Sit-in all’Apple Store

L’Apple Store sbarca finalmente a Vienna, con un variopinto contorno di manifestazioni di protesta. Il punto vendita, nella centralissima via pedonale Kärtner Straße, tra il Duomo e l’Opera, è stato inaugurato sabato. Un evento in bilico tra mondanità e contestazione, tra happening e sit-in. Il freddo polare non ha impedito il formarsi di lunghe code di appassionati dei prodotti del colosso di Cupertino, che si sono accalcati per non perdere l’occasione di entrare per primi nel negozio più di tendenza del nostro tempo.

Apple

Ai fan della Apple l’opportunità di provare tutti i nuovi prodotti, tra cui l’iPhone X. In una città che finora aveva solo pochi premium reseller, si è trattato di un evento epocale, che ha inserito a pieno titolo la capitale austriaca nel circuito delle grandi capitali europee.

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A Vienna, però, convivono molte anime, in netto contrasto tra loro. Ecco perché anche in un’occasione di pura evasione a sfondo commerciale, non sono mancate vibrate manifestazioni di dissenso da parte di rappresentanti di varie ONG. L’associazione Südwind ha inscenato scenografiche dimostrazioni per chiedere migliori condizioni di lavoro nelle fabbriche dove vengono prodotti i device della Apple. La ONG Attac, invece, ha protestato perché entrino in vigore sistemi di tassazione più severi nei confronti delle multinazionali. L’Austria esce quindi dai Paesi negletti, non considerati strategicamente utili per il proprio business dalla Apple, che finora aveva preferito aprire punti vendita in Italia, Germania e Svizzera. Scopriamo insieme altre curiosità legate all’apertura dell’Apple Store vienneseContinua a leggere



Vienna sotto la neve

A Vienna, inattesa, è arrivata la neve. Dopo i 15 centimetri caduti nell’arco di due ore nella notte tra martedì e mercoledì, ieri è nevicato ancora, anche durante la notte. Le temperature notturne sono scese oltre i 4 gradi sotto zero e continuano a mantenersi su livelli simili anche quelle diurne. Il mese appena passato è stato il più freddo degli ultimi 30 anni, con punte di gelo polare che hanno toccato anche -21 gradi, com’è accaduto il 25 gennaio, con una media di -12 gradi.

G. Tavlas

Era dal 1987 che non si registravano temperature così rigide. Febbraio, però, non sembra essere da meno e promette di far proseguire l’ondata di freddo gelido che ha caratterizzato le scorse settimane.

Che sia stato un gennaio siberiano lo dimostra il Danubio, completamente ghiacciato ormai da settimane, diventato un’immensa pista di pattinaggio. Nel weekend sono sempre di più le persone che decidono di andare a pattinare sullo spesso strato di ghiaccio che si è formato sulla superficie del fiume.  Continua a leggere