Vienna, tempo di moda

La moda ha invaso il cuore di Vienna. La Fashion Week 2018 ha acceso i riflettori sulla capitale austriaca, festeggiando quest’anno la sua decima edizione. Un susseguirsi di sfilate ed eventi satellite ha riempito di colore e creatività il MuseumsQuartier, sede di ben quattro tra i principali musei della città, trasformatosi per l’occasione nella location perfetta per ospitare le collezioni primavera estate 2019.

In passerella molti stilisti austriaci e non solo. Un settembre particolarmente mite sta regalando piacevolissime giornate caratterizzate da un tepore quasi estivo. Così tra party esclusivi all’aperto, inaugurazioni con personalità della politica, dello spettacolo, dell’editoria, e programmi serrati di sfilate la Vienna Fashion Week 2018 si è snodata per un’intera settimana. Importante, nella serata inaugurale della settimana della moda viennese, la presenza del Ministro federale dell’Arte e della Cultura Gernot Blümel, che ha salutato con parole di stima e apprezzamento il lavoro svolto dai tanti stilisti austriaci presenti con le loro creazioni.

Prosegue la solida collaborazione con la Thailandia, che ha stupito il pubblico con capi di grande impatto visivo. I fashion designer thailandesi sanno mescolare sempre in modo sorprendente elementi della cultura orientale e occidentale, fondendoli insieme in un riuscitissimo stile sincretico, caratterizzato da innovazione e vivacità. Vediamo quali saranno le tendenze per la primavera estate 2019 e quali stilisti abbiano stimolato di più la nostra curiosità. 

Ospiti illustri per i 10 anni

Per celebrare i 10 anni della Vienna Fashion Week sono intervenuti tanti personaggi di rilievo.

Su tutti spicca la presenza di Gery Keszler, organizzatore del Life Ball, l’evento di beneficenza più prestigioso della capitale austriaca.

Tra gli altri c’erano anche l’attore, cantante e presentatore televisivo Alfons Haider e l’attore Mauro John Maloberti.

Dalla Thailandia una colorata invasione

La serata più glamour è sempre quella dedicata alla Thailandia. I quattro stilisti thailandesi selezionati quest’anno hanno trionfato in passerella con i loro capi di abbigliamento ironici, coloratissimi, originali.

Tante idee nuove che hanno portato una ventata di freschezza in un panorama che tende ad essere troppo serio e lievemente ripetitivo.

La giocosità dei fashion designer thailandesi è un piacere per gli occhi e tagli asimmetrici, tessuti tecnici, cuciture azzardate hanno il potere di trasformare una sfilata in un vero e proprio happening, pieno di atmosfere trascinanti e di colpi di scena.

Divertentissimo l’incipit dello show di Iconic: musica che ricorda il palpitante ritmo della giungla, buio in sala e modelle e modelli che sfilano per un breve lasso di tempo illuminati solo dalla luce dei propri smartphone. Ma andiamo per ordine e iniziamo a vedere una ad una le proposte dei fashion designer thailandesi.

Bianco, nero e tessuti come origami

ISSI ha già partecipato all’edizione 2017 della Vienna Fashion Week. Lo stilista Frank Weneeggsinn tiene molto ai tessuti che, come ha modo di raccontarmi sono tutti fatti a mano.

Quest’anno ha creato abiti ispirati agli origami. Le cuciture e le pieghe delle stoffe dei suoi capi ricordano da vicino la tecnica giapponese che permette di creare forme articolate e complesse piegando sapientemente la carta.

Gli abiti disegnati da Frank Weneeggsinn sembrano leggere sculture che talvolta sfidano le leggi di gravità.

Trasparenze, cuciture, piegature, un trionfo di bianco e di nero, in qualche caso motivi a righe, sempre in bianco e nero.

Così ISSI riesce ad incantare il pubblico viennese, unendo rigore e semplicità alla raffinatezza e all’architettura delle linee dei suoi abiti.

Quest’anno propone anche una linea da uomo, declinata sempre secondo lo stile  minimalista di Frank Weneeggsinn.

Giungla selvaggia e tinte fluo

Il défilé di Iconic si apre al buio, illuminato a sprazzi solo dagli schermi accesi degli smartphone dei modelli. Poi, però, è un trionfo di colori fluorescenti, con una dominante di rosa e giallo, di righe e fantasie dipinte a mano dallo stilista.

Iconic adopera molto il cotone, ma anche la seta, tutti tessuti prodotti artigianalmente in Thailandia, ovviamente impreziositi dalle sue stampe.

Capi interscambiabili, dalle salopette ai mini-abiti, dagli shorts alle gonne longuette, dalle mantelle agli spolverini, al tulle, che possono essere combinati insieme in un’infinità di modi.

Una linea giovane, piena di brio e freschezza, con tessuti vaporosi che amplificano le movenze sinuose delle modelle.

In passerella si percepisce gioia di vivere, ironia, entusiasmo, voglia di stupire.

Hawaii, denim e capi unisex

La ricerca dei tessuti è ciò che appassiona Sculpture by Curated. I suoi capi sono per lo più modelli unisex, che possono essere indossati indifferentemente da donne e uomini.

Motivi ispiratori sono la cultura giovanile, soprattutto degli skateboarder, contaminata da elementi etnici.

Nella sua collezione si spazia dal cotone, al denim, fino ai tessuti tecnici e waterproof. Gli outfit di Sculpture by Curated sono adatti a tutte le occasioni, dal giorno alla sera, dall’ufficio al party.

Tema dominante: la cultura hawaiana. Sono creazioni piene di colore e originalità.

Sfilano modelli e modelle con indosso capi dai tagli asimmetrici, all’insegna del casual chic.

Sono tutti outfit che esprimono una bellezza dallo stile sofisticato ma disinvolto, proprio come i giovani contemporanei.

Bellissimi i modelli che sfilano con sandali stile orientaleggiante e calzini.

Femme fatale Made in Thailand

La mia donna è forte, elegante e sexy, mi racconta la giovane stilista thailandese che disegna le creazioni del brand Nicha.

Per la sua collezione si ispira all’Africa, utilizzando tessuti dipinti dalle donne di una tribù africana.

I colori spaziano dall’arancio al marrone, al blu, nell’ampia gamma delle sue sfumature.

In passerella gli ingredienti della femme fatale ci sono tutti: spacchi vertiginosi, scollature profonde, trasparenze, morbidi drappeggi, copricapo di perline o metallici, scarpe con stringhe e fibbie che ricordano gli antichi calzari, tessuti con ricami sontuosi.

Nicha declina con il suo stile che esalta la femminilità dal vestito per la business woman in carriera all’abito per le grandi occasioni, da jumpsuit lineari ma con ampia scollatura, ad audacissimi vestiti nude look.

Eleganza sartoriale

La sobria eleganza di Weber+Weber propone stile e moderazione in passerella.

I modelli si muovono sicuri del loro fascino con indosso giacche avvolgenti, t-shirt aderenti, camicie dalla linea classica, gilet e morbidi spolverini che grazie ad un taglio sartoriale ne enfatizzano sinuosità e bellezza.

Non mancano combinazioni non convenzionali, come bermuda e giacca, per uno stile urban e casual chic.

Talvolta, invece, si osa con i colori, come quando il blu e il marrone si accendono abbinati ad un vivacissimo giallo senape, o ad un brillante rosso bordeaux.

Ogni tanto occhieggia anche qualche capo femminile, ma l’attenzione di Weber + Weber è tutta per l’uomo, che ostenta sicurezza indossando capi d’abbigliamento il cui design è austriaco, ma la cui realizzazione è italiana.

Fantasie floreali e atmosfere gitane

Tra le tante sfilate colpiscono l’estro e le atmosfere quasi gitane delle creazioni proposte da Passion by D, il brand della fashion designer Denisa Pricopie di Bucharest.

Stoffe di alta qualità, come seta e velluto, sono alla base dei capi del brand romeno, che si rivolge ad una donna sicura di sé.

Una donna alla ricerca di un look lontano dalle convenzioni, in grado di stupire.

Di grande impatto le fantasie floreali dai colori sgargianti.

Una femminilità che si estrinseca attraverso scollature, spacchi, trasparenze, mini-abiti, morbidi panneggi.

Fashion designer austriaci capaci di sorprendere

Le modelle di Shakkei sfilano in passerella come se fossero bambole, con labbra e gote rosse, indossando abiti dalle combinazioni di colori e linee del Sol levante.

Giappone e Austria si fondono nella filosofia di questo brand di Gabriel Baradee.

La complessità si trasforma in linearità tanto che il montgomery da uomo sembra quasi riecheggiare un minimalismo giapponese, mentre i pantaloni, sempre da uomo, si trasformano in divisa da lavoro orientale.

Elisa Malec è un brand austriaco famoso per gli abiti da sera, da cerimonia e da sposa.

Anche nella linea prêt-à-porter la qualità dei materiali e dei dettagli rendono speciali gli outfit.

Drappeggi, trasparenze, scollature, per una donna caratterizzata da un’eleganza senza tempo.

Lyvem è un marchio giovane e dallo stile contemporaneo, creato da due designer austriache.

I loro pezzi possono essere combinati assieme in mille modi diversi.

Le linee sono sempre minimaliste e i tagli puliti.