L’ultima moda è la staycation

Negli Emirati impazza la staycation. Trascorrere la vacanza nel proprio Paese, o nella propria città, fa tendenza. Tra le mete preferite: lussuose spa, hotel da favola, parchi a tema. Che sia un weekend lungo o un periodo di una settimana e più, la staycation, (crasi di stay home e vacation), è diventata la moda del momento, complice anche il COVID-19. Negli Emirati le misure restrittive imposte dalla pandemia sono state notevolmente allentate nelle ultime settimane, sebbene restino in vigore l’obbligo di indossare mascherine e il distanziamento sociale. Recarsi all’estero non è privo di difficoltà, così non resta che scegliere il meglio dell’offerta locale.

Anche per questo tanto a Dubai, quanto ad Abu Dhabi non mancano promozioni e offerte pensate apposta per staycation, o holistay (holiday + stay home). Negli Emirati e soprattutto a Dubai sono riaperti i cinema, molti parchi a tema, sono riprese esperienze mozzafiato legate a sport estremi come lo skydiving, concerti e musica dal vivo.

Gli emirati del nord, come Ras Al Khaimah, Sharjah, Ajman, ampliano il ventaglio delle proposte, come ad esempio la riapertura della zip line più lunga del mondo, la Jebel Jais Flight, un volo della lunghezza di 3,83 chilometri, con vista impareggiabile. Qui, a due ore di macchina da Dubai e ad 1,6 chilometri sopra il livello del mare, è possibile ammirare da un lato le montagne Al-Hajar, dall’altro il Golfo Arabico, aggiungendo alla bellezza del panorama il brivido del volo, sostenuti solo da un’imbracatura. Vediamo insieme quali luoghi sono maggiormente apprezzati in questa estate 2020 di vacanze non passate all’estero.  Continua a leggere

Tè verde, produrlo è un’arte

Il tè verde è un concentrato antiossidante ed è un prezioso alleato della nostra salute. In Giappone produrlo è quasi un’arte, che affonda le radici nella storia. Partendo da Dubai ho visitato una piantagione di Camellia sinensis dell’azienda Miyaoka-En, a Sayama. Una città che si trova nella Prefettura di Saitama, a nord di Tokyo, raggiungibile in appena un’ora di treno. Si tratta di una località rinomata per la coltivazione del tè verde che qui vanta una tradizione millenaria, iniziata prima del 13esimo secolo.

Altro centro importante per la produzione del tè verde, sempre nella stessa Prefettura, è la città di Iruma che è stata la prima ad esportare tè verde giapponese negli Stati Uniti. Le varietà Jikoucha, Musashikawagoecha e Akaiwacha, sono quelle che concorrono a formare l’attuale qualità Sayamacha, prodotta in questa zona del Giappone.

Un’area in cui sorgevano antichi templi e dove risiedevano potenti clan di samurai. Il tè cresce anche in modo spontaneo, ma le cure dell’uomo ne permettono una crescita più rigogliosa. Nel 19esimo secolo ha iniziato a diffondersi nella regione il metodo di Uji, piccola città nella prefettura di Kyoto. Da allora la produzione di tè verde a Sayama è diventata un’industria fiorente ed è stato creato il nome di Sayamacha per definire il tè verde coltivato e prodotto nella zona. La cura e la maestria dei vari procedimenti vengono tramandati di generazione in generazione. Vediamo insieme una piantagione e le varie fasi della produzione del tè verde.  Continua a leggere

Nel giardino dei samurai

Tokyo doveva essere la destinazione dell’estate 2020, grazie alle Olimpiadi. Anche senza giochi, slittati causa COVID-19, c’è più di un motivo per visitarla. Una breve vacanza a Tokyo è possibile, purché si abbia a disposizione qualche giorno. Si vola per esempio con Emirates anche dall’Europa, facendo eventualmente scalo a Dubai. Oppure con volo diretto di altre compagnie. Bisognerà però aspettare fino al 31 agosto, perché in Giappone sono ancora in vigore misure restrittive che vietano l’ingresso ai cittadini di 146 Paesi compresa l’Italia, con possibilità di ulteriori proroghe. Anche grazie all’isolamento con l’esterno, la pandemia in Giappone si è mantenuta su livelli contenuti, consentendo uno stato di emergenza meno duro rispetto a quello italiano. Basti confrontare i casi totali di coronavirus nella capitale, ad oggi 7.000, e quelli registrati in tutto il Paese, poco più di 20.000, confrontandoli con quelli dell’Italia che ne ha avuti 245.338, di cui 95.633 in Lombardia. Questo contenimento dei contagi rende il Giappone e la sua capitale luoghi sicuri, anche se per il momento restano interdetti agli stranieri a qualsiasi titolo (business, studio, turismo).

Tra i gioielli che Tokyo custodisce c’è anche la suggestiva sede dell’Ambasciata d’Italia, forse la rappresentanza diplomatica più bella tra tutte quelle ospitate, che racchiude al suo interno anche un giardino storico di raro pregio. I rapporti ufficiali tra l’Italia e il Paese del Sol Levante iniziano nel maggio 1866, con l’arrivo della corvetta “Magenta” nel porto di Yokohama. Appena tre mesi dopo i due Paesi firmano un Trattato di Amicizia e Commercio. Vediamo insieme il giardino e il palazzo dell’Ambasciata, scoprendo inedite curiosità anche sui rapporti tra Italia e Giappone.  Continua a leggere

Emirati, Marte è più vicino

Gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato nello spazio la sonda Al-Amal (“Speranza”) che raggiungerà l’orbita di Marte nel febbraio 2021. Un viaggio che durerà circa 200 giorni. Una data d’arrivo nient’affatto casuale, visto che coincide con il 50esimo anniversario dell’unificazione degli Emirati. La sonda percorrerà più di 493,5 milioni di chilometri, toccando velocità fino a 120.000 chilometri orari. È la prima missione interplanetaria intrapresa da un Paese arabo.

Un traguardo importantissimo, che rende sempre più raggiungibile l’ambizioso obiettivo emiratino della conquista del pianeta rosso. Il lancio è avvenuto con successo oggi, all’1:58 del mattino ora locale (4:40 del mattino ora giapponese), dalla base spaziale di Tanegashima, nel sudovest del Giappone, seguita dalla sala di controllo del centro spaziale Mohammed bin Rashid Space Center (MBRSC) di Dubai. Il lancio aveva subito due rinvii a causa del maltempo. Gli ingegneri emiratini continueranno a ricevere e analizzare i dati telemetrici dalla sonda, in modo da tenere sotto controllo batteria, alimentazione dei sottosistemi, altitudine e direzione. La comunicazione tra Al-Amal e il centro di controllo di terra avviene grazie al Deep Space Network della NASA. La missione procede secondo i piani stabiliti. Finora sono state superate alcune fasi delicate e non prive di rischi, dallo sganciamento del razzo di lancio, all’eliminazione degli schermi protettivi dalla punta del cono che, una volta caduti, hanno esposto per la prima volta la sonda allo spazio. Scopriamo di più sulla missione spaziale degli Emirati Arabi Uniti e sulla sonda Al-Amal. Continua a leggere

Emirati e Cina, vaccino anti-covid

Il primo vaccino inattivato contro il coronavirus inizia la sperimentazione su volontari ad Abu Dhabi. È il primo riconosciuto a livello internazionale, iscritto per la fase 3 degli studi clinici dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tra i volontari partecipa anche lo sceicco Abdullah bin Mohammed Al Hamed, Presidente del Dipartimento della Salute della capitale emiratina. Seconda personalità ad offrirsi volontaria per la profilassi, Jamal Al Kaab, il medico che sovrintende i trial clinici che ricopre anche la carica di sottosegretario del Dipartimento della Salute di Abu Dhabi.

La realizzazione di questo vaccino, per il quale presto verrà lanciato un sito web dedicato per la registrazione dei volontari pronti a partecipare ai test, fa parte degli sforzi e delle risorse stanziati dagli Emirati Arabi Uniti per combattere, su scala globale, la pandemia di coronavirus e trovare una cura. Un traguardo importante che mette in luce gli elevati standard raggiunti nell’ambito della ricerca medico-scientifica e dello sviluppo. Scopriamo di più sulla vaccinazione, su chi potrà partecipare alla sperimentazione e sul numero di casi di COVID-19 registrati finora negli Emirati.  Continua a leggere