Il contagio da coronavirus non conosce confini. Dalle piste di sci dell’Austria arriva fino a Dubai. Un dipendente della sede emiratina di una grande società di consulenza statunitense ha contratto il COVID-19 dopo un soggiorno in una località sciistica austriaca. Anche un secondo impiegato della stessa azienda, che ha avuto contatti con il primo contagiato, è risultato infetto.
La sede della società di consulenza americana ha immediatamente adottato formule di “smart working”, facendo lavorare da casa i propri dipendenti e, al tempo stesso, ha attivato una capillare opera di disinfezione degli uffici. Inoltre, tutti i dipendenti entrati a vario titolo in contatto con il primo impiegato positivo al coronavirus sono stati invitati ad effettuare i necessari test.
Il primo caso di COVID-19 registrato negli Emirati Arabi Uniti risale al 29 gennaio. Attualmente i casi confermati sono 113, mentre sono 26 le persone guarite. Tutti gli ultimi casi di coronavirus sono stati individuati grazie ai tamponi effettuati all’arrivo in aeroporto. Per tutti, anche per gli asintomatici, è stato imposto il regime di quarantena. Il governo emiratino ha deciso di non rilasciare più visti all’arrivo ai viaggiatori. Le restrizioni al momento riguardano 72 Paesi. Anche i residenti, attualmente all’estero, non potranno fare ritorno negli Emirati, una disposizione stabilita nelle ultime ore e che rimarrà in vigore per varie settimane. Restano per ora esclusi da misure restrittive solo i diplomatici. Molti i collegamenti aerei sospesi a causa del diffondersi del coronavirus. Vediamo quali misure abbia adottato Dubai per far fronte al diffondersi del COVID-19.
Chiusi fino a fine marzo tutti i luoghi pubblici
A Dubai come negli Emirati, sono stati chiusi musei, teatri, cinema, tutti i luoghi d’intrattenimento all’interno del Dubai Mall e del Dubai Marina Mall, parchi a tema e tutte le attrazioni turistiche, compreso At the Top Burj Khalifa, l’accesso al grattacielo più alto del mondo. Inoltre, resteranno chiusi bar, pub e aree lounge. Tutti provvedimenti che resteranno in vigore fino alla fine dei marzo.
I ristoranti per il momento rimangono aperti. Annunciato anche un orario di apertura ridotto per il Mall of the Emirates.
Pacchetto di incentivi per sostenere le PMI
A causa del coronavirus la Banca Centrale degli UAE ha varato un pacchetto di incentivi per fronteggiare le ripercussioni provocate dalla pandemia di COVID-19. 100 miliardi di AED per dare ossigeno con maggiore liquidità alle PMI. L’obiettivo è sostenere l’economia e proteggere i consumatori. A risentire maggiormente dell’emergenza coronavirus soprattutto il settore turistico. Nella prima settimana di marzo gli hotel di Dubai hanno registrato un decremento di presenze del 30%.