Lo scandalo dei falsi minori

Tre milioni di euro. Tanto sono costati all’Austria i falsi minori richiedenti asilo. Un vero business. Per i profughi è estremamente redditizio mentire sull’età. Quasi un migliaio di richiedenti asilo hanno rilasciato dati mendaci e sono stati smascherati dalle autorità austriache. Nelle procedure di asilo il numero magico è il 18, o meglio tutti i numeri al di sotto del 18. Infatti in Austria, per i rifugiati con meno di 18 anni si dischiudono opportunità incredibili: essere raggiunti da tutta la famiglia; non essere rispediti nel primo Paese dell’Ue nel quale si è entrati; godere di maggiori iniziative educative e investimenti sulla propria istruzione; migliori accomodamenti. Inoltre i minorenni hanno il beneficio di speciali sussidi. Proprio per questo sempre più rifugiati decidono di barare, fornendo informazioni false sui loro dati anagrafici. Nel 2016 l’Agenzia Federale per gli Affari Esteri e i Richiedenti Asilo (BFA), ha potuto constatare che su 2.252 casi di minori sui quali pesavano forti dubbi riguardo all’età, per il 41% si è avuta conferma che fossero state date generalità falsificate.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno, 919 giovani sono risultati essere al di sopra dei 18 anni e hanno quindi dato informazioni mendaci alle autorità austriache. Mentre nel 2015 il numero totale di chi aveva fornito informazioni non corrette era di 815. Ogni singola consulenza richiesta ad esperti per un minore costa alle casse dello stato austriaco una media di 870 euro. Solo nel 2016 sono stati spesi in questo modo ben 2,9 milioni di euro, come ha evidenziato una mozione presentata in Parlamento dal Team Stronach. Eppure si pensava che il fenomeno fosse destinato a diminuire visto che il numero di richieste di asilo è in netta decrescita. I numeri, però, dimostrano che si è trattato di un errore di valutazione da parte delle autorità austriache. Il rimpallo di responsabilità va dalla polizia al governo federale. In ogni caso, vista la disparità di trattamento tra minorenni e maggiorenni, non c’è da stupirsi che i rifugiati siano tentati di imbrogliare sulla propria età. 

Molti 25enni si spacciano per minori

Anche dal Centro di accoglienza di Traiskirchen arrivano dati incontrovertibili: sono sempre di più i giovani maschi che, in netta discrepanza con le informazioni anagrafiche fornite, risultino troppo grandi per essere minori. Spesso si spacciano per minorenni giovani che hanno già ampiamente superato i 25 anni di età.

Nei casi in cui l’aspetto fisico strida con i dati dichiarati dal rifugiato sarebbe meno dispendioso per le casse federali servirsi della valutazione di un medico e non affrontare costose procedure di controllo. Appare chiaro che “nelle pratiche relative alle domande di asilo si debbano includere anche delle valutazioni mediche accurate -dice Carl-Heinz Grundböck, Portavoce del Ministero dell’Interno- che comprovino anche l’età del richiedente”. Occorre mantenere la legalità e per farlo si devono stanziare soldi. Tuttavia la nuova legge sull’immigrazione prevede multe salate, fino a 5.000 euro, per chi fornisca dati mendaci.

Il parere delle associazioni

Malgrado questo dilagante malcostume, che la nuova legge dovrebbe forse riuscire ad arginare, alcune associazioni che lavorano con i rifugiati lamentano una situazione diversa. Secondo Asylkoordination sarebbero molti i 15enni che non vengono creduti e che vengono sottoposti ugualmente a controlli, sebbene sia chiaro che siano minorenni. Sempre secondo i dati delle associazioni che seguono da vicino coloro che fanno domanda di asilo, tutti quei ragazzi che dimostravano 16 anni hanno subito ulteriori verifiche, sebbene non vi sia nessun parere medico che possa dare certezza inequivocabile dell’età di un giovane profugo. Inoltre, dicono le associazioni non è che chi abbia compiuto 18 anni improvvisamente sia autosufficiente e altrettanto in grado di provvedere a se stesso.

Quanti sono i minori non accompagnati?

Nel 2016 sono state presentate 42.285 domande di asilo in Austria. Di queste 3.900 sono state presentate da minori non accompagnati. Sono state 2.252 le domande dubbie presentate da presunti minorenni. Sul totale delle domande di asilo di minori non accompagnati 285 sono state inoltrate da ragazzi afghani minori di 14 anni. Nella fascia di età compresa tra i 14 e i 18 anni i giovani afghani sono stati l’etnia più numerosa, con ben 2.161 domande, seguiti dai pakistani, con 309. Minori non accompagnati siriani erano invece presenti nel 2015.

Ragazzi passati ai raggi X

Mani, denti, il corpo, si analizza sotto il profilo medico tutto questo per determinare l’età dei ragazzi rifugiati sui quali si nutrano dubbi, o nei casi in cui la documentazione fornita risulti incompleta, o mancante. Ma a volte la malnutrizione può rallentare lo sviluppo e quindi nessuno di questi esami risulta sicuro al 100%. Ecco che si può dover ricorrere alla radiografia dei polsi, o nei casi ancora dubbi, a una TAC della clavicola, come riporta il Kurier. Molte le critiche che si levano contro questi metodi, perché si sottoporrebbero giovani sani a inutili radiazioni. Secondo alcuni, emergerebbero addirittura possibili violazioni della privacy. Talvolta anche uno sviluppo precoce può portare ad errori nella determinazione dell’età del soggetto. È il caso di un 15enne considerato maggiorenne, ma che dopo ulteriori accertamenti e test richiesti dal tribunale, è invece risultato minorenne.