Vienna, a tutta fashion

Vienna è in pieno fermento per la Fashion Week. Il MuseumsQuartier è stato trasformato nella cittadella della moda, affollata di designer, creativi, imprenditori, fotografi, modelle e fashion victim. Tra show-room e mostre, sfilate e party, l’attenzione è tutta puntata sulle nuove tendenze, che arrivano da stilisti di tutto il mondo.

L’apertura è avvenuta in grande stile, con la presenza di Malan Breton, designer di moda americano nato a Taipei, quasi newyorkese di adozione, che vanta tra le proprie clienti nomi illustri come Kylie Minogue, Celine Dion e Linda Evangelista. Breton ha portato il fasto e l’opulenza dei suoi abiti giocati tutti sullo sfavillio dei lustrini, dei ricami preziosi e delle trasparenze, e ha dettato la sua visione della bellezza e dell’eleganza, sempre ispirandosi alla sua Taiwan

Nel turbinio degli show, un ciclo continuo con avvicendamenti di ora in ora, hanno catturato la mia attenzione tre marchi che portano istanze di Paesi diversi, la fantasia e l’eclettismo della romena Smaranda Almasan; l’originale alchimia tra scienza e magia portata avanti da Dominique Raffa e dalla sua etichetta viennese R!; l’innovativo stilista brasiliano Lui Iarocheski, che con un brand di nicchia coniuga creatività, lusso e avanguardia, ridefinendo con la sua collezione i confini della moda maschile. Vediamo insieme elementi e abiti che fanno tendenza, dalla donna in jumpsuit, all’uomo con indosso pantaloni mai visti prima

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Franca Sozzani, la moda, Vienna

Franca Sozzani l’ho incontrata alcuni mesi fa in primavera inoltrata, a Vienna, a uno degli eventi più di tendenza della moda, legato a L’Uomo Vogue. Si trattava dell’inaugurazione di un negozio di abiti maschili, Slowear, un marchio vanto del Made in Italy. Era presente tutta la crème de la crème della capitale austriaca. Lei, Franca Sozzani, la signora della moda italiana, era l’ospite d’onore. È arrivata in ritardo, perché le vere prime donne sono così, si fanno sempre aspettare, e solo loro, in quel clima di attesa, sanno come alimentare tra gli astanti fantasie e sogni. Quando l’ho vista mi è sembrata diversa da come me l’aspettavo: gentile, affabile, sorridente, di un’eleganza innata, emanava un’aura quasi ieratica. I suoi capelli lunghi, sciolti, lo sguardo limpido e brillante, curiosa e disponibile. Tra abiti e capi di design, tra tessuti e dettagli dal sapore sartoriale, Franca Sozzani si muoveva con grazia, trovandosi perfettamente a suo agio. Forse nei suoi occhi traspariva un pizzico di malinconia, ma non tradiva in alcun modo l’essere malata.

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La festa era curata sin nei minimi particolari, dal cartoncino dell’invito alle vetrine, dal catering alla colonna sonora. Tutto era stato scelto sotto la supervisione della Sozzani: un dipinto, dove ogni pennellata non era stata disegnata per caso, ma aveva un suo senso profondo. Era così, perfezionista e rivoluzionaria, Franca Sozzani, nella direzione di Vogue Italia, come negli eventi moda satellite, capace di inanellare sempre un successo dietro l’altro, come ha ricordato anche Anna Wintour su Vogue. Una donna infaticabile, brillante, capace di scelte controverse, come traspare dal docufilm realizzato dal figlio Francesco Carrozzini: “Franca: Chaos and Creation“, presentato in anteprima all’ultimo Festival del Cinema di Venezia. Questa è l’intervista che mi ha rilasciato. Una chiacchierata amabile, che forse ho tenuto nel cassetto per troppi mesi.  Continua a leggere



La bella, la bestia, tatuaggi e mangiatori di fuoco

La Vienna Fashion Week si è chiusa, con una serie di sfilate che hanno lasciato il segno. Campeggia tra tutte quella della stilista Nikola Fechter assieme a suo fratello Georg, con la loro linea Masters of Dirt, un marchio austriaco che prende il nome dal famoso spettacolo di freestyle. Un gioco di contrasti, tra bellezza e bestialità, tra eleganza e stile aggressivo, tra abiti da sera sognanti e look dark. Indimenticabili i modelli della linea disegnata da Georg Fechter. Sono muscolosi, pieni di tatuaggi, tanto che alcuni hanno corpi quasi interamente istoriati, simili alla Jane Dow protagonista della serie tv americana Blindspot, ideata da Martin Gero.

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Un mix tra fascino selvaggio e cura per il dettaglio, con l’uso di materiali selezionati, come il cotone naturale e la viscosa. In questo esperimento mai provato prima, i due fratelli esprimono le loro visioni antitetiche del design di moda, con talento e creatività. Il fashion show si apre con le atmosfere musicali create live da un dj e una sexy mangiatrice di fuoco, con indosso un completino fetishContinua a leggere



Vienna: moda trendy, tra colori e motivi etno-chic

Siamo nel pieno della settimana della moda. Per 7 giorni, intensissimi, Vienna diventa il centro propulsore delle nuove tendenze fashion. Dominano colori vivacissimi, declinati in tutte le possibili gamme cromatiche, abbinati a motivi etnici, rivisitati in chiave chic. Tanti i dettagli che potrebbero diventare un must nella primavera-estate 2017, persino il trucco dei modelli che hanno sfilato per la giovane stilista Barbara Alli, una delle figure più interessanti viste in questi giorni. Barbara è nata in Ghana, ma è cresciuta in Nigeria. È arrivata a Vienna nel 2004, a soli 22 anni. Ha iniziato come designer di accessori, per poi lanciare un anno fa la sua linea di abbigliamento, Handmade Story.

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Il suo è uno stile personalissimo, che tiene conto delle sue origini africane, restituendo in chiave etnica oggetti e abiti tradizionali, che si trasformano così in piccoli capolavori, in veri pezzi unici. Elementi occidentali e linee europee, coesistono con motivi tribali e tessuti fabbricati in Nigeria, Ghana, o in Est Africa.  Continua a leggere



Vienna: il ballo della Croce Rossa tra rifugiati e le bellissime di Miss Earth

La stagione dei balli a Vienna è iniziata venerdì con il gran ballo della Croce Rossa, al Rathaus, il municipio viennese. Una lunga stagione che si apre a novembre e termina a giugno, con un susseguirsi di sfarzosi balli immersi in un’atmosfera d’altri tempi, che riempiono di fasto, musica, eleganza, mondanità i mesi più freddi della capitale austriaca.

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Quest’anno, visto il ruolo essenziale giocato dalla Croce Rossa a sostegno dei rifugiati, provenienti soprattutto dalla Siria, al ballo è stato associato il motto: “For the benefit of refugees” (“A favore dei rifugiati”), con l’obiettivo di raccogliere fondi per i migranti. Continua a leggere