Il Life Ball è il ballo di beneficenza più famoso di Vienna. Un’occasione colorata e festosa per combattere AIDS, HIV, omofobia, per diffondere una cultura della consapevolezza sui rischi e sul contagio della malattia. Un modo per creare un clima di inclusione, accettazione e tolleranza, per abbattere ogni resistenza nei confronti della diversità. Motto del 2017: “Erkenne die Gefahr”, “Riconosci il pericolo” e “Conosci il tuo status”, di fatto un invito ad effettuare i test per l’HIV.
Il richiamo culturale è per lo Zeitgeist del 1920-1930, epoca di edonismo sfrenato, ma anche fortemente dominata da ideologie populiste, che oggi, nella società contemporanea, si stanno prepotentemente riaffacciando. Un periodo storico gli anni ’20-’30 dove sono stati attivi pittori come Otto Dix, che ha rappresentato criticamente la borghesia del tempo e il rapporto tra eros e morte, alla cui estetica, espressionista e caricaturale, si ispira la Life Bible.
“Un’epoca che è stata anche un’esplosione di opinioni diverse, con un alto tasso di creatività nella moda, nell’arte, nella letteratura, ma anche guidata verso distruzione e rovina da forze di matrice populista” ha detto Gery Keszler, ideatore e organizzatore del Life Ball. Dietro la sua sapiente regia, dopo una pausa di un anno, il ballo più anticonformista, variopinto e atipico della capitale austriaca è tornato a nuova vita. Un richiamo per star di fama mondiale, un trionfo di costumi appariscenti e coreografie di straordinario effetto, una passerella per ospiti internazionali e celebrity. Tutto si svolge al Rathaus, il Municipio viennese, tra esterni e interni. Vediamo insieme quali sono i vip che hanno partecipato al Life Ball e alcuni dei costumi più creativi che hanno sfilato.
Quali vip?
Quest’anno erano presenti grandi nomi della moda, dello spettacolo, della musica, della politica.
Dalla splendida top model Naomi Campbell che ha letto una lettera di Elton John alla cantante tedesca Ute Lemper.
Si è esibito anche l’astro nascente della musica pop austriaca Nathan Trent, che ha partecipato quest’anno all’Eurovision Song Contest.
Tra gli ospiti internazionali anche la straordinaria Dionne Warwick. L’intreccio tra politica e spettacolo si è alternato sul palco del Rathaus.
C’era il Cancelliere Christian Kern e anche la cantautrice e attrice inglese Joss Stone.
Non poteva non presenziare sul fronte delle istituzioni cittadine il sindaco di Vienna Michael Häupl.
Importante anche la presenza del Ministro della Salute e delle Donne Pamela Rendi-Wagner.
Naturalmente non poteva mancare un’icona come Conchita Wurst, che ha dato il via allo spettacolo, con indosso un luccicante abito firmato da Jean Paul Gaultier.
Inizia lo spettacolo
Uno spettacolo che è una macchina di proporzioni mastodontiche, fatta di luci, musica, colori.
Uno show strabiliante ideato per lasciare il segno.
Nudità e provocazione, tecnologia e arte, trasgressione e tradizione, sorriso e riflessione, si mescolano sul palco, dove campeggiano strutture imponenti e proiezioni scenografiche.
Anche una coppia gay entra a far parte del grande show, dichiarandosi amore eterno al Life Ball.
C’è spazio anche per debuttanti e cavalieri della Scuola di danza Thomas Schäfer Elmeyer.
La parola d’ordine è consapevolezza, ribadita a più riprese dall’attenta regia del dominus Gery Keszler.
Poi, il giorno successivo, un ballo pensato apposta per i giovani tra i 16 e i 18 anni, il Life Ball Next Generation.
Un red carpet straripante
Tantissimi i costumi variopinti, ispirati al 1920-1930.
Debordante l’eccentricità del designer Julian F. M. Stöckel, tutto in verde con indosso un turbante in tinta con diadema piumato, accanto alla statuaria bellezza della modella transgender Yasmine Petty.
Ha calamitato l’attenzione la verve della star transgender Amanda Lepore.
E poi tante diverse declinazioni dell’eleganza e della creatività del 1920-30.
Di effetto estremamente scenografico il berretto di uniforme militare trasformato in un sexy copricapo, tempestato di pietre preziose, o il gruppo di giovanotti con capelli impomatati, baffi e guêpière.
Inquietanti le presenze dei demoni di un’epoca pervasa anche da orrore e morte.
L’estetica di Otto Dix si riaffaccia qua e là, mentre non manca il trionfo di fantasie optical e piumaggi sontuosi.
Non sono mancati scatti del dietro le quinte.
Tra angeli preoccupati di non rompersi le ali e appariscenti drag queen.