Nel segno della continuità e delle riforme. Così promette di governare il nuovo Sultano dell’Oman, Haitham bin Tariq, cugino di Qaboos bin Said al-Said, scomparso il 10 gennaio scorso a 79 anni. Non a caso il nuovo regnante ha fatto parte del comitato per la “Vision 2040″ dell’Oman, ovvero una sorta di roadmap che promuove riforme sociali ed economiche volte a risolvere i principali problemi del sultanato: disoccupazione e corruzione. Pacchetti di riforme che puntano a delineare il futuro dell’Oman in vista di un allontanamento da un’economia legata agli idrocarburi.
Nel suo primo discorso Haitham bin Tariq ha assicurato di voler continuare nel solco tracciato dal suo predecessore, il Sultano Qaboos che ha regnato per mezzo secolo. La politica estera omanita proseguirà con lo stesso approccio di non interferenza e di mediazione pacifica che hanno fatto diventare il Paese un punto di riferimento diplomatico nella regione del Medio Oriente e del Golfo. In un video circolato nei social media si vede il sultano omanita Haitham che non stringe la mano al Principe ereditario di Abu Dhabi Mohamed Bin Zayed Al Nahyan. Scopriamo il perché di questa mancata stretta di mano e cosa preveda l’agenzia di rating Fitch per l’Oman in materia di politica fiscale.
Quella mancata stretta di mano
Come mai il Sultano Haitham non stringe la mano al Principe ereditario di Abu Dhabi Mohamed Bin Zayed Al Nahyan? Cosa nasconde l’immagine tratta da un video che ha avuto molta diffusione sui social media?
Alcuni hanno speculato sull’accaduto adombrando una mancanza di unità tra i Paesi membri del GCC. Tanto che molti si sono chiesti se quella mancata stretta di mano non fosse il sintomo di una frizione. La risposta sembra essere più semplice di quanto non si pensi e non ha alcun tipo di implicazione per le relazioni diplomatiche bilaterali. La tradizione omanita prevede che l’ospite, per onorare i propri invitati tenga la propria mano dietro le spalle finché l’invitato si trovi sulla porta. Allo stesso tempo lo Sceicco di Abu Dhabi ha chiesto al Sultano di non abbandonare gli altri ospiti, dicendogli che lui e la sua delegazione, sarebbero andati via per conto proprio. Uno scambio di gentilezze e un commiato che rispetta usi e costumi dell’Oman.
Fitch e le politiche fiscali omanite
Secondo l’agenzia di rating Fitch le politiche fiscali omanite resteranno le stesse anche con il nuovo Sultano Haitham bin Tariq. Fitch prevede che il deficit e l’indebitamento del sultanato continueranno a rappresentare fattori di rischio, tanto che il rating resta stabile a BB+, esattamente come nel luglio 2019. L’agenzia di rating americana ritiene che il nuovo Sultano possa persino mettere in atto riforme più incisive del suo predecessore.