Cyber Game tra Italia e Emirati

All’Expo di Dubai le sfide della cybersecurity, affrontate sotto forma di gioco, vedono collaborare professionisti del settore e studenti italiani ed emiratini. Il Cyber Game di Leonardo è stata una grande esercitazione pratica alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle infrastrutture strategiche, dell’industria e del mondo accademico, difendendosi dalla simulazione di un cyber attacco. Un’occasione per riflettere sull’importanza di un approccio sistemico e sulla centralità di formazione e istruzione, unici strumenti che consentono di essere pronti a gestire le minacce cibernetiche pervasive e onnipresenti che la trasformazione digitale porta con sé.

A Dubai, al Padiglione Italia, il Cyber Game Award è stato l’atto finale del Cyber Game organizzato da Leonardo. L’iniziativa patrocinata dal Consiglio per la Cyber Security degli Emirati Arabi Uniti. Attraverso l’utilizzo della piattaforma Cyber Range di Leonardo che riproduce  un digital twin, ossia una copia virtuale del tutto identica ad una rete informatica di una infrastruttura industriale, quattro squadre con esperti della società italiana Maire Tecnimont, della Emirates Steel e Emirates Nuclear Energy, della Khalifa University e United Arab Emirates University e il TeamItaly, CyberDefender del Consorzio Nazionale Interuniversitario per l’Informatica, si sono sfidate sviluppando ognuna diverse strategie di difesa. Scopriamo di più sull’evento Cyber Game di Leonardo, sul futuro della cyber sicurezza e sulle collaborazioni nel settore tra Italia e Emirati. Continua a leggere



Expo, la pilota di jet reale e l’Italia

La Sheikha Mozah Al Maktoum, prima donna pilota di Emirates e capitano della flotta aerea della Polizia di Dubai, rivoluziona l’aviazione emiratina. Ospite d’onore all’iniziativa “The Flying Society” organizzata da Leonardo, è arrivata a Expo 2020 Dubai a bordo dell’elicottero Leonardo AW139. La Sceicca è atterrata al terminal per elicotteri di nuova concezione realizzato da Leonardo con il partner emiratino Falcon Aviation Services all’interno del sito dell’Esposizione Universale. La giovane pilota della casa reale di Dubai esordisce in italiano catturando l’attenzione del pubblico: “Grazie a Leonardo per invitarmi qui oggi”. Appare a suo agio davanti alla folta platea che si è riunita per l’occasione nell’anfiteatro del Padiglione Italia, sicura di sé come quando è in volo, al comando degli aeroplani con cui solca i cieli. La sua narrazione è coinvolgente.

Ha capito che volare era la sua passione quando aveva appena 12 anni, lei stessa lo descrive come “un incontro casuale e un amore a prima vista”, anzi al primo volo, che ha cambiato inaspettatamente la sua vita. A 17 anni era già alla Oxford Aviation Academy per imparare a pilotare jet, costretta a lavorare più dei suoi colleghi uomini e senza alcuno sconto per la sua posizione sociale. Con la sua storia avvincente ha aperto la strada a tante altre ragazze affascinate dall’idea di pilotare aerei, un mestiere che tradizionalmente viene considerato appannaggio esclusivo degli uomini. Pioniera del cielo, la Sheikha Mozah, cugina del Principe ereditario Hamdan bin Mohammed Al Maktoum, con la sua scelta non convenzionale è diventata paladina dell’uguaglianza di genere, riuscendo ad imprimere un nuovo corso all’aviazione negli Emirati, come racconta nel suo intervento: “Spero davvero che il mio percorso possa essere d’ispirazione e incoraggiamento a tutte le giovani donne che stanno cercando la loro strada”. Scopriamo di più sulla Sheikha Mozah Al Maktoum, Leonardo e il futuro dell’aviazione, destinata nei prossimi anni a cambiare radicalmente la vita e la mobilità nelle nostre città.  Continua a leggere