Expo, un futuro migliore insieme

Spettacolo mozzafiato all’Expo di Dubai, con una cerimonia high-tech e visionaria. Un unico messaggio sotteso: battersi per un futuro migliore. La serata si è snodata con grande ritmo dalla Yowlah, la tradizionale danza emiratina caratterizzata dalle percussioni, al gran finale con il tenore italiano Andrea Bocelli. Coreografie di straordinario impatto scenografico; musica classica e pop, con l’alternarsi sapiente di atmosfere trascinanti, poetiche ed epiche; danze coinvolgenti; artisti di fama mondiale che hanno saputo emozionare il pubblico. Protagonista indiscussa la cupola di Al Wasl Plaza e le strabilianti proiezioni sulla sua superficie che hanno amplificato l’effetto delle danze dal vivo, ipnotizzando gli spettatori.

Unità, ottimismo, tenacia. Expo 2020 Dubai non è solo un inno all’innovazione, è anche e soprattutto un richiamo forte alla coesione tra i popoli, una spinta a ritrovare legami e armonia con la natura, un’esortazione forte alla cooperazione tra gli uomini per costruire tutti assieme un futuro sostenibile, riuscendo a salvare il nostro pianeta.

Questo il fil rouge dell’intera cerimonia di apertura, impreziosita da quadri scenografici che riproducevano con coreografie dal vivo e proiezioni sulla calotta semisferica della cupola cieli stellati, fondali oceanici, nuvole e foreste incantate.  Scopriamo di più sulla serata di apertura di questa memorabile edizione dell’Esposizione universale di Dubai. 

Una parata di star

La cerimonia di apertura di Expo 2020 è riuscita a soddisfare le preferenze di un pubblico quanto mai vario ed internazionale. Si è spaziato dalla poesia di Sheikh Zayed interpretata dalla star emiratina Hussain Al Jassmi alle note intense e appassionate dell’acclamato pianista cinese Lang Lang, dalla canzone ufficiale di Expo Dubai, “This Is Our Time”, interpretata da Al Jassmi, Mayssa Karaa e Almas, all’inno di rinascita “Rise Up” della cantante e attrice americana Andra Day, vincitrice del Golden Globe.

Emozionante anche la cantautrice britannica Ellie Goulding con “Anything Can Happen”, alla sua seconda esibizione live quest’anno. Non sono mancate figure di primo piano della musica araba come Ahlam Al Shamsi, l’iconica cantante emiratina che ha cantato anche in inglese alcune strofe di “Fi Dubai” (In Dubai), l’ode all’emirato destinata a diventare un tema musicale di Expo 2020

E ancora il Khaleej pop del crooner arabo Mohammed Abdu e la cantautrice beninese Angelique Kidjo. La chiusura, forse il momento di maggior commozione e coinvolgimento, ha visto Andrea Bocelli sul palco con “The Prayer”.

Il nostro tenore ha catturato con la magia della sua voce l’intera platea, intonando una richiesta di grazia toccante che acquista ancor più significato dopo l’ultimo anno segnato duramente dalla pandemia.