Tra le possibili mete scelte dagli austriaci quest’estate non sembrano esservi le spiagge italiane, causa COVID-19. Forse sarà più facile andare in Francia per cercare sole e mare tra luglio e agosto, anche se il Cancelliere Sebastian Kurz nutre la speranza che si preferiscano le località turistiche austriache a quelle straniere. “La situazione viene costantemente monitorata -ha dichiarato Kurz- ma al momento non vi sono le condizioni per riaprire le frontiere con l’Italia”.
Mentre la diffusione del coronavirus sembra essersi stabilizzata in Germania, che ha appena riaperto i propri confini con l’Austria, l’emergenza sanitaria nel nostro Paese non rassicura Vienna che, al contrario, ha già iniziato a sondare la riapertura delle frontiere il 15 giugno con Svizzera e Liechtenstein. Tutto dipenderà dal numero dei contagi che dovrà mantenersi basso. Il Cancelliere Kurz da un lato si aspetta che gli austriaci sostengano l’economia nazionale decidendo di trascorrere le vacanze estive nel proprio Paese, dall’altro confida molto nell’arrivo dei turisti tedeschi per risollevare le sorti del settore dell’ospitalità, duramente colpito dalla crisi innescata dal COVID-19. E con ragione, visto che nell’estate 2019 i tedeschi che hanno scelto l’Austria per le proprie vacanze sono stati poco meno di 8 milioni, con 29,5 milioni di pernottamenti, contro 23,3 milioni presenze domestiche. A fine maggio gli hotel austriaci riapriranno, pronti per affrontare il trimestre giugno-agosto, che di fatto è la stagione più propizia per il turismo. Ma i confini aperti non vogliono dire automaticamente afflusso di turisti. Vediamo come stia procedendo la riapertura in Austria e quanto l’economia stia risentendo della crisi provocata dalla pandemia. Continua a leggere