Vienna: moda trendy, tra colori e motivi etno-chic

Siamo nel pieno della settimana della moda. Per 7 giorni, intensissimi, Vienna diventa il centro propulsore delle nuove tendenze fashion. Dominano colori vivacissimi, declinati in tutte le possibili gamme cromatiche, abbinati a motivi etnici, rivisitati in chiave chic. Tanti i dettagli che potrebbero diventare un must nella primavera-estate 2017, persino il trucco dei modelli che hanno sfilato per la giovane stilista Barbara Alli, una delle figure più interessanti viste in questi giorni. Barbara è nata in Ghana, ma è cresciuta in Nigeria. È arrivata a Vienna nel 2004, a soli 22 anni. Ha iniziato come designer di accessori, per poi lanciare un anno fa la sua linea di abbigliamento, Handmade Story.

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Il suo è uno stile personalissimo, che tiene conto delle sue origini africane, restituendo in chiave etnica oggetti e abiti tradizionali, che si trasformano così in piccoli capolavori, in veri pezzi unici. Elementi occidentali e linee europee, coesistono con motivi tribali e tessuti fabbricati in Nigeria, Ghana, o in Est Africa.  Continua a leggere



Rifiuti: Roma lancia SOS all’Austria

Il problema dei rifiuti a Roma è tutt’altro che risolto. Così a smaltire il pattume della capitale, in parte potrebbe essere anche l’Austria. Spazzatura, incuria, degrado, continuano a soffocare la capitale d’Italia, al pari delle polemiche che sembrano travolgere quotidianamente il sindaco Virginia Raggi e la sua squadra. Nell’occhio del ciclone l’assessore all’Ambiente Paola Muraro, l’unica esperta in materia nella giunta capitolina, che proprio di rifiuti si dovrebbe occupare, ma che al contrario, nella bufera che agita M5S, Direttorio e mini-Direttorio, sembra al contrario presa soprattutto dalle sue vicende giudiziarie. In questo clima incandescente è quasi passata inosservata la notizia che per risolvere i problemi della “monnezza” romana potrebbero venire in aiuto Germania e Austria.

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70.000 tonnellate di immondizia in un anno, da smaltire sul territorio austriaco, trasportate con treni speciali”, su base settimanale, come dichiara un portavoce del Ministero Federale dell’Ambiente. Altre 50.000 tonnellate potrebbero, invece, attraversare l’Austria per essere poi trattate in Germania.  Continua a leggere



Burkini vs bikini? Vienna contro il bando francese

Burkini o bikini? No, non scriverò pro o contro il burkini. Non darò un contributo tardivo al dibattito più infuocato dell’estate 2016. Eppure il primo luglio, un mese e mezzo prima che in Costa Azzurra, a Hainfeld, cittadina della Bassa Austria, è entrato in vigore il bando del burkini in una piscina pubblica, per decreto del consiglio comunale. Una mozione proposta dal consigliere Peter Terzer, dell’FPÖ, il Partito della Libertà. A chi frequenti la piscina comunale di Hainfeld si impone il rispetto dell’uso di indumenti appropriati, in linea con i necessari criteri igienici. Queste le motivazioni addotte dall’amministrazione, presieduta dal sindaco dell’SPÖ Albert Pitterle. Sono norme in essere da decenni, sembra che abbia dichiarato il primo cittadino di Hainfeld alla stampa locale, aggiungendo anche che nessuna polemica è stata sollevata a fronte del divieto.

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Nel frattempo in Francia il Consiglio di Stato sospende la norma anti-burkini a Villeneuve-Loubet, comune vicino a Nizza, perché lesivo delle libertà fondamentali. E l’Onu condanna il bando imposto in Francia, perché discrimina i musulmani. In questo scenario, a Vienna, proprio qualche giorno fa, ha preso vita una manifestazione di protesta contro la proibizione del burkini imposta sulle spiagge francesi. Al motto di “Wir schwimmen wie es uns gefällt” (Noi nuotiamo come ci piace), un invito affinché ognuno sia libero di fare ciò che gli pare, donne musulmane, velate e non, donne non musulmane e uomini, si sono ritrovati lungo le sponde del Donau Kanal per opporsi a quella che ritengono un’inaccettabile prevaricazione da parte dello stato francese.  Continua a leggere



Vienna d’estate

Trascorrere l’estate a Vienna può riservare piacevoli sorprese. Ecco alcuni suggerimenti su dove andare e come trovare refrigerio dalla calura estiva. La città è un trionfo di bar e locali con tavolini all’aperto. Tanto che lo stesso Donau Kanal si trasforma in una delle maggiori attrazioni della città con bar più o meno di tendenza e vere e proprie spiagge che sembrano ricreare la tipica atmosfera delle località balneari.

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Ombrelloni, sdraio, lettini, tavoli all’aperto per prendersi una bibita gelata, o rosolarsi al sole. Una piccola magia che fa cambiare pelle a un’area urbana, rendendola simile a un suggestivo luogo di vacanza. Il mare, o quasi, in città.  Continua a leggere



Da Vienna una ricetta contro Zika

Nei dintorni di Vienna, a Seibersdorf, c’è l’avanzatissimo laboratorio dell’AIEA (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). Al suo interno studiosi e scienziati lavorano per mettere a punto un metodo denominato SIT, la tecnica di sterilizzazione degli insetti. Un modo biologico, amico dell’ambiente, che si serve dell’energia atomica per combattere gradualmente Zika, agendo sul vettore responsabile della diffusione del pericoloso virus: la zanzara Aedes Aegypti. Sono riuscita a visitare questo centro di ricerca, dove non è così facile entrare.

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Protetto, controllato, nel laboratorio vigono elevate misure di sicurezza anche per i visitatori. Molti gli ambienti che filtrano ogni passaggio, fino a raggiungere il cuore pulsante del centro. Un settore che riproduce il microclima più adatto al prosperare delle zanzare. Un caldo umido ai limiti del sopportabile. Entrando vengo subito investita da un’aria irrespirabile. Il tasso di umidità è altissimo, l’odore sgradevole. Mi chiedo come facciano tecnici e scienziati a prendersi cura di larve e insetti in un contesto tutt’altro che ospitale, trascorrendo qui molte ore della loro giornata.  Continua a leggere



Un selfie con Ai Weiwei

La prima volta che ho incontrato Ai Weiwei stavo andando a vedere F Lotus, l’installazione dei giubbotti salvagente trasformati in loti galleggianti. Il caso ha voluto che ci trovassimo proprio in quel momento. Era assieme alla sua famiglia e al suo staff. Mi sono presentata, ci siamo salutati con un lieve inchino, accennando un sorriso. Volevo chiedergli se potevo fotografarlo, anche se eravamo distanti qualche centinaio di metri dalla sua opera. Lui sorride, poi gentilmente mi prende di mano l’Iphone, mi viene vicino, si mette in posa con il suo solito sguardo curioso, vivace e scatta più volte per essere sicuro di catturare al meglio l’istante. Poche parole, ma tanta grazia e poesia in quell’incontro. Lo ringrazio, gli dico che ci vedremo ancora il giorno dopo per il vernissage della sua personale viennese Translocation – Transformation. Poi mi dirigo verso il laghetto del Belvedere.

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Così un’afosa giornata di luglio, dal tempo incerto, si trasforma in un evento memorabile. Anch’io come il grande artista cinese sono un’appassionata di social media. Entusiasta per l’incontro fortuito, pubblico immediatamente lo scatto ovunque: su Facebook, Instagram e Twitter. Si tratta di questo selfie che vedete. Una foto d’artista, un’opera d’arte essa stessa, perché a scattarlo è stato Ai Weiwei. E artistici siamo entrambi, ritratti in quell’attimo. Lui che ha fatto di se stesso un’icona, un’opera d’arte vivente, un manifesto della sua idea di arte che lasci un segno nella società, che aiuti a cambiare il mondo, rendendolo un posto migliore; io che di lui sto scrivendo. Per me un incontro che ha il sapore dell’unicità. Per Ai solo uno dei mille volti, che smemoreranno in un tempo breve.  Continua a leggere



Combattere l’ISIS via web

L’attacco a Dacca in Bangladesh e le bombe a Baghdad, che hanno ucciso più di 200 persone in Iraq facendo strage di bambini e donne, dimostrano che la guerra dichiarata dai terroristi islamici è planetaria. La paura e la scia di sangue seminati dall’ISIS non conoscono confini. Il teatro del conflitto è mondiale. Il commando del Jmb (il gruppo Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh), che ha agito all’Holey Artisan Bakery, ha ucciso 20 persone. Nove vittime erano italiane. Un macabro spettacolo che non solo ha lo scopo di spaventare il mondo, mandando in corto circuito la normale vita di ogni giorno, ma serve anche a motivare i militanti, a ridare vigore all’organizzazione, in tutte le sue ramificazioni. Se tutti questi attentati hanno anche l’obiettivo di diffondere terrore nel mondo e irretire nuovi adepti, la propaganda del terrorismo islamico corre veloce sul web. Vengono adoperati tutti i social media per fare proselitismo, per allargare la sfera d’influenza, per svegliare cellule in sonno o singoli zombie, per aizzare pericolosissimi cani sciolti.

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Ed è proprio per iniziare a combattere l’ISIS e Al Qaeda sul loro stesso terreno, quello della propaganda su internet, che il Prof. Rüdiger Lohlker, della Facoltà di Studi Orientali dell’Università di Vienna, ha dato inizio a un progetto di contro-propaganda, che sfrutta il web e punta a contrastare un assunto fondamentale: che l’ISIS rappresenti la vera interpretazione dell’Islam, che siano i soli ad essere i veri musulmaniContinua a leggere



Hyperloop: altro che teletrasporto!

Fantascientifico, quasi come il teletrasporto di Star Trek. Più appassionante delle autovetture che si guidano da sole. Il futuro della mobilità si chiama Hyperloop, una tecnologia rivoluzionaria che renderà possibile viaggiare da Vienna a Bratislava tra i 7 e i 9 minuti, invece degli attuali 60. Hyperloop non è un treno, ma un tubo pneumatico ad alto contenuto tecnologico. Al suo interno c’è il vuoto e capsule pressurizzate si spostano a velocità che possono toccare punte di 1.223 km/h, grazie a un sistema di levitazione che sfrutta il magnetismo passivo, attivato elettricamente. Un nuovo e futuristico modo per spostarsi, Hyperloop, amico dell’ambiente e anche molto sicuro.

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Un tedesco e un italiano con la loro società Hyperloop Transportation Technology (HTT), stanno lavorando per rendere questo mezzo di trasporto una realtà. Il primo prototipo, un percorso lungo 8 km, vedrà la luce in California, a Quay Valley. “Da quando avremo i permessi per iniziare a costruire, che aspettiamo da un giorno all’altro -mi racconta Bibop Gresta, Chief Operating Officer di HTT- trascorreranno 38 mesi per avere a bordo il primo passeggero. Quindi parliamo del 2019. Manca pochissimo. Praticamente un attimo”.  Continua a leggere



Stefano Benni: un bolognese a Vienna

Un bolognese a Vienna, città algida e fané, nel cuore della Mitteleuropa. Un bolognese d’eccezione, Stefano Benni, che arriva nella capitale austriaca e porta con sé il buonumore, il sole mediterraneo, l’energia travolgente della quale sono intrisi molti dei suoi romanzi. Scrittore e poeta, ma anche umorista, sceneggiatore e giornalista, Benni, ha incontrato con grande generosità i suoi lettori, nella libreria Hartliebs Bücher di Porzellangasse prima, e poi all’Istituto Italiano di Cultura. Incontri durati a lungo con il suo pubblico, accorso numeroso, per parlare dei suoi romanzi, delle sue poesie, ma anche di letteratura e scrittura in generale.

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Nella sua intensissima due-giorni viennese, ecco il frutto della nostra piacevole chiacchierata.  Continua a leggere



La casa degli italiani

Nel centro storico di Vienna la Minoritenkirche non è solo una delle chiese più antiche della città (la prima pietra fu posta nel 1276), ma anche il cuore pulsante della comunità italiana. Quest’anno si celebrano molti anniversari legati alla chiesa e alla Congregazione Italiana. Un anno denso di festeggiamenti e ricorrenze importanti: dai 230 anni di attività della Minoritenkirche, ai 232 anni dalla firma dell’editto imperiale di Giuseppe II d’Asburgo con cui la chiesa venne formalmente donata alla Congregazione Italiana. E ancora dai 391 anni della nascita della stessa congregazione ad opera del gesuita Guglielmo Lamormaini, professore dell’Università di Vienna e confessore dell’Imperatore Ferdinando II, il 5 agosto del 1625, ai 390 anni dall’avvio delle attività della congregazione, iniziate nel 1626.

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Una non-stop di celebrazioni per tutto il 2016, con un susseguirsi di Messe cantate, concerti, eventi che coinvolgeranno gli italiani residenti a Vienna e i tanti turisti che partecipano sempre numerosi.  Continua a leggere