Le coste di Dubai saranno più sicure grazie ai “droni bagnini”. Questi dispositivi di ultima generazione consentono di perlustrare la spiaggia lungo un raggio di un chilometro dal punto di decollo. “Flying Rescuer”, questo è il loro nome, vanno ad aggiungersi alla squadra di salvataggio della Coastal Rescue and Safety, la normale pattuglia di lifeguard preposta a rendere sicure le spiagge dell’emirato. Il team di bagnini è molto attivo e tiene sotto controllo il lunghissimo litorale di Dubai, pronto ad intervenire tempestivamente in ogni situazione di emergenza.
La novità di questi speciali droni è che possono effettuare operazioni di salvataggio con estrema precisione, facendo arrivare salvagenti galleggianti nel punto esatto in cui vi siano bagnanti in difficoltà, prima dell’arrivo della squadra di soccorso. Un solo drone bagnino può salvare fino ad otto persone da situazioni di pericolo e dall’annegamento. L’annuncio dell’impiego dei “Flying Rescuer” è stato dato di recente dall’amministrazione comunale di Dubai, che intende impiegarli sempre di più per assicurare un controllo capillare delle sue coste, trasformandole in luoghi ancora più sicuri.
I “droni bagnini” resistono alle alte temperature estive e hanno una batteria che garantisce il loro funzionamento per oltre 30 minuti. Scopriamo insieme quali siano le caratteristiche di questi droni che diventeranno una pattuglia di bagnini 2.0.
Telecamere e salvagenti galleggianti
I “Flying Rescuer” sono dotati di due telecamere, una per dare immagini panoramiche di alta precisione in tempo reale di un tratto di costa ampio, che può coprire fino ad un chilometro dalla centrale di controllo. L’altra telecamera serve per il lancio di precisione dei salvagenti galleggianti, nel punto esatto dove si trovino bagnanti in pericolo.
Questi droni bagnini hanno quattro bracci meccanici pieghevoli, conosciuti con il nome di Octa-X8, con i quali possono trasportare fino a quattro salvagenti, per un peso totale di 8 chilogrammi, garantendo così il salvataggio di otto bagnanti. Questi dispositivi di ultima generazione hanno un sistema integrato che consente di guidarli da remoto con comandi vocali, direttamente dalla centrale di controllo.
Una innovazione che può rivelarsi utilissima nel caso di naufragi, oppure nel caso si debbano fronteggiare mareggiate e correnti violente. Le coste di Dubai sono molto vigilate e lo specchio di mare lungo le spiagge viene perlustrato con estrema attenzione.
Dalla sua entrata in vigore, avvenuta nel 2016, fino ad oggi la Coastal Rescue and Safety, la squadra di soccorso del mare, ha effettuato oltre 2.139 soccorsi, di cui 330 sono stati annegamenti multipli, legati a naufragi. Con l’arrivo dei droni bagnini l’azione di salvataggio è destinata a diventare ancora più incisiva e l’amministrazione comunale di Dubai punta ad eliminare del tutto i casi di annegamento.