poteva perché aveva questa connotazione legata al colonialismo e al post-colonialismo, ma poi tutti hanno iniziato ad adoperarlo. Credo che sia un modo per descrivere quelle geografie che non sono incluse nel dibattito occidentale, che non si trovano nei centri finanziari tradizionali, e non seguono le tradizioni giudaico-cristiane occidentali ma fanno invece riferimento ad altre culture”. Negli Emirati Arabi Uniti coabitano 200 nazionalità diverse, con una presenza maggioritaria di indiani, seguiti da pakistani, bengalesi, e altre provenienti da Asia, Europa e Africa. “Questo è il motivo per cui Art Dubai dialoga ed entra in relazione con queste comunità, perché non si può costruire un progetto che non sia in connessione con la realtà in cui viene sviluppato, in cui prende vita” prosegue il Direttore Artistico del Val. “Il mercato di Dubai è in un ottimo momento -gli fa eco Benedetta Ghione, Direttore Esecutivo di Art Dubai- Credo che il lavoro che abbiamo fatto da 17 anni a questa parte, di cercare di sostenere e far crescere l’ecosistema culturale della città e della regione, stia veramente cominciando a dare i suoi frutti, combinato ovviamente con il momento economico che la città sta vivendo. Per cui da una parte i nostri sforzi di creare una capitale per l’arte del Sud Globale, di portare contenuti che siano diversi, freschi, e dall’altra parte ottimi collezionisti, nuove istituzioni, nuove possibilità, per un mercato dell’arte che globalmente si sta ridefinendo”. Andiamo a scoprire insieme di più su Art Dubai.  Continua a leggere