Gli Hang Massive si sono esibiti in concerto nei locali del birrificio Ottakringer Brauerei, a Vienna. Sold out per i pionieri dell’Hang, uno strumento a percussione diretta, di recente creazione, dal grande impatto sonoro e dalle infinite gamme tonali. La musicalità dell’Hang spazia dai suoni simili alla scala cromatica dell’arpa, fino a quelli ora acuti, ora gravi delle campane. Il duo di percussionisti anglo-svedese ha entusiasmato il pubblico di Vienna con la sua musica meditativa.
Le note calde e rarefatte degli Hang Massive hanno invaso le strutture post industriali in ghisa, cemento e legno della fabbrica di birra, rimandando a terre lontane, alle percussioni etniche dell’Asia, a ritmi esotici e atmosfere da sogno. “Fino a qualche anno fa ci esibivamo per strada, adesso è tutto molto diverso. Come era semplice prima”, esordiscono così, con queste parole, Danny Cudd e Markus Offbeat, nati all’inizio quasi come artisti di strada e poi diventati, negli ultimi tre anni, un fenomeno non più di nicchia.
Note che suggeriscono un’atmosfera sospesa, senza tempo. Il messaggio degli Hang Massive è ecumenico, come la loro musica. La loro visione del mondo è quella di uno spazio in cui tutti gli individui possano vivere in armonia. Una dimensione dell’esistere che permetta a tutti di trovare il proprio posto e di esprimere appieno la propria preziosa unicità. Scopriamo che tipo di strumento sia l’Hang e chi siano gli Hang Massive, attraverso l’intervista che mi hanno rilasciato.
Cos’è l’Hang?
Gli Hang Massive sono un duo composto dal britannico Danny Cudd e dallo svedese Markus “Offbeat” Johansson.
Sono loro ad aver contribuito a far conoscere al grande pubblico l’Hang, uno strumento idiofono, creato nel 2000 in Svizzera da Felix Rohner e Sabina Schärer, e prodotto dalla loro azienda PANArt Hangbau AG. In dialetto bernese Hang vuol dire mano. Infatti per suonarlo si utilizzano polso, palmo e dita delle mani. Lo si può tenere appoggiato sulle ginocchia, oppure su supporti, come nel caso del concerto viennese. L’Hang è una specie di strano tamburo a percussione diretta, composto da due semi sfere appiattite in acciaio temperato unite insieme, che producono suoni attraverso la loro vibrazione. La mezza sfera superiore, il Ding, presenta una protuberanza centrale e sette piccole cavità laterali, mentre quella inferiore è liscia con un’apertura centrale, detta Gu. Si passa da un suono ipnotico e seducente come quello dell’arpa a quello più squillante di una campana, con un effetto molto coinvolgente. Ogni Hang ha le sue peculiarità tonali ed è uno strumento numerato in serie. Ecco perché ciascuna scala non ha una sequenza fissa. Al contrario, ogni Hang ha una sua scala musicale, che differisce da tutti gli altri.
Danny e Markus, una vita in musica
La musica degli Hang Massive sfugge a ogni definizione, e resta sospesa tra world new-age e fusion, anche se Danny e Markus, però, non amano che la loro produzione sia catalogata entro i confini angusti di un determinato genere musicale.
“Non guardiamo alla musica imbrigliandola in un preciso genere -mi spiega Markus- Sia Danny, sia io viviamo in modo rilassato, dedicando ogni istante alla ricerca di un nostro spazio e di un nostro modo di esistere. È da questo riconoscimento che nasce la nostra musica e, in qualche modo, questo riconoscersi ci lega a chi fruisce e ama la nostra musica, perché vi può vedere rispecchiata anche la propria esperienza”.
Entrambi hanno vissuto in ambienti familiari dove la musica era molto presente. “I nostri genitori ci hanno sempre molto incoraggiato a suonare -mi racconta Danny- Io ho suonato fin da piccolo clarinetto e sassofono. Markus ha sempre avuto la passione per strumenti a percussione. L’Hang è arrivato al momento giusto, proprio quando avevamo la necessità di comunicare e condividere con gli altri l’esperienza che stavamo vivendo. L’Hang è stato uno straordinario supporto, il mezzo perfetto per esprimerci”.
Merchandising e crowd funding
Fin dagli inizi gli Hang Massive curano molto il settore del merchandising: magliette, borse, cd, adesivi e mille altri gadget richiestissimi dai loro fan. Spesso attraverso internet e i social media Danny e Markus hanno raccolto fondi, attraverso il crowd funding, per finanziare i vari album prodotti.
Forse proprio grazie a questo modo partecipato di fare musica sono diventati un vero fenomeno negli ultimi anni, trasformandosi da artisti di strada in star che fanno concerti in club, locali e arene, in giro per l’Europa e per il mondo. “Non credo che il modo in cui abbiamo finanziato l’ultimo album sia all’origine del nostro attuale successo -dice Danny- Al contrario direi che avevamo già raggiunto un pubblico ampio, che apprezza la nostra musica e che è stato ben felice di sostenere il nostro ultimo album”. E che questo metodo funzioni non ci sono dubbi, tanto che gli Hang Massive pensano di finanziare in questa maniera anche il loro prossimo progetto musicale.
A Vienna, sul palco della Ottakringer Brauerei c’era anche Victoria Grebezs, con la sua voce limpida e il suo modo di cantare denso di pathos.
Anche lei suona l’Hang e spesso collabora con il duo anglo-svedese.
Gruppo supporter che si è esibito in apertura, la band Govardo.
Dopo Praga, Vienna, Bratislava e Budapest, gli Hang Massive hanno in programma due concerti in Gran Bretagna, a Birmingham e Bristol, poi si sposteranno in Germania toccando Monaco, Berlino, Amburgo e Colonia.