Cavalli, cappelli e frac

Ascot Vienna, alla sua prima edizione, sta per diventare un appuntamento imperdibile. Corse di cavalli purosangue inglesi, atmosfera d’altri tempi, sfoggio di mise incredibili, tra vestiti lunghi, cappelli, frac e tube. La magia del Royal Ascot è unica, ma Vienna sa bene come creare occasioni mondane. Così, con un clima tipicamente britannico, tra nuvole e pioggia, Ascot Vienna ha sapientemente mescolato aristocrazia e borghesia, fasti imperiali e apertura socialdemocratica, eleganza e informalità, alto e basso, rendendo la due giorni al Galopprennbahn Freudenau, nell’oasi verde del Prater, un’occasione di ritrovo per tutti viennesi. 

Un po’ come nei balli anche ad Ascot Vienna la crème de la crème della società non perde occasione per presenziare. L’impressione è stata quella di un tuffo nel passato, dove etichetta e cerimoniale contano più che mai. Il dress code prevede copricapo per le donne, Stresemann o frac per gli uomini, anche se con un minimo margine di tolleranza. Ci sono state gare di corsa al galoppo e salto agli ostacoli.

Un piacere per chi ama scommettere e per chi si appassiona alla competizione. Picnic, tè delle cinque, shopping di accessori e abiti, giornata dedicata alle famiglie e persino un concorso femminile per premiare il cappello più bello. Scopriamo insieme i cappelli e gli abiti che le donne viennesi hanno sfoggiato all’Ascot Vienna

Il più bel copricapo del reame

Cappelli e fascinator se ne sono visti di tutte le fogge.

 

Elegantissimi, o stravaganti, giganteschi, oppure minimalisti.

Ve ne erano a falda larga, o stile borsalino, con visiera, o di paglia.

E ancora si sono ammirati copricapo coloratissimi, o monocromi, estremamente chic, o eccessivi.

Alcuni, particolarmente creativi, davano l’idea di essere vere e proprie sculture.

Splendida la coppia che sembrava uscita da una foto d’epoca del 1800.

Lei in abito lungo di raso rosso e nero, con cappello a falda larga in pendant, e lui in alta uniforme, con tanto di medaglie.

Il cappello che incornicia il volto è stato il tocco più originale che si sia visto.

Tanti anche i fascinator con piume, veletta e tulle.

Un compito difficilissimo decidere quale cappello premiare.

Non solo abiti lunghi e gonne, ma anche jumpsuit, come impone l’attuale trend della moda.

Una prima edizione memorabile

Tra una gara e l’altra, tra una premiazione e un aperitivo, tra una parata e una sfilata, sembra di essere sul set di un film. Eppure è tutto vero.

“Sono molto soddisfatto di questa prima edizione -mi racconta Ferdinand Bauer, organizzatore dell’Ascot Vienna– La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione.

Tutta Vienna è qui, sono orgoglioso di come la città abbia risposto”.

Gli chiedo se abbia scommesso e se i cavalli e i fantini favoriti stiano vincendo: “Non sono un appassionato di scommesse.

Le rare volte che ho puntato denaro su qualche cavallo ho perso sempre.

Però i cavalli più forti stanno vincendo le gare, così come ci si aspettava” conclude Ferdinand Bauer.

L’appuntamento è per l’anno prossimo, sempre a settembre.