Golfo, un conflitto sommerso?

L’attacco alla nave cargo che da Jeddah era diretta verso gli Emirati sembrerebbe l’ultimo episodio di un conflitto nascosto tra Israele e l’Iran. Uno scontro in atto da tempo e che tende a riaccendersi proprio quando gli Stati Uniti guidati da Joe Biden cercano di rilanciare l’accordo sul nucleare siglato nel 2015 con l’Iran, operazione che non è ben vista da Israele. Non si sa con certezza quale arma abbia provocato l’incendio a bordo del vascello, che non ha subito né danni ingenti, né vittime tra l’equipaggio. L’attacco potrebbe essere stato sferrato da un drone o da un commando navale. Fonti della sicurezza nazionale israeliana ritengono altamente probabile che l’azione sia opera dell’Iran. Il mercantile fino ad alcuni mesi fa risultava di proprietà della Zodiac Maritime, società basata a Londra ma gestita dal miliardario israeliano Eyal Ofer.

A riportare per prima la notizia è stata la tv Al Mayadeen, un canale televisivo libanese filo-Hezbollah. L’attacco all’imbarcazione nelle acque del Golfo sembra una forma di ritorsione che arriva a pochi giorni dal danneggiamento di un sito per la produzione di centrifughe nucleari nella città di Karaj, a nord-ovest della capitale Tehran, avvenuto presumibilmente per mano israeliana. Un colpo inferto con l’ausilio di un drone quadrirotore che, come sottolinea il New York Times, non solo era uno dei più importanti stabilimenti nucleari iraniani, ma era incluso in una lista di obiettivi che Israele aveva presentato all’amministrazione Trump all’inizio dello scorso anno. Scopriamo di più sulla nave cargo e sugli scontri più o meno sommersi tra i due arci-nemici, Israele e Iran.  Continua a leggere



COVID19, volo Etihad a Tel Aviv

Il primo volo commerciale diretto, dagli Emirati in Israele, ha portato 16 tonnellate di presidi medici per i palestinesi. Aiuti destinati a fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il cargo Etihad, partito da Abu Dhabi e atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ha scritto una pagina di storia. I due Paesi, infatti, non hanno relazioni diplomatiche ufficiali. Per quanto, segretamente, coltivino rapporti e contatti.

Un volo simbolico, che segna un momento di cooperazione senza precedenti tra il governo emiratino e quello israeliano. Un legame forse frutto del riallineamento degli equilibri geopolitici nell’area mediorientale, in funzione anti-iraniana. Il trasporto degli aiuti è stato coordinato dalle Nazioni Unite, attraverso l’UNSCO – United Nations Special Coordinator for the Middle East Peace Process.

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Etihad ha operato un volo da Abu Dhabi all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, il 19 maggio, per far giungere aiuti umanitari ai palestinesi” ha fatto sapere la compagnia aerea di bandiera emiratina. A bordo non vi erano passeggeri ma solo l’equipaggio. Scopriamo insieme ulteriori particolari su quello che potrebbe diventare il primo di una serie di voli commerciali tra Emirati Arabi Uniti e IsraeleContinua a leggere