Allarme droni a Dubai

Allarme droni all’aeroporto di Dubai. Due voli Emirates sono stati fatti atterrare in strutture aeroportuali limitrofe nella tarda mattinata di ieri. Una precauzione presa dalle autorità emiratine in seguito all’attività sospetta di un velivolo comandato a distanza, nelle immediate vicinanze dello spazio aereo del Dubai International Airport, rimasto chiuso per quindici di minuti, dalle 12:36 e le 12:51.

Dopo gli attacchi a due dei principali impianti petroliferi sauditi di Abqaiq e Khurais lo scorso 14 settembre, nei cieli del Medio Oriente si è diffusa la paura di nuovi attentati. Così, in via precauzionale, i voli Emirates provenienti da Brisbane con stopover a Singapore e da Delhi, entrambi diretti al Dubai International Airport, sono stati deviati e fatti atterrare rispettivamente sul Dubai World Central e sullo Sharjah International Airport.

Una volta cessato l’allarme i voli sono stati subito reindirizzati sul Dubai International Airport, mentre il traffico aereo è ripreso con il suo flusso regolare appena mezz’ora dopo. Scopriamo di più sull’accaduto e su precedenti casi in cui i droni abbiano paralizzato il traffico aereo di DubaiContinua a leggere



Vienna, attacchi con coltello

Due attacchi con coltello si sono consumati nel cuore di Vienna. Un uomo armato di un coltello a serramanico ha ferito gravemente un’intera famiglia austriaca, davanti ad un ristorante giapponese in Praterstraße, a pochi passi dalla fermata della metropolitana Nestroyplatz, nel secondo distretto, Leopoldstadt. L’uomo accoltellato ha 67 anni, sarebbe stato necessario rianimarlo ed è ancora in terapia intensiva, in condizioni critiche. Ferite ma non in pericolo di vita anche la moglie, 56 anni, e la figlia 17enne. L’aggressore è poi fuggito, facendo perdere le proprie tracce.

Una mezz’ora dopo, poche centinaia di metri più avanti alla stazione Praterstern, vicino al parco del Prater, un 23enne afghano ha ferito un 20enne ceceno. L’afghano è stato arrestato e trovato in possesso di due armi da taglio. Ad oggi la polizia non conferma se vi sia una correlazione tra i due episodi, né ha potuto chiarire il movente dell’aggressione ai danni del nucleo familiare. I due episodi, pur essendo avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro, sembrerebbero slegati.

Se così fosse il primo aggressore sarebbe ancora a piede libero. Inoltre, non è possibile né escludere che si tratti di terrorismo islamico, né di un eventuale regolamento di conti. L’indagine prosegue a tutto campo. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere di sicurezza della zona che potrebbero aver ripreso l’aggressione. In queste ore si starebbero ascoltando due ulteriori testimoni, forse determinanti per stabilire la dinamica dell’attacco. Vediamo insieme la ricostruzione dell’accaduto, con foto scattate da me sulla scena del crimineContinua a leggere



Vienna si stringe a Bruxelles, mentre cresce il timore di altri attacchi

Vienna si stringe a Bruxelles. Candele accese, mazzi di fiori e un biglietto: “La nostra compassione. Noi non cederemo alla paura!” Vienna 2016 (“Unser Mitgefühl. Wir geben der Angst nicht nach!” Wien 2016). Così, appena poche ore dopo gli attentati, Vienna offre il suo tributo alle vittime degli attacchi di Bruxelles. Mostrando solidarietà, ma anche risoluta determinazione a non soccombere al terrore.

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Immediatamente dopo gli attacchi in Belgio, a Vienna è stata subito rafforzata la sicurezza all’aeroporto internazionale di Schwechat, con la presenza di forze di polizia aggiuntive per effettuare ulteriori controlli ai check in e per presidiare meglio tutta l’area aeroportuale. Sicurezza rafforzata, quindi, ma è già da tempo che l’allarme è alto e i controlli intensificati.  Continua a leggere



Attacchi Parigi: Salah Abdeslam è stato in Austria due mesi fa

Salah Abdeslam, ancora latitante e ricercato dalla polizia, e sospettato di aver partecipato agli attacchi di Parigi lo scorso 13 novembre, è stato in Austria il 9 settembre, poco più di due mesi fa. A dare la notizia è stato il Ministero dell’Interno austriaco.

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Salah Abdeslam, nato in Belgio, fratello di Brahim, uno dei killer degli attentati di Parigi, ha noleggiato l’automobile ritrovata nelle vicinanze del teatro Bataclan, dove sono state uccise 89 persone. Salah è stato fermato per un controllo di routine in Oberösterreich (Alta Austria). Un normale posto di blocco stradale della polizia austriaca effettuato il 9 settembre ad Aistersheim, a circa 50 chilometri dal confine. Era a bordo di una macchina con altri due compagni di viaggio, proveniva dalla Germania.  Continua a leggere