Il ballo della destra fa discutere

La stagione dei balli viennesi è nel pieno del suo fitto calendario. Eppure nessuno come l’Akademikerball (Ballo degli Accademici), legato all’FPÖ e all’ambiente delle confraternite universitarie dell’ultradestra, ha lasciato un così lungo strascico di polemiche. Innanzitutto le dimostrazioni organizzate dagli ambienti di sinistra per protesta contro il ballo. Poi il video della polizia, che ha fatto discutere i media austriaci sull’opportunità, o meno di tale documentario postato su YouTube. E ancora la proposta del Ministro dell’Interno Wolfgang Sobotka di riformare le regole delle manifestazioni di piazza, che ha suscitato clamore e che su qualche quotidiano e secondo alcuni esperti sarebbe stata persino definita incostituzionale. A dire il vero ogni anno, in occasione dell’Akademikerball, si scatenano folle di manifestanti che esprimono dissenso e slogan contro l’FPÖ. Un copione già visto più volte, ma che quest’anno ha raggiunto proporzioni senza precedenti. Per arginare le proteste, con ben tre dimostrazioni previste nello stesso pomeriggio, con la partecipazione di oltre 2.000 dimostranti, il dispiegamento della polizia è stato imponente. 2.800 uomini, arrivati da 6 dei 9 Stati federali austriaci, più una massiccia presenza anche di unità WEGA (Wiener Einsatzgruppe Alarmabteilung), le forze speciali antisommossa.

LPD W/Thomas Cerny

Tantissimi i mezzi e i cellulari muniti anche di computer, tablet e apparecchiature fotografiche, per effettuare controlli ed eventuali procedure di arresto. Un perimetro blindato con transenne e cordoni formati da decine e decine di poliziotti, molti dei quali attrezzati per fronteggiare emergenze, con elmetto e scudo, anche attorno alla Hofburg, il palazzo imperiale, che ospita l’Akademikerball.

L’accesso era consentito solo agli invitati del ballo, ai residenti, ai giornalisti accreditati. Obiettivo: far svolgere le manifestazioni dei contestatori in modo pacifico e ordinato fino al raduno finale a Stephansplatz; consentire al ballo di svolgersi senza difficoltà, facendo arrivare a destinazione i 2.100 invitati; evitare disordini e scontri tra simpatizzanti di opposte fazioni. 

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Twitter e filmati

La polizia ha garantito un flusso di informazioni continuamente aggiornato su Twitter e un servizio di videocamere in azione per filmare materiale utile alla realizzazione del discusso video, diffuso dalla “Polizei-TV”, il canale YouTube della Polizia, a partire dal giorno successivo al ballo.

Operazione trasparenza, o marketing 2.0?

Il breve documentario, sui sette minuti, montato e post-prodotto in modo professionale, inizia con una musica dai toni drammatici. All’interno anche le interviste al Presidente della Polizia Gerhard Pürstl, un comandante delle forze WEGA e altri capi di diverse unità.

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Per la Polizia si è trattato di un’opportunità per operare con trasparenza, per spiegare il proprio lavoro con un linguaggio giornalistico, per fornire informazioni alla stampa e non solo. Da più parti, però, sui media austriaci sono arrivate molte critiche al filmato, giudicato come un’occasione per farsi pubblicità, per mettere in atto una sorta di marketing 2.0.

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Un video da migliaia di click

Nel video che la polizia ha diffuso nel proprio canale YouTube, “Polizei-TV”, si può vedere tutto il lavoro preparatorio.

Screen Shot

Vengono documentati dal transennamento del perimetro blindato, alla formazione dei cordoni, fino alle fasi di contenimento della protesta.

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Il percorso dei manifestanti che scandiscono slogan e sventolano striscioni, l’arrivo a Stephansplatz, luogo di conclusione della dimostrazione, i volti dei manifestanti pixelati in caso di inquadrature più strette. 

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Tutto inframezzato dalle interviste e con una voce narrante che sulle immagini spiega e fornisce dettagli. Pürstl in persona ha supervisionato quello e altri video postati nel canale YouTube della polizia, facendo la funzione di direttore editoriale.

Screen Shot

Domenica il video aveva quasi totalizzato 5.000 visualizzazioni, adesso dopo 3 giorni, ne ha raggiunte oltre 39.155. E forse, grazie all’acceso dibattito sui media, sono aumentati sensibilmente visibilità e numero di click.

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Sobotka e la proposta di limitare le dimostrazioni

Ha fatto discutere anche la proposta del Ministro dell’Interno Wolfgang Sobotka di porre una modifica all’attuale legge che limiti le manifestazioni di piazza. Secondo Sobotka le dimostrazioni dovrebbero essere proibite se vengono minacciati gli interessi di business. Inoltre dovrebbe essere istituita una figura che risponda e sia responsabile di eventuali danni, una sorta di “manager della manifestazione”. Nessuna restrizione al diritto di protestare ed esprimere le proprie opinioni liberamente, ma per il Ministro occorre ridefinire il significato stesso di assembramento di persone, con la possibilità di vietare alcune dimostrazioni previste a certe ore e in determinati luoghi. Una proposta che ha avuto il plauso dell’FPÖ, ma che non viene ben vista dai Neos che la considerano un  tentativo di oltrepassare i limiti. Hanno promesso battaglia a suon di petizioni varie organizzazioni, mentre per alcuni esperti molti punti non sarebbero costituzionali.

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Arrivare al ballo, un percorso a ostacoli

All’Akademikerball c’erano tutti coloro che contano nell’FPÖ, tranne il suo leader carismatico Heinz-Christian Strache, unico grande assente. A Norbert Hofer, il numero due del Partito della Libertà, il compito di aprire la serata con un discorso introduttivo. Secondo quanto pubblicato dal Kurier arrivare all’Akademikerball per un inviato non era affatto semplice. Acconciatura, abito e accessori giusti sono l’ultimo dei problemi da affrontare.

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Già al momento della prenotazione del taxi iniziano le prime difficoltà, con la signorina del call center che chiede se si sia realmente in possesso degli inviti, altrimenti niente corsa. I controlli della polizia, infatti, avvengono per ben due volte prima di raggiungere la sospirata meta, il palazzo imperiale, e in entrambi i casi devono essere esibiti i cartoncini.

Hofer trionfatore della serata

Prima entrano le Burschenschaften, le confraternite universitarie, con le loro bandiere e poi è il momento di apertura, con le note del Kaiserhymne. Poi dopo il benvenuto, è la volta del discorso di Hofer, acclamato da un tifo da stadio e applausi.

Il protocollo segue lo schema di tutti i balli viennesi. A distinguerlo dagli altri la presenza di moltissimi membri delle confraternite austriache e tedesche, con indosso i cappellini colorati e le caratteristiche fasce di colore oro, rosso e nero.

Da registrare il tentativo di alcuni attivisti di entrare nelle sale della Hofburg.