Arte sotto i riflettori a Vienna

La Viennacontemporary cambia pelle. Dimensioni più ridotte a vantaggio di qualità, impegno sociale, rafforzamento dei legami con l’Est Europa. L’edizione di quest’anno ha attratto oltre 10mila tra visitatori, collezionisti e appassionati; 62 gallerie internazionali provenienti da 17 Paesi, per un totale di 195 artisti. L’abbandono della periferia, il recupero delle istanze originarie, il riposizionamento come organizzazione no-profit, un board rinnovato e l’uscita di scena dell’azionista di maggioranza Dimitry Aksenov, immobiliarista russo di Novosibirsk che possedeva una partecipazione del 70%, segnano una netta discontinuità con il passato.

La connessione con il cuore della città è di per sé una dichiarazione d’intenti. Scegliendo la sede neo-rinascimentale del Kursalon Wien la fiera d’arte più importante dell’Austria e tra le principali del circuito mondiale, manifesta la precisa volontà di voler far parte del tessuto urbano, della società civile, diventando essa stessa centro propulsore di nuove tendenze, mercato emergente, luogo di inclusione in cui far crescere giovani talenti, come sottolinea nel suo discorso d’apertura Boris Marte, membro del Consiglio della Viennacontemporary e CEO di Erste Foundation. Questa necessità di tornare all’essenza si estrinseca anche nell’impegno politico espresso dallo “Statement Ukraine” una sezione interamente dedicata all’Ucraina alla Weissehaus. Un impegno civile che si riflette nell’arte perché è impossibile ignorare un conflitto così sanguinoso che dilania il cuore dell’Europa, seminando morte, distruzione, insicurezza. Uno sguardo sull’Europa e sul mondo, con un chiaro obiettivo di internazionalizzare Vienna e l’Austria come luoghi privilegiati per l’arte contemporanea, come mette in evidenza nel suo intervento introduttivo l’Amministratore Delegato Markus Huber. Scopriamo di più sulle strategie e la visione che animano il nuovo corso della Viennacontemporary.  Continua a leggere



Vienna Contemporary: molti mercanti d’arte alla fiera dell’Est

Vienna Contemporary, la fiera d’arte più attesa dell’anno ha aperto i battenti. Cinque intensissimi giorni, nei quali saranno protagoniste tutte le tendenze artistiche contemporanee. Si spazia dalla pittura alla scultura, dalla video-arte alle installazioni, talvolta fatte solo di suoni. 112 gallerie d’arte, provenienti da 28 Paesi diversi, per un totale di 513 artisti presenti. Pubblico pagante, mercanti d’arte e collezionisti si incontrano per scoprire nuovi talenti, giunti soprattutto dai Paesi di Centro ed Est Europa. Un’occasione preziosa per la capitale austriaca di ritagliarsi un ruolo sempre più importante a livello europeo.

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Una passerella per capire meglio il mondo dell’arte, anche grazie a un fitto programma di dibattiti e incontri. Una preziosa opportunità per Vienna di consolidare le proprie ambizioni a trasformarsi in centro propulsore del mercato dell’arte, nel cuore dell’EuropaContinua a leggere