L’Armani Hotel al Burj Khalifa ha aperto il primo ristorante kosher dell’emirato, a poche ore dalla firma dell’Abraham Accord. La comunità ebraica però, che conta 3.000 persone, esiste a Dubai dal 2000 ed è legata alla figura dell’uomo d’affari Solly Wolf, giunto nell’emirato 20 anni fa, che ne è presidente. Gli ebrei sul territorio emiratino hanno libertà di culto, tanto che la prima sinagoga risale al 2008. Attualmente vi sono due sinagoghe, guidate da due diversi rabbini, Ross Kriel e Levi Duchman. L’Armani/Kaf, questo il nome del locale, accoglie turisti e imprenditori israeliani a Dubai, crocevia degli scambi commerciali e degli affari del Golfo Arabico.
Nel lussuosissimo albergo, situato nel grattacielo più alto del mondo, non ha solo aperto i battenti un ristorante kosher, ma anche il servizio in camera del prestigioso hotel risponderà ai requisiti della kasherùt (letteralmente adeguatezza), che rende le pietanze idonee ad essere consumate dal popolo ebraico. A supervisionare che tutti i dettami di purezza e le norme alimentari ebraiche vengano rispettati vi sarà Levi Duchman, Rabbino del Jewish Community Center già attivo a Dubai ben prima dell’ufficializzazione della normalizzazione dei rapporti tra Emirati Arabi Uniti e Israele. È lui che ha approvato le certificazioni di idoneità, Glatt Kosher e Pas Yisroel, rilasciate dalla Emirates Kosher Supervising Agency, l’unico ente certificatore kosher del Paese. Vediamo dove si trovi esattamente il nuovo locale di Dubai e quale chef prepari prelibatezze kosher. Continua a leggere