Incidente aereo evitato per un soffio nei cieli di Vienna. Due jet della Austrian Airlines hanno rischiato la collisione a 2000-2500 piedi, approssimativamente 25 Km. a sud dell’aeroporto viennese di Schwechat. È accaduto lo scorso giugno, ma se n’è avuta notizia a distanza di un mese. Un incidente che ha attivato il sistema di allarme TCAS, Traffic Collision Avoidance System, ovvero un dispositivo creato proprio per ridurre collisioni a mezza quota tra velivoli. Coinvolti nello scampato incidente due aeromobili per il trasporto di passeggeri: un Airbus A-319-100 e un Dash 8-400, che hanno affrontato con troppa velocità l’uno la fase di decollo, l’altro quella di atterraggio. L’Airbus A319, volo OS-727 era diretto verso Podgorica in Montenegro, il Dash-8, volo OS-706 era in arrivo da Praga. I piloti hanno eseguito correttamente le manovre e alla fine non c’è stato alcun rischio per i passeggeri a bordo, ma è stato comunque classificato come “incidente serio” ed è stata aperta un’indagine sull’accaduto da parte delle autorità austriache, per approfondire la dinamica. Quel che finora è emerso dall’attività di Austro Control, l’organo di controllo dell’aviazione austriaca, porterebbe a ritenere che si sia trattato di una conseguenza del maltempo di quei giorni di metà giugno che avrebbe reso necessaria l’utilizzazione di rotte diverse da quelle usuali.
Forse l’ordine di curvatura a destra invece di curvatura a sinistra dato al pilota del Dash-8, come risulterebbe dal The Aviation Herald, potrebbe essere la causa della sfiorata collisione. Anche se i dati non sono ancora disponibili, il Kurier ha riportato indiscrezioni che hanno suggerito una distanza molto ravvicinata, forse sui 600 metri, tra i due jet coinvolti, però al momento non si dispone di dati certi. Getta acqua sul fuoco la Austrian Airlines, sentita dal Kurier, che ribadisce che mai vi è stato pericolo per i passeggeri. Peter Thier, Portavoce della Austria Airlines, precisa: “I due piloti hanno agito correttamente, ma l’attivazione del TCAS ha innescato l’obbligo di segnalazione dell’accaduto da parte nostra, pur non essendoci stato di fatto alcun incidente”.
Si è quasi rischiata una tragedia, che forse poteva essere evitata se fosse già stata costruita la terza pista dell’aeroporto di Vienna, un argomento spinoso, che sta animando un accesissimo dibattito interno, con i movimenti ambientalisti che ad oggi bloccano il progetto. Negli ultimi giorni gli obiettivi sono puntati sullo scalo di Schwechat anche per la decisione di EasyJet che, dopo la Brexit, si sta preparando ad aprire una sede europea nella capitale austriaca. Così, per capitalizzare i 90.000 turisti che nell’ultimo anno sono transitati nello scalo viennese, arriva un’ulteriore novità: l’annuncio della nascita di un Besucherzentrum, un Visitair-Center, che verrà inaugurato a settembre. Vediamo di che si tratta.
Tour virtuali per la gioia dei bambini
Il Visitair-Center sarà un luogo concepito per le famiglie, dove fare esperienza della realtà aeroportuale viennese, ideato per attrarre soprattutto i bambini. A disegnarlo ha contribuito anche lo scrittore di libri per ragazzi Thomas Brezina. Tante le trovate per intrattenere e divertire grandi e piccini.
Si potrà fare un viaggio interattivo all’interno di una grande valigia per avere un’idea del dietro le quinte, per capire cosa accada ai bagagli dal check-in all’imbarco all’interno dell’aereo. Sarà anche possibile sedersi nella cabina di comando di un jet, per sperimentare in prima persona ciò che vede un pilota durante decollo e atterraggio. E ancora, sempre per alimentare la fascinazione dei più piccoli, si potrà vedere come funziona il controllo del traffico aereo e la sicurezza dei voli.
Non mancheranno informazioni sull’infuocato dibattito scatenato dalla possibile realizzazione della terza pista dell’aeroporto di Vienna, che vede contrapposto chi è a favore, contro l’agguerrito schieramento degli ambientalisti, fortemente contrari alla realizzazione del progetto, che tra proteste e decreti del tribunale continua a osteggiarne la costruzione.
Easy Jet, lascia Londra per Vienna?
La notizia ha fatto scalpore, la compagnia aerea low cost EasyJet ha deciso di aprire la EasyJet Europa, scegliendo come sede Vienna. Dopo la Brexit, l’intenzione espressa da Londra di volersi sfilare dalla ECAA, l’area comune di trasporto aereo, e dal rispetto delle sue regole, ha portato la EasyJet a fare richiesta dell’autorizzazione di volo, il cosiddetto AOC, il Certificato dell’Operatore di Volo in Austria, per proseguire i suoi voli sulle tratte europee, che rappresentano il 30% del proprio traffico aereo.
Con la creazione di EasyJet Europa il piano della compagnia low cost prevede la registrazione di 100 jet nella capitale austriaca, scelta come quartier generale, e promette investimenti pari a 11,4 milioni di euro.
Soddisfatto il Cancelliere Christian Kern (SPÖ), che sottolinea come a far prevalere Vienna sulle altre città candidate è stata “la qualità del Paese e della sua popolazione”, nonché l’ottima reputazione di Austro Control, l’Autorità di controllo dell’aviazione austriaca e i colloqui molto positivi con il Ministro federale dell’Economia.
In futuro, ha dichiarato il Cancelliere, 30 milioni di passeggeri transiteranno nell’aeroporto viennese di Schwechat. EasyJet assicura che nessuno dei 4.000 posti di lavoro verrà tagliato in Gran Bretagna. Attualmente il gruppo ha 11.000 impiegati e trasporta 78 milioni di passeggeri in 124 diverse destinazioni ogni anno, con una flotta di 265 aerei. In questa delicata fase di cambiamenti e nuove strategie arriva a sorpresa l’annuncio che il CEO di EasyJet, Carolyn McCall, lascerà la compagnia entro la fine del 2017, passando dall’8 gennaio 2018 a The Guadian Media Group. Anche RyanAir, il principale concorrente di EasyJet dovrà prima o poi fare i conti con la Brexit. Il CEO della RyanAir, Michael O’Leary, ha infatti più volte esortato Londra a rimanere nell’Ue.