Qualità della vita al top? Vienna e Dubai sono la risposta. Ma cosa accomuna due città così diverse? Entrambe dominano da molti anni, con posizioni non comparabili, la classifica delle città più vivibili del mondo redatta dalla società di consulenza americana Mercer. Una graduatoria che considera 231 tra le principali città del pianeta.
Vienna, con il suo primo posto, trionfa a livello mondiale per il decimo anno consecutivo. Dubai, invece, si conferma per sette anni di fila prima delle città del Medio Oriente.
La loro capacità di offrire un ambiente ospitale, confortevole, sicuro e stabile a chi le abita, le fa primeggiare e le rende attrattive come destinazione per gli espatriati. I parametri tenuti in considerazione da Mercer per stilare la classifica sono 39, raggruppati in 10 categorie e tiene conto dei sondaggi fatti tra gli expat di tutto il mondo. Si spazia dal contesto politico, sociale ed economico, ai servizi pubblici, sanitari, educativi e trasporti. Sono inclusi anche mercato immobiliare, intrattenimento, prezzi dei beni di consumo, ambiente e verde urbano. Scopriamo insieme la top ten, cosa renda unica Vienna, le particolarità di Dubai, come si siano piazzate le città italiane e molte altre curiosità.
La vecchia Europa salda al comando
Osservando la classifica di Mercer balza subito agli occhi che le prime dieci posizioni sono praticamente dominio assoluto dell’Europa. Uniche eccezioni Vancouver e Auckland, entrambe giunte in terza posizione, a pari merito con Monaco. Zurigo occupa il secondo posto, mentre altre due città svizzere, Ginevra e Basilea, sono in nona e decima posizione. La Germania fa la parte del leone, con tre città saldamente confermate nella top ten: Monaco, terza, Düsseldorf e Frankfurt, rispettivamente sesta e settima. Però non c’è traccia della capitale tedesca tra le prime dieci. Per trovare Berlino occorre andare al tredicesimo posto. La capitale danese, Copenhagen, è ottava. Undicesime a pari merito Amsterdam e Sydney. Sempre ultima Baghdad, malgrado gli sforzi compiuti per migliorare la qualità della propria sanità e la sicurezza. La capitale irachena è preceduta da Bangui (Repubblica Centro Africana), Sana’a (Yemen), Port au Prince (Haiti), rispettivamente penultima, terzultima e quartultima. 225esima Damasco.
Vienna, perché è così speciale?
Vienna primeggia per la sua stabilità politica e per l’affidabilità del proprio sistema sociale. Alto anche il punteggio relativo ai servizi sanitari, alle offerte culturali e di intrattenimento e per la forte presenza di prestigiose scuole internazionali.
La sicurezza, il basso tasso di criminalità, l’efficienza delle forze dell’ordine e dei servizi, l’alto livello dell’offerta immobiliare, sia nelle aree centrali, sia in quelle più periferiche, contribuiscono a rendere Vienna la migliore città del mondo per qualità della vita.
Grande la soddisfazione del sindaco Michael Ludwig (SPÖ) che non intende cullarsi sugli allori.
La città, dice Ludwig a Der Standard, continua a lavorare per i suoi cittadini, senza guardare alle loro origini, per offrire a tutti alti standard di vivibilità.
Essere primi nella classifica Mercer è un biglietto da visita che rende la capitale austriaca una destinazione ambita per il business.
Dubai surclassa le rivali mediorientali
La regina del Medio Oriente è Dubai, con la sua 74esima posizione. La capitale emiratina, Abu Dhabi, è 78esima e seconda nell’area mediorientale.
Dubai si conferma per il settimo anno di seguito la città con la qualità della vita più alta della regione. Molti gli investimenti infrastrutturali fatti negli ultimi 10 anni, nella sua sicurezza e stabilità.
Dubai e Abu Dhabi attraggono sempre più investimenti stranieri e diventano sempre più destinazioni preferite dagli espatriati che vi si trasferiscono volentieri.
Notevole il livello dei servizi sanitari, pubblici, educativi. Sempre più sofisticata e di qualità anche l’offerta di intrattenimento.
Fondamentali per investimenti di capitali stranieri la stabilità politica ed economica degli Emirati Arabi Uniti. Condivide il 74esimo posto con Dubai la capitale slovena Ljubljana.
Che fine hanno fatto le città italiane?
Prima di incontrare una città italiana si deve scorrere fino al 41esimo posto, dove troviamo Milano.
Una posizione che divide a pari merito con Londra.
Il capoluogo lombardo batte Barcellona (43esima), New York (44esima), Madrid (46esima), Tokyo (49esima), Chicago (49esima) e Washington (53esima).
Battono Milano città come Singapore (25esima), Bruxelles (28esima), San Francisco (34esima), Boston (36esima).
Sempre più alte in classifica rispetto al capoluogo lombardo anche Lisbona (37esima), Parigi (39esima) e Lione (40esima).
Al 56esimo posto si piazza Roma, surclassata da quasi tutte le principali capitali europee.
Piccola soddisfazione per la città eterna aver battuto di un soffio la giapponese Osaka (58esima), Houston, Los Angeles e Miami, tutte pari merito in 66esima posizione.
Curiosità in classifica
Hong Kong occupa il 71esimo posto, Taipei l’84esimo, Kuala Lumpur l’85esimo.
Troviamo Shanghai in 103esima posizione, la capitale cinese Pechino alla 120esima.
Più distanziata la città del design e della tecnologia Shenzhen in 132esima posizione.
Al 130esimo posto c’è Istanbul. Soltanto 133esima Bangkok che comunque si piazza meglio di Jakarta (142esima) e Mosca (167esima).