Vienna, tra arte e trasparenza

La mostra “Sfarzo e fascino” al Museo MAK di Vienna celebra 200 anni di Lobmeyr, azienda austriaca leader nell’arte del vetro, attraverso creazioni antiche e contemporanee. La seduttività delle forme, la bellezza degli intagli, l’intreccio inscindibile tra innovazione e tradizione, creatività e sperimentazione quali elementi essenziali nella produzione, sono i tratti distintivi di una dinastia di artigiani che lega indissolubilmente il proprio nome alla manifattura del vetro in Austria. Lampadari, bicchieri, specchi, coppe, vasi, installazioni, piatti, sono esposti per lo più senza filtri, senza la mediazione di barriere protettive, dando al pubblico la sensazione di poterli quasi toccare, riuscendo così ad arrivare in tutta la loro forza emotiva direttamente al cuore dei visitatori, con una potenza espressiva tanto più manifesta quanto più fragili e preziosi sono gli oggetti. Un dettaglio non trascurabile, che rappresenta un’opportunità straordinaria, difficilmente replicabile in altri spazi museali.

“La storia che lega Lobmeyr e il MAK risale all’inizio della fondazione del museo perché Ludwig Lobmeyr era molto coinvolto sia nello sviluppo delle arti applicate sia nella fondazione stessa del Museo di Arti Applicate di Vienna -mi spiega Alice Stori Liechtenstein, curatrice mostra Glitz and Glamour – 200 Years of Lobmeyr- La cosa che ci premeva molto era non creare una narrativa cronologica, perché quella si presta quando le cose sono già finite e invece noi auguriamo a Lobmeyr almeno altri 200 anni. L’idea era di creare una sorta di fili conduttori, degli abbinamenti di oggetti tra passato e presente per far vedere da un lato quale sia il DNA dell’azienda e dall’altro per far emergere quanto siano sempre stati innovativi e al passo con i tempi”. Scopriamo di più sulla mostra e su alcuni degli artisti e designer che vi hanno preso parte. 

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La ricetta per essere felici? A Vienna la offre una mostra

Che cosa ci rende felici? O almeno un po’ più felici? Che cos’è la felicità? Come possiamo raggiungerla? Sono solo alcune delle domande alle quali tenta di dare una risposta la mostra The Happy Show, del famoso designer Stefan Sagmeister, in corso a Vienna al MAK, il Museo di Arti Applicate, fino al 28 marzo.

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The Happy Show si traduce in un percorso, articolato, interattivo, che fa compiere al pubblico un vero e proprio tour attraverso i vari ambienti, piani e angoli più remoti del museo, inclusi ascensori e bagni. Un giro avvincente per provare a capire cosa ci renda felici e come possiamo avvicinarci il più possibile nella nostra vita quotidiana alla tanto agognata felicità. La mostra è bellissima, piena di immagini che sono un vero e assoluto piacere per gli occhi e per la mente. Ma tutti sono avvertiti, nessuno uscirà dal MAK con la ricetta della felicità in tasca. Di certo, però, si lascerà il museo divertiti e un pizzico più felici.  Continua a leggere