Kiera Chaplin, nipote del grande Charlie Chaplin, ha illuminato con la sua presenza la Vienna Fashion Week 2018. L’apparizione in passerella della top model e attrice britannica, ha trasformato in uno spettacolo unico la sfilata di punta di tutta la settimana della moda viennese, quella della stilista Anelia Peschev. Con indosso l’abito da sera da sogno della fashion designer di origini bulgare, ma viennese di adozione, Kiera è sembrata quasi una visione celestiale.
Un trionfo la serata di Anelia Peschev che nella decima edizione della Vienna Fashion Week ha festeggiato i 10 anni dalla nascita della sua casa di moda. Una collezione che ridefinisce il concetto di dea, secondo canoni contemporanei. La donna di Anelia Peschev è immersa nella sua contemporaneità, mostrando senza esitazione i suoi molti ruoli e la sua sfaccettata personalità.
Le creazioni primavera estate 2019 sono all’insegna dei colori: blu, turchese, verde menta, rosso brillante, giallo e bianco. Tagli sartoriali, morbidi drappeggi, tessuti di manifattura italiana, operati, ricamati, con oro e argento nella trama. Abiti che esaltano le forme e trasformano chi li indossa in divinità da venerare.
Ho incontrato e intervistato Kiera Chaplin, che mi ha raccontato non solo della sua passione per la moda e le passerelle e per la recitazione, ma anche dei suoi nuovi progetti che la vedono impegnata sia sul fronte creativo, sia nella diffusione a livello mondiale dell’eredità del nonno, riconosciuto universalmente come personaggio cardine della storia dell’industria cinematografica. Ecco la mia chiacchierata con Kiera Chaplin.
Vienna, la moda, le sfilate
Fascino, magnetismo e simpatia emanano dal suo volto luminoso come un’aura potente e notevole è la somiglianza con il nonno Charlie Chaplin.
È la tua prima volta alla Vienna Fashion Week? “Sono già stata alla Vienna Fashion Week, ma sempre come spettatrice. Questa è la prima volta che sfilerò in passerella -mi dice Kiera Chaplin con lo sguardo raggiante e con un sorriso che non lascia spazio a dubbi- Sono molto eccitata e contenta. A dire il vero non sono solita fare più molte sfilate, mi riservo di partecipare solo in caso di occasioni speciali. E quella di Anelia è un’occasione speciale, per lei sono felicissima di sfilare. Poi si festeggia il decimo anniversario della sua casa di moda, nella decima edizione della Fashion Week viennese, quindi tutta la situazione è fuori dall’ordinario, sono davvero entusiasta di essere qui”.
Ti piacciono le creazioni di Anelia Peschev? “È una collezione meravigliosa, adoro il suo stile e mi piace molto come i suoi abiti cadono bene sul mio corpo”. Il vestito che Kiera ha indossato è un abito da sera da sogno: bianco, in tessuto operato, con ramage di fiori, senza spalline, con un’ampia scollatura asimmetrica, che mette in evidenza il generoso décolleté di Kiera Chaplin.
Cosa ne pensi di Vienna e degli stilisti austriaci? “Vienna è una città così magica che riesce a dare una straordinaria ispirazione -mi racconta Kiera- C’è molta creatività e ci si possono trovare dalle cose classiche a quelle più eccentriche. Direi che c’è un mix di tradizione e innovazione. È un posto fantastico, ci sono molto fermento ed energia creativa”.
Il Chaplin Award sbarca in Cina
Quali sono i progetti ai quali stai lavorando e per i quali hai quasi del tutto smesso di calcare le passerelle internazionali? “Sono molto impegnata con tanti progetti. Una novità è rappresentata da un Chaplin Award che stiamo per lanciare in Cina, un’iniziativa alla quale tengo molto -dice Kiera- Sto anche collaborando con un’amica al lancio di una linea di borse e una di orologi. Poi c’è la produzione di programmi tv e film. Insomma, ho molti progetti diversi che mi tengono molto impegnata e ormai un po’ più lontana dalle passerelle”.
La moda comunque è una tua grande passione, come mai l’hai un po’ abbandonata? “Mi diverte molto sfilare, però mi piace altrettanto creare, creare qualcosa di mio -rilancia Kiera- Sono stata nel mondo della moda fin da quando avevo 16 anni, per ben vent’anni. Adesso ne ho 36, ad un certo punto credo che sia una necessità misurarsi con altre attività e costruire qualcosa”.
Chaplin, un cognome e un’eredità pesante
Come stai contribuendo alla diffusione dell’eredità professionale di tuo nonno? “Porto avanti il nome della famiglia Chaplin con il Chaplin magazine, con una serie di premi per registi e attori che tengono viva la memoria di mio nonno Charlie Chaplin -risponde Kiera- Il Chaplin Award si svolge a New York da 46 anni e tra non molto, come ti ho già accennato, ce ne sarà una versione gemella in Cina”.
“La versione cinese del premio Chaplin nasce proprio dalla mia idea di espandere questa eredità aprendo l’esperienza ad altri territori -mi spiega Kiera- La Cina ha una sua solida industria cinematografica ed è giusto che attori, registi e talenti cinesi trovino il giusto riconoscimento. L’India ha Bollywood, con la sua fiorente realtà di produzione di film, quindi non escludo che dopo la Cina il premio non si possa sbarcare anche in India, e poi magari in Russia e Sud America”.
10 anni del brand Anelia Peschev
“Ho iniziato a fare la stilista a Vienna 10 anni fa e festeggio i 10 anni dell’attività del mio brand proprio nei dieci anni della Vienna Fashion Week” mi racconta Anelia Peschev, nata a Sofia ma che ha trascorso a Vienna trent’anni della sua vita.
Per lei la moda è tutto, è la sua vita e in questa industria ha investito molto, anche in termini di studio e formazione: “Ho studiato economia, prendendo un master in scienze economiche, poi ho fatto la modella per una decina d’anni. Ho anche collaborato come assistente con uno degli stilisti della New York Fashion Week per otto anni. La moda mi ha sempre affascinato ed è per questo che ho frequentato anche seminari e corsi. Adoro la moda, è la mia vita, mi diverto e credo molto in questa professione”.
Bulgara di origini, ma viennese di adozione, Anelia Peschev non rinnega nessuna delle sue componenti culturali: “Si può dire che io sia vissuta più in Austria che non in Bulgaria, ma ovviamente amo entrambi i Paesi ed è bello per me riuscire a mescolare entrambe le culture anche nel lavoro che faccio. Vienna è la mia casa, il luogo in cui sono cresciuta e maturata. Sofia è la città in cui sono nata e a cui sono comunque legata da un grande affetto”.
L’Italia, fonte d’ispirazione continua
Le sue creazioni sono sempre molto elaborate e costruite, anche quando le stoffe sono sete impalpabili. In genere, però, preferisce tessuti operati, broccati, ricchi ricami, stoffe che riescono a creare architetture e piccole sculture.
Ecco perché sceglie sempre materiali e stoffe di manifattura italiana, anche perché grande è l’ispirazione che da sempre le hanno dato alcuni tra i più grandi stilisti italiani: “Sono molti gli stilisti italiani che hanno ispirato il mio lavoro come fashion designer. Gianni Versace mi è sempre piaciuto, fin da quando ero giovanissima. Mi hanno sempre affascinato le creazioni di Valentino e poi ho avuto anche il privilegio di incontrare Giorgio Armani, una personalità straordinaria, un maestro inarrivabile”.